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Espandersi oltre confine? Una necessità e un’opportunità: ecco come Leyton supporta i percorsi di internazionalizzazione delle imprese



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Espandersi sui mercati esteri richiede investimenti, ma soprattutto una visione e una strategia. Leyton supporta le imprese con una consulenza verticale capace di cogliere le migliori opportunità della finanza agevolata e gestire le complessità del fisco internazionale, trasformando l’internazionalizzazione in un percorso di crescita sicuro e strutturato.

Pubblicato il 15 dic 2025


Leyton Point of View

internazionalizzazione imprese

Per molte imprese espandere il proprio business oltre i confini nazionali rappresenta una leva strategica sostanzialmente irrinunciabile per garantire la crescita e la competitività del business nel lungo periodo. Ma operare sui mercati internazionali non è semplice, soprattutto in un periodo, come questo, in cui gli eventi di natura geopolitica hanno un impatto sempre maggiore anche sul business delle imprese.

Come sappiamo, esportare verso Paesi che storicamente sono stati degli affidabili partner commerciali, come gli Stati Uniti, è diventato costoso e complesso. Davanti a politiche commerciali protezionistiche sempre più diffuse, l’individuazione di nuovi mercati è una scelta obbligata per salvaguardare la competitività delle imprese e l’export del Made in Italy.

Lo scenario è poi “aggravato” da un livello medio di maturità digitale delle imprese, soprattutto quelle medio piccole, che è ancora piuttosto basso e richiede investimenti in competenze e tecnologie.

Trasformare l’ambizione internazionale in risultati concreti è quindi oggi un percorso a ostacoli che richiede ben più di un buon prodotto. Le aziende si trovano infatti a dover gestire una doppia sfida: da un lato, il reperimento delle risorse finanziarie necessarie per sostenere gli investimenti; dall’altro, la capacità di navigare in un mare di normative fiscali eterogenee, complesse e rischiose.

Affrontare questo scenario senza una guida esperta significa esporre il business a incognite che possono erodere i margini o, nel peggiore dei casi, vanificare l’intero investimento. È quindi determinante affidarsi a partner capaci di offrire una visione d’insieme come Leyton, società che offre servizi di consulenza per l’ottenimento di finanziamenti dedicati all’innovazione e alla sostenibilità.

Grazie a consulenti esperti Leyton è in grado di offrire un supporto alla pianificazione tributaria strategica, ma anche una guida nella scelta e nell’accesso alle opportunità offerte dagli incentivi.

Un partner unico per una strategia globale: l’approccio integrato di Leyton

Affrontare i mercati esteri è un processo che va ben oltre la semplice vendita online o l’accordo commerciale: richiede una pianificazione strutturale capace di anticipare rischi che, se ignorati, possono compromettere l’intera marginalità dell’operazione.

È in questo contesto che emerge il valore del supporto di consulenti specializzati, come Leyton, che si pone come un interlocutore unico capace di orchestrare l’intero processo di internazionalizzazione, superando i limiti e la frammentazione tipici delle consulenze affidate a singoli studi locali.

“Le aziende hanno bisogno di un supporto strategico per potersi orientare nel panorama fiscale internazionale. L’importanza dell’assistenza di un professionista con un background internazionale è fondamentale per ridurre il rischio fiscale: un rischio che, se non gestito, potrebbe compromettere l’intera marginalità dell’operazione”, spiega Andrea Belvedere, Head of Tax Department di Leyton.

Il servizio parte spesso dalla redazione di un memorandum preliminare che permette alle aziende di avere una visione più chiara delle conseguenze legali e fiscali connesse all’operazione di penetrazione del mercato target, consentendo così all’impresa di scegliere il veicolo più conveniente per realizzare l’obiettivo.

