A gennaio 2023 torna a contrarsi la fiducia dei consumatori, con l’indice composito Istat che scende da 102,5 a 100,9. Continua invece a crescere, per il terzo mese consecutivo, la fiducia delle imprese, dove l’indice registra una crescita da 107,9 a 109,1, spinto dal comparto dei servizi e dell’industria.
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La fiducia dei consumatori
Torna a scendere la fiducia dei consumatori, interrompendo così il trend di crescita di novembre e dicembre, mesi che avevano visto un’inversione di tendenza rispetto a settembre e ottobre, quando il brusco calo nella fiducia aveva spinto l’indice a registrare i valori più bassi da maggio 2013.
Tutte le serie componenti l’indice di fiducia dei consumatori sono in peggioramento eccetto le aspettative sulla situazione economica generale e quelle sulla disoccupazione.
I quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti riflettono le variazioni registrate dalle singole variabili: il clima economico e il clima futuro aumentano, passando rispettivamente da 106,3 a 107,6 e da 108,2 a 108,6.
Contrariamente, il clima personale e quello corrente registrano una diminuzione, con l’indice che passa rispettivamente da 101,2 a 98,6 e da 98,6 a 95,7.
La fiducia delle imprese
Il clima di fiducia delle imprese aumenta per il terzo mese consecutivo raggiungendo un livello superiore alla media del periodo gennaio-dicembre 2022.
La crescita riguarda tutti i comparti ad eccezione del commercio al dettaglio. In particolare, i servizi di mercato e le costruzioni registrano gli incrementi più marcati, con l’indice che passa rispettivamente da 102,4 a 104,2 e da 156,6 a 158,8 rispettivamente.
Più contenuto l’aumento nella manifattura, dove l’indice passa da 101,5 a 102,7, in miglioramento rispetto all’andamento registrato a dicembre 2022, quando era stato proprio il manufatturiero l’unico comparto a registrare una contrazione dell’indice di fiducia, mentre nel commercio al dettaglio la fiducia è in peggioramento, con l’indice che scende da 112,4 a 110,3.
Considerando le componenti dei climi di fiducia calcolati per ogni comparto economico indagato, si rileva che nei servizi di mercato e nella manifattura tutte le variabili sono in miglioramento.
Nelle costruzioni i giudizi sugli ordini si deteriorano e le attese sull’occupazione aumentano. Infine, nel comparto del commercio al dettaglio, i giudizi sulle vendite sono stimati in deciso miglioramento e le scorte di magazzino sono giudicate in accumulo; le attese sulle vendite, invece, diminuiscono.