Sono 119 i milioni rimasti a disposizione di chi intende sfruttare le agevolazioni previste dalla Nuova Sabatini, la misura che ha l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese attraverso il sostegno agli investimenti per acquistare (o acquisire in leasing) macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.
L’aggiornamento di settembre del contatore elaborato dal Ministero dello Sviluppo Economico conferma la tendenza vista negli ultimi mesi: le risorse disponibili stanno calando rapidamente e a oggi solo il 9% non è ancora stato prenotato. Basti pensare che a marzo 2018 erano disponibili ancora 320 milioni e a luglio 2018 oltre 174 milioni. Nei due mesi estivi, in pratica, sono stati “consumati” oltre 50 milioni. Facile prevedere che la cifra residua sarà sufficiente ancora per un paio di mesi.
L’agevolazione, lo ricordiamo, prevede l’erogazione di un contributo in conto interessi pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e al 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie per industria 4.0).
Il nodo del rinnovo
Il rinnovo del finanziamento della Nuova Sabatini è oggetto di un dibattito acceso. La scorsa legge di bilancio aveva rimosso i limiti temporali all’utilizzo dei fondi, stabilendo che la misura sarebbe stata in vigore fino a esaurimento fondi. In poche parole, l’orientamento del vecchio Governo era probabilmente quello di non procedere a un ulteriore rinnovo di questa misura che, lo ricordiamo, ha subito diverse modifiche, ma è attiva da tantissimi anni.
Il nuovo Governo potrebbe però avere idee diverse. La scorsa settimana, nel corso dell’audizione davanti alle commissioni riunite della Camera dei Deputati, il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha inserito la Nuova Sabatini nell’elenco delle misure che saranno rinnovate con la prossima legge di bilancio , insieme a superammortamento, iperammortamento, contratti di sviluppo e credito d’imposta per le spese in ricerca e sviluppo.
Nella stessa occasione, però, il ministro ha anche detto che gli attuali incentivi saranno rivisitati per renderli di più semplice fruizione dal punto di vista burocratico e più a misura di PMI. La Nuova Sabatini è una norma piuttosto complessa, che prevede una procedura di accesso gestita di fatto dalle banche o dalle società di leasing. Tuttavia ha dimostrato di essere molto apprezzata dalle imprese.
A inizio agosto una circolare direttoriale ha introdotto alcune semplificazioni in merito alla documentazione da allegare alle domande di agevolazioni e alle richieste di erogazione al fine di facilitare le imprese nell’accesso alla misura agevolativa. I nuovi allegati, inoltre, offrono la lista aggiornata dei beni che consentono di godere della maggiorazione dell’incentivo per gli invetimenti 4.0.