Dopo la pubblicazione, lo scorso dicembre, delle linee guida per diventare centro di trasferimento tecnologico dell’industria 4.0 il Ministero per lo Sviluppo Economico ha emanato anche il regolamento per la loro certificazione. Si tratta di società ed enti che possono dimostrare di realizzare progetti tecnologici in diversi settori e che potranno sottoporsi all’esame degli enti certificatori per ottenere il riconoscimento di cui al Decreto Direttoriale 22 dicembre 2017, approvato con delibera del Comitato esecutivo di Unioncamere n. 15 del 14 febbraio 2018.
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Unioncamere farà la certificazione
La certificazione sarà rilasciata da Unioncamere, nelle more dell’accreditamento degli enti di certificazione nazionali, attraverso una propria struttura tecnica nazionale e potrà essere riconosciuta a società e a enti, iscritti al Registro delle Imprese e/o al Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (REA) e agli albi, ruoli e registri camerali obbligatori, che non siano in stato di liquidazione o scioglimento o sottoposti a procedure concorsuali e a enti ed istituzioni pubbliche e private, incluse le associazioni imprenditoriali e loro strutture tecniche, rispondenti ai requisiti stabiliti decreto.
Che cosa fanno i centri di trasferimento tecnologico
I centri svolgono attività di formazione e consulenza tecnologica, nonché di erogazione di servizi di trasferimento tecnologico verso le imprese negli ambiti di operatività individuati dal Ministero dello sviluppo economico, tra i quali:
- manifattura additiva
- realtà aumentata
- internet delle cose
- cloud
- cybersicurezza
- analisi dei big data