Chuck Robbins (Cisco): “Cybersecurity, la chiave per un mondo connesso, sicuro e inclusivo”

Chuck Robbins al Politecnico di Milano disegna i confini di un futuro connesso, sicuro e inclusivo, che passa necessariamente attraverso l’adozione di una strategia per la cybersecurity.

Pubblicato il 09 Mag 2019

CyberSecurity

Negli ultimi 30 anni internet e le tecnologie hanno rapidamente cambiato il mondo e oggi sono necessariamente parte integrante di qualsiasi strategia di qualunque società. “L’epoca che stiamo vivendo è incredibile, offre a tutti noi un numero infinito di opportunità”, spiega Chuck Robbins, CEO e Chairman Cisco, intervenuto oggi al Politecnico di Milano. “Ci sono 50 miliardi di dispositivi connessi, il 71% della popolazione mondiale userà tecnologia mobile, la nostra previsione è che si avranno uno zettabyte di dati, ovvero mille miliardi di gigabyte”.

“Questo – ha aggiunto – comporta anche un aumento esponenziale dei rischi che vengono introdotti nel sistema. E’ fondamentale trovare la strategia giusta per monitorarli al meglio”.

“Per questo effettuiamo 20 miliardi di blocchi al giorno, respingiamo oltre 3 miliardi di mail e blocchiamo più di 2,6 miliardi di connessioni a url che nascondono minacce e malware”, ha detto il CEO di Cisco.

La Cybersecurity è di fatto un’emergenza attuale che cresce di pari passo alla necessità di formare nuove figure professionali specializzate nel settore. E per Chuck Robbins è un’autentica missione, lo conferma il fatto che l’azienda sia tra i principali sostenitori della nuova Laurea Magistrale in Cyber Risk, istituita di recente in partnership dal Politecnico e dall’Università Bocconi.

Il CEO di Cisco, in visita in Italia per una serie di appuntamenti, dopo un incontro con il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, per pianificare la seconda fase del progetto Digitaliani, e dopo la presentazione del nuovo Centro di Eccellenza e Co-Innovazione dedicato alla Cybersecurity e alla Privacy, nel corso della sua lecture al Politecnico di Milano ha evidenziato un’altra criticità su cui focalizzarsi: “Viviamo in un mondo iperconnesso e ciò genera inevitabilmente un forte impatto sociale che non va affatto trascurato. Ci sono le nuove generazioni che si approcciano con naturalezza alle tecnologie, ma ci sono fasce della società per cui tutto questo non è scontato. Vogliamo permettere a tutti di beneficiare di questi vantaggi. Noi connettiamo qualunque cosa nel mondo, siamo stati tra i padri fondatori di internet. Il nostro obiettivo principale è quello di sviluppare una rete che sia accessibile a tutti, inclusiva e al tempo stesso sicura“.

Robbins, in conclusione, ha svelato ai giovani studenti alcuni segreti per il loro successo: ‘Siate curiosi, abbracciate l’ignoto, mantenete una chiara prospettiva, siate positivi e lasciate il segno’.

Valuta la qualità di questo articolo

E
Beatrice Elerdini

Giornalista di professione, reporter, copywriter, Social Media Manager e autrice di testi per la tv e il web. Da dieci anni lavoro su piattaforma Wordpress e mi nutro di SEO. Ogni giorno mi occupo di cronaca, attualità, economia e nuove tecnologie. Avete storie, notizie e curiosità da raccontare? Scrivetemi a biaraven@libero.it

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 3