Ima e Goglio siglano una partnership per l’innovazione nel confezionamento per l’industria del caffè

Ima e Goglio, multinazionali italiane che operano nel settore delle soluzioni di packaging, hanno stretto una partnership strategica per promuovere l’innovazione nel settore del confezionamento per l’industria del caffè. La partnership, che non prevede nessun tipo di integrazione, né presente né futura, tra le aziende o le rispettive divisioni, permetterà alle due aziende di rispondere meglio alle esigenze del mercato globale e di intensificare gli sforzi nella ricerca e nello sviluppo di materiali per l’imballaggio di nuova generazione.

Pubblicato il 03 Mag 2022

Goglio confezionamento sostenibile

Ima e Goglio, multinazionali italiane che operano nel settore delle soluzioni di packaging, hanno stretto una partnership strategica volta a far convergere competenze e know-how per la fornitura della più ampia gamma di soluzioni di lavorazione e confezionamento per l’industria del caffè, con un forte e reciproco impegno nella ricerca e sviluppo di materiali per l’imballaggio di nuova generazione.

Le due eccellenze italiane integrano così le rispettive competenze per portare la massima innovazione in un settore ad alto potenziale di crescita come quello del caffè. L’accordo raggiunto ha un grande potenziale di generare un positivo impatto economico a livello globale, visto il solido e capillare network sviluppato negli anni da entrambe le aziende.

Una partnership che si costruisce su una collaborazione già consolidata da diverso tempo. Negli ultimi anni, infatti, le due aziende hanno combinato le proprie forze in diverse occasioni, al fine di rispondere alle richieste dei principali torrefattori mondiali: integrando le rispettive competenze possono infatti offrire la migliore tecnologia a livello mondiale per le linee di confezionamento del caffè, dall’imballaggio dei grani alle attrezzature di fine linea che soddisfano tutti i più esigenti requisiti di processo, di imballaggio e di servizio.

L’accordo annunciato – che non prevede nessun tipo di integrazione, né presente né futura, tra le aziende o le rispettive divisioni – consolida questa collaborazione e consiste in una partnership di carattere strategico-commerciale finalizzata a mettere a sistema rispettive competenze nell’ambito del confezionamento del caffè.

Ima si distingue oggi, attraverso il suo Coffee Hub, come un fornitore unico che offre una tecnologia completa, dalla ricezione dei chicchi alle attrezzature di fine linea che soddisfano tutti i più esigenti requisiti di processo, imballaggio e servizio.

Il gruppo Goglio progetta, sviluppa e realizza sistemi completi per l’imballaggio fornendo materiali flessibili per ogni esigenza di confezionamento. Innovazione, servizio e qualità sono caratteristiche che da sempre contraddistinguono Goglio, che ha una forte specializzazione nel settore del caffè e ha tra i propri clienti molti dei principali torrefattori al mondo.

“Abbiamo bisogno di partnership forti se vogliamo rafforzare la nostra presenza sul mercato globale. Unendo i nostri sforzi, offriamo un valore aggiunto non solo per i clienti ma anche per i partner e i fornitori”, spiegano Klaus Peters, IMA Food Sector director, e Davide Jarach, Strategic Development Officer di Goglio.

Al centro di questa partnership c’è la comune ricerca della sostenibilità, una missione prioritaria condivisa da Ima e Goglio e focalizzata soprattutto sulla reciproca necessità di sviluppare materiali sostenibili che possano essere utilizzati per le loro soluzioni di packaging.

“Ima è lieta di offrire il supporto di OpenLab, il network di laboratori tecnologici e area test del Gruppo, per accelerare la realizzazione di questo progetto di prioritaria importanza. Con Ima Open Lab ricerchiamo, testiamo e sviluppiamo processi e materiali alternativi insieme ai nostri partner e fornitori favorendo soluzioni di packaging sostenibili, compostabili o biodegradabili”, commenta Peters.

“L’impegno nella ricerca e sviluppo è un elemento centrale per Goglio, che da anni è all’avanguardia nello sviluppo di nuove tecnologie di confezionamento e materiali sostenibili che consentano una maggiore efficienza ed un minore impatto ambientale”, conclude Jarach.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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