Nell’era della digitalizzazione, connettività e sicurezza sono essenziali per garantire la continuità del business e il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Citando Statista, il budget globale annuo che le aziende stanno destinando a iniziative di trasformazione digitale è in crescita da diversi anni e con la pandemia ha superato stabilmente i 1.000 miliardi di dollari (precisamente, 1.310 miliardi di dollari nel 2020). Si prevede che questa cifra possa crescere fino a raggiungere i 3.400 miliardi di dollari nel 2026, a testimonianza di un trend che non accenna a rallentare. Per quanto concerne l’Italia, vengono in soccorso i dati Assintel, secondo cui la spesa delle imprese italiane in ICT è salita del 5,4% nel 2022 raggiungendo i 36,3 miliardi di euro, con una previsione positiva anche per il 2023.
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I sistemi mission critical si spostano al di fuori della LAN
La digitalizzazione ha reso ancor più business-critical l’accessibilità e le prestazioni delle reti, sia locali che geografiche come le Wide Area Network (WAN). Questo è dovuto ad almeno due fattori: in primo luogo, le aziende digitalizzate richiedono connessioni stabili, sicure e performanti tra le varie unità organizzative, come sedi, branch e punti vendita; in secondo luogo, l’adozione di risorse cloud è diventato un fattore cruciale per molte organizzazioni, rendendo l’accessibilità e la disponibilità delle reti un elemento critico per il business. L’adozione di modelli di lavoro sempre più smart e ibridi in qualsiasi settore industriale è poi un ulteriore elemento da inserire in questo quadro.
Nel settore manifatturiero le prestazioni delle reti sono poi essenziali per garantire la flessibilità produttiva, l’agilità, migliorare il time to market e la capacità di adattamento a trend di mercato in continua evoluzione.
Reti locali e infrastrutture distribuite a livello geografico sono necessarie per l’interconnessione di diversi plant, l’accesso ad applicativi SaaS, ai più recenti MES cloud e per l’adozione di piattaforme di analisi avanzata del dato. Non sorprende che il deficit di connettività abbia rallentato l’adozione del cloud nei contesti industriali, per via dei timori che alcune criticità a livello di network potessero influire sulla produttività la capacità di assecondare le esigenze dei mercati.
Il dato tecnico non è più il fattore differenziante
Poiché i sistemi mission critical si stanno spostando al di fuori della LAN e verso il cloud, il ruolo dei provider TLC è diventato ancor più centrale. Tuttavia, il mercato Telco è caratterizzato da una certa standardizzazione dell’offerta, anche nel segmento business, cosa che contrasta con le esigenze di forte personalizzazione manifestate dalle aziende. Ogni struttura, infatti, ha il proprio modello organizzativo più o meno complesso, ha determinati servizi mission-critical e altri meno sensibili alle performance di rete, e richiede prestazioni di banda e latenza specifiche in base ai processi e ai servizi supportati.
Secondo Simone Lodi, Head of Sales di XStream, operatore TLC italiano specializzato in connettività e unified communications per il mercato B2B, le prestazioni tecniche della rete non sono più il tratto distintivo dell’operatore, nonostante la loro importanza resti centrale.
In un’epoca caratterizzata dall’elevato numero di offerte dei diversi operatori, che peraltro possono essere combinate per supportare le esigenze di ogni azienda, la banda garantita, la tecnologia (o le tecnologie) d’accesso e la latenza sono diventate la punta dell’iceberg. Il semplice indicatore tecnico ha meno rilevanza rispetto al passato; conta di più, invece, la capacità di personalizzare il servizio e di costruire, anche grazie ad approcci moderni come SD-WAN (reti definite da software), una soluzione su misura per le esigenze dell’interlocutore.
Customer centricity e gestione del rischio
Anche in un mondo estremamente tecnico come quello del networking, la chiave del successo è la customer centricity, ovvero la capacità di fornire un’esperienza su misura all’azienda, accompagnandola con cura in ogni fase della relazione, dalla prevendita alla delivery del servizio. “La complessità di ciò che ci circonda cresce a vista d’occhio – spiega Lodi – e per questo l’elemento consulenziale, cioè la capacità di accompagnare il cliente verso la soluzione giusta per il proprio caso, è ciò che crea un valore reale e tangibile”. Quando parliamo di massime performance ci riferiamo quindi anche a questo, non soltanto a banda garantita, jitter e latenza.
L’operatore TLC deve agire come un partner fidato che aiuta l’azienda a gestire il rischio. Lodi spiega quanto sia “essenziale far capire al cliente che una soluzione di connettività non è la garanzia di prestazioni massime in ogni circostanza, sempre e comunque. Bisogna gestire il rischio, limitando al minimo la vulnerabilità e noi facciamo esattamente questo”. L’operatore giusto va scelto per la capacità di ascolto e comprensione delle esigenze; inoltre, deve saper sfruttare le sue competenze, gli asset infrastrutturali e l’esperienza per confezionare una soluzione su misura.
Connettività resiliente e sicura alla base di un business di successo
Per tutte le aziende la gestione e la riduzione dei costi sono fattori della massima importanza e anche in tal senso l’operatore TLC svolge un ruolo primario. Oltre alla sicurezza cyber, che diventa sempre più centrale per prevenire i data breach e tutelare la compliance rispetto a policy e regolamenti, l’uptime della connettività è fondamentale per garantire la continuità del business.
Secondo XStream, una soluzione ben progettata e implementata tutela la continuità della catena produttiva dell’azienda: “Le soluzioni migliori si basano su ridondanze a livello d’accesso, di trasporto e su una molteplicità di tecnologie per far sì che non si percepisca l’impatto di un eventuale disservizio. Il sistema che forniamo deve essere infatti in grado di limitare fino ad azzerare il disservizio bloccante”. Per questo è possibile progettare e implementare combinazioni custom di accesso, sommando per esempio a una fibra dedicata un misto fibra-rame e una connessione radio.
L’utilizzo di approcci e tecnologie moderne come SD-WAN, spiega Raffaele Chiacchio, Network & Security Engineer di XStream, consente di definire le priorità e di gestire in modo intelligente il traffico, garantendo performance di alto livello. Chiacchio sottolinea che l’operatore TLC ha un ruolo cardine anche sotto questo profilo perché può adottare servizi di sicurezza perimetrale per proteggere l’infrastruttura di rete e limitare gli attacchi DDoS, che condizionano l’uptime e le performance delle connessioni. Farlo è nell’interesse del provider, ma anche di tutti i suoi clienti.
L’operatore può migliorare la security posture dei propri clienti in molti modi, ponendosi, da sé o attraverso una rete di partner, come prima linea di difesa del traffico che scorre sulla propria rete. Ad esempio, può fornire ai clienti dispositivi CPE (Customer Premises Equipment) dotati di avanzate tecnologie di protezione, oppure erogare servizi di sicurezza gestita per proteggere l’utilizzatore in modo olistico, come il SOC (Security Operations Center) che XStream eroga in partnership con Reevo.