- Dopo due anni di crescita, il 2023 ha visto una contrazione del 7,8% nel settore legno-arredo, con un fatturato di 52,7 miliardi di euro. Il calo è stato più marcato nel mercato interno (-9,6%) rispetto all’export (-4,6%).
- Il macrosistema legno ha subito una flessione maggiore (-10,5%) rispetto al macrosistema arredamento (-3,8%). Il settore dell’arredamento ha mantenuto performance migliori, con il mercato interno e l’export che hanno registrato cali minori rispetto al legno.
- Le previsioni per il 2024 indicano una possibile crescita complessiva del 4,5% per il settore, con un aumento dell’export (+8,5%) e del mercato interno (+1,7%). Il macrosistema arredamento potrebbe crescere del 6,4%, mentre il legno del 1,5%.
Dopo due anni di crescita chiude con un calo del 7,8% il 2023 del settore legno-arredo, con un fatturato a quota 52,7 miliardi di euro.
Il comparto conta circa 66.500 imprese che rappresentano il 14,8% del settore manifatturiero nazionale (ma in valore “solo” il 4,2% del fatturato nazionale).
Secondo i dati elaborati dal Centro Studi FederlegnoArredo, il mercato interno (32,8 miliardi di euro) ha subito un calo del -9,6%, mentre l’export ha chiuso con un -4,6% (19,9 miliardi).
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Arredamento meglio del legno
Il macrosistema legno (21,6 miliardi di euro) è quello che ha risentito maggiormente della flessione con un -10,5%. Il mercato nazionale da solo contribuisce per 16,5 miliardi di euro (76% del totale) e registra un -11,5%, mentre le esportazioni ammontano a 5,1 miliardi di euro (24% del totale) e segnano un -7,2%.
Il macrosistema arredamento (27,8 miliardi di euro), invece, mostra una contrazione più contenuta del 3,8%, ma è ancora ben sopra i livelli pre-pandemici del 2019. Sia il mercato interno (13,1 miliardi di euro) che l’export che rappresenta il 53% del totale (14,7 miliardi di euro) registrano rispettivamente un -3.7% e -3.8%. Il bilancio commerciale rimane stabile rispetto all’anno precedente (+0.1%) per un valore complessivo superiore ai 9.7 miliardi di euro. La performance negativa è attribuibile al Commercio legno (quasi 3.3 miliardi) che registra un -20%.
Feltrin: “Rallentamento fisiologico”
“Nessuna sorpresa in questi numeri che indicano un fisiologico rallentamento dopo due anni davvero sopra ogni aspettativa”, commenta il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin. “Per di più, nonostante il -7,8% della filiera, sia il mercato italiano, sia l’export si mantengono sopra i livelli pre-pandemici del 2019, a dimostrazione proprio del fatto che l’incremento registrato durante i due anni precedenti è stato un evento straordinario, difficilmente ripetibile”.
Secondo Feltrin “risulta chiaro che il calo di fatturato sia da ricercarsi principalmente nel mercato interno, dovuto a molteplici fattori: il progressivo ridimensionamento degli incentivi fiscali nell’edilizia, la conseguente contrazione del mercato residenziale, l’erosione del potere di acquisto delle famiglie dovuto alla corsa dell’inflazione e i tassi di interesse che ancora non accennano a diminuire”.
Le prospettive 2024
Il settore ora guarda alla seconda metà dell’anno. Secondo un’indagine su un campione rappresentativo di aziende – anticipa il presidente Feltrin – le previsioni 2024 per il settore indicano una crescita complessiva del 4,5%, suddiviso in +8.5% di export e +1.7% di mercato interno.
Nel dettaglio del macrosistema arredamento la stima indica un +6,4% totale, equivalente a un +10% di export e +2,9% di mercato italiano.
Per il legno la previsione è più modesta: +1,5% totale, +4.9% export e +0,2% mercato interno.
“L’augurio è che queste stime possano essere confermate, consapevoli che ormai risulta davvero complesso, per non dire impossibile, fare previsioni a lungo termine, visto il panorama internazionale così instabile”, commenta Feltrin.