I consulenti di Leyton presidiano rischi complessi legati all’internazionalizzazione delle imprese come, ad esempio, quelli legati a:

  • La prevenzione del rischio di esterovestizione nei casi in cui il processo di internazionalizzazione preveda la costituzione di una società di diritto locale, vale a dire, in altre parole, il rischio che la società formalmente estera venga considerata fiscalmente residente in Italia, in quanto gestita e controllata dal territorio nazionale. In casi del genere, è necessario impostare e regolamentare correttamente la governance della società neocostituita, nonché gestire correttamente i rapporti con la newco, al fine di ridurre il rischio che la stessa venga riqualificata come società fiscalmente residente in Italia e, conseguentemente, che gli utili prodotti all’estero vengano assoggettati a tassazione anche in Italia (cd. esterovestizione societaria)
  • Il Transfer Pricing, ovvero la necessità per l’impresa nazionale di regolamentare correttamente i rapporti commerciali infragruppo con la società neocostituita di diritto locale, al fine di conformarsi alla normativa fiscale italiana in materia di prezzi di trasferimento (transfer pricing). Al riguardo, la normativa fiscale italiana in materia di prezzi di trasferimento (Articolo 110, comma 7, del TUIR) prevede che i prezzi praticati con riferimento ad operazioni intercorse tra società appartenenti al medesimo gruppo devono corrispondere al prezzo che sarebbe pattuito e praticato da società terze ed indipendenti, operanti in circostanze comparabili (c.d. arm’s lenght principle). Il fine principale che la norma sul transfer pricing persegue è, pertanto, quello di evitare che società appartenenti a gruppi multinazionali riescano, attraverso una sovrastima o una sottostima dei prezzi infragruppo, a sottrarre al fisco italiano materia imponibile in Italia. A tale scopo, la norma sopra richiamata impone di effettuare un confronto tra le condizioni ed i prezzi praticati dalle società collegate e le condizioni ed i prezzi praticati da società terze ed indipendenti.
  • Il presidio della configurazione involontaria di “Stabile Organizzazione”, che può derivare, ad esempio, dalla permanenza di cantieri o appalti all’estero oltre i 12 mesi

“Un forte elemento distintivo del nostro approccio è la capacità di gestire fiscalità di nicchia spesso ignorate dai consulenti generalisti, come le Sales Tax statali negli U.S.A, la GST indiana o le specifiche imposte sugli imballaggi in paesi come Polonia e Austria”, aggiunge Belvedere. L’obiettivo di Leyton è garantire il successo commerciale con la massima semplificazione operativa e il minor costo di compliance. Un esempio concreto è l’implementazione degli “accordi di call-off stock”.

Sfruttando questa normativa:

  • l’Azienda può inviare merce in conto deposito (ad esempio in Germania) senza dover aprire immediatamente una partita IVA nel paese di destinazione per documentare fiscalmente il trasferimento dei beni verso l’estero, differendo così l’imposizione al momento del prelievo effettivo dei beni dal deposito da parte del cessionario ed a condizione che tutti i requisiti previsti dalla normativa IVA applicabile siano soddisfatti;
  • Così facendo l’Azienda risparmia sui costi di gestione e consulenza fiscale locale per la compliance IVA periodica.

Finanza agevolata e internazionalizzazione: le opportunità del Fondo Simest 394

A differenza degli studi tributari tradizionali, Leyton è in grado di unire le competenze fiscali con quelle della sua divisione specializzata in finanza agevolata, permettendo alle imprese di accedere alle risorse fondamentali per sostenere i propri piani di espansione internazionale (e non solo).

Un ruolo centrale in questo ambito è svolto dai finanziamenti erogati da Simest attraverso il Fondo 394/81, lo strumento pubblico di riferimento per l’internazionalizzazione delle aziende italiane.

“Il Fondo 394 è diventato ormai strutturale nel nostro ordinamento”, spiega Mattia Lonardi, Manager Grants Business Partner di Leyton. “Queste agevolazioni non si limitano a finanziare l’apertura di sedi o negozi all’estero, ma coprono a 360 gradi gli investimenti necessari per competere fuori dai confini nazionali: dalla partecipazione a fiere internazionali allo sviluppo di piattaforme e-commerce, dall’inserimento di Temporary Manager fino alle spese per certificazioni e consulenze. Una misura specifica è inoltre dedicata a investimenti digitali e green”, aggiunge.

