Se il sensore fa la differenza

Alla prossima SPS Italia wenglor sensoric presenta sensori pensati per la moderna fabbrica interconnessa basati su tecnologie affidabili, robuste e in grado interfacciarsi in modo semplice e veloce.

Pubblicato il 09 Mag 2019

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Meccanica, packaging, food & beverage, farmaceutico, cosmetico, logistica, assemblaggio. Non esiste settore in cui i sensori non trovino applicazione, ciascuno ovviamente con le sue peculiarità, ma tutti fondamentalmente alla ricerca delle stesse risposte: disporre di una tecnologia affidabile, robusta e in grado interfacciarsi in modo semplice e veloce negli ambienti della moderna fabbrica interconnessa.

Con la gamma dei suoi innovativi prodotti, wenglor sensoric, che sarà presente alla prossima SPS IPC Drives (Parma, 28-30 maggio), intende ribadire le potenzialità della sua offerta che, in termini di prestazioni, si colloca ai vertici dell’attuale panorama di mercato. Ciò, essenzialmente, non solo perché è stata pensata, sviluppata e continuamente aggiornata con l’obiettivo di soddisfare le necessità tecniche che OEM ed end-user incontrano quotidianamente, ma anche in vista di quelle che potranno essere le prossime necessità a cui essi si potrebbero trovare a far fronte.

L’innovazione della luce strutturata

Un chiaro esempio di quanto poc’anzi detto è rappresentato dai sistemi ShapeDrive, innovativi dispositivi che wenglor offre per il rilevamento dei profili 2D/3D che sfruttano la tecnologia della luce strutturata. Caratterizzati da ampie capacità di interfacciamento e comunicazione, caratteristiche che ne consentono l’inserimento in qualsiasi contesto di connettività, i sistemi ShapeDrive possono essere definiti dei supersensori in grado di gestire una molteplicità di casistiche operative in modalità sia bi che tridimensionale.

I sistemi della serie ShapeDrive sono disponibili in varie versioni, che si diversificano per risoluzioni, distanze di lavoro, volumi di misura e densità di punti. Il principio di funzionamento sfrutta una sorgente di luce strutturata, che proietta pattern sulle geometrie di cui devono essere rilevate le caratteristiche. Una telecamera ad alta definizione provvede a rilevarne gli effetti di interferenza, generando una nuvola di coordinate. ShapeDrive è in grado di acquisire fino a 2 milioni di punti 3D al secondo che, mediante l’impiego di un sistema a microprocessori di ultima generazione, vengono utilizzati per ricostruire un accuratissimo modello, su cui è possibile effettuare operazioni di valutazione dimensionale, ad esempio per il calcolo di sezioni, superfici o volumi, così come generare confronti con geometrie di riferimento, ricostruire modelli CAD in reverse engineering o implementare applicazioni di metrologia spinta.

Ovviamente i sistemi ShapeDrive possono operare anche in modalità 2D, ad esempio per effettuare controlli di qualità o gestire ispezioni in linea. Le interfacce GigE e USB3 ne consentono la facile integrazione con hardware e sistemi esistenti.

Sette sensori in uno

Tra i pezzi pregiati di wenglor che troveranno spazio a SPS IPC Drives 2019 vi saranno anche le due nuove serie PNG//smart nei formati 1N (75×32,5×18 mm) e 1P (50x50x20 mm), ultime arrivate nella gamma dei sensori optoelettronici intelligenti di ultima generazione (PNG, Photoelectronic Next Generation). Dotati di comunicazione IO-Link nativa, i sensori PNG//smart sono la soluzione indispensabile per chi punta ad automatizzare i processi di produzione nell’era dell’Industria 4.0.

Lanciati alla fine del 2018 e contraddistinti dalle stesse caratteristiche tecniche dei modelli PNG//smart 1K in formato miniaturizzato (32x16x12 mm), i nuovi PNG//smart serie 1N e 1P ne ampliano la portata applicativa grazie all’inserimento di ulteriori funzionalità. La famiglia di sensori PNG