Il Fondo 394 si compone di ben nove linee agevolative strumentali a supportare l’ammodernamento e l’internazionalizzazione delle aziende. Gli strumenti “consolidati” del fondo sono:

  • Inserimento Mercati Esteri. È lo strumento dedicato alle imprese che intendono evolvere la propria strategia di export stabilendo un presidio fisico e duraturo nel Paese target. L’agevolazione finanzia le spese relative all’apertura di una struttura permanente, che si tratti di un ufficio di rappresentanza, uno show-room, un negozio o un magazzino.
  • E-commerce. Sostiene lo sviluppo di soluzioni digitali per la vendita online, sia attraverso la creazione di piattaforme proprie (sito aziendale) sia tramite l’ingresso sul marketplace di terzi (es. Amazon, Alibaba), per raggiungere consumatori globali senza intermediari fisici.
  • Fiere ed eventi. Copre le spese per la partecipazione a eventi di carattere internazionale, incluse le mostre che si svolgono in Italia, fondamentali per il networking e la promozione del brand.
  • Temporary Manager. Agevola l’inserimento temporaneo di figure professionali specializzate (es. Export Manager, Digital Manager) per colmare il gap di competenze manageriali necessarie all’internazionalizzazione.
  • Certificazioni e consulenze. Finanzia i costi per l’ottenimento di certificazioni di prodotto, brevetti, e consulenze specialistiche per studi di fattibilità, essenziali per operare in conformità con le normative estere.
  • Transizione digitale ed ecologica, misura che finanzia investimenti tecnologici e ambientali (es. macchinari, software, impianti fotovoltaici) realizzati anche in Italia. La misura, aperta a tutte le imprese con 2 bilanci depositati, è stata potenziata per sostenere anche le imprese energivore e rafforzare la competitività delle filiere produttive.

Il Fondo 394 è stato recentemente ampliato con tre nuove linee agevolative per supportare l’inserimento delle aziende in nuovi mercati e la ricerca di nuovi partner commerciali. La misura “Potenziamento mercati africani” è una linea dedicata al rafforzamento della presenza italiana nel continente africano che supporta spese per la formazione del personale locale e l’adeguamento dei prodotti.

A questa si affianca la misura “Affiancamento strategico per il mercato indiano”, introdotta per supportare le imprese che intendono espandersi in India, coprendo spese per studi di mercato, consulenze strategiche e la ricerca di partner in un’economia in forte ascesa.

Infine, la misura “Competitività delle imprese e filiere italiane in America centrale o meridionale” incentiva la penetrazione commerciale e il radicamento delle filiere italiane in quest’area geografica, finanziando progetti di investimento e spese promozionali.

Attraverso queste misure le imprese accedono a un finanziamento a tasso agevolato (attualmente pari allo 0,371%), a cui si aggiunge una quota di contributo a fondo perduto.

Sebbene la quota base sia del 10%, per le imprese che possiedono determinati requisiti – come la sede operativa nel Sud Italia, lo status di PMI innovativa, o certificazioni di sostenibilità e filiera –, la quota di contributo a fondo perduto può arrivare fino al 20% (con un massimale di 200.000 euro).

Oltre il finanziamento: la sicurezza di una compliance integrata

L’ottenimento delle risorse finanziarie rappresenta solo l’inizio del percorso di internazionalizzazione. È nella fase esecutiva che l’approccio integrato di Leyton rivela il suo massimo valore.

Esiste infatti un legame indissolubile tra l’opportunità finanziaria e il rischio fiscale: utilizzare i fondi Simest per aprire una struttura all’estero senza una preventiva analisi tributaria può esporre l’azienda a ripercussioni negative.

“Il nostro punto di forza risiede nel dialogo costante tra la divisione Tax e quella di Finanza Agevolata”, precisa Belvedere.

“Quando un cliente ci chiede di accedere al Fondo 394 per aprire un magazzino in Germania, il team fiscale interviene immediatamente per verificare eventuali criticità dalla prospettiva fiscale italiana ed estera, e intervenire con le formalità di compliance richieste dalla normativa locale. Questo garantisce che il beneficio del finanziamento non venga eroso da successivi accertamenti fiscali”, aggiunge.

Questa visione a 360 gradi permette alle imprese di trasformare l’internazionalizzazione da una scommessa a un percorso di crescita strutturato e sicuro.

A chiudere il cerchio dell’offerta Leyton è la sua natura di vera e propria multinazionale della consulenza: con 36 uffici in 17 Paesi, il gruppo non si limita a pianificare l’espansione dall’Italia, ma è in grado di accogliere e assistere fisicamente l’impresa anche nel Paese di destinazione.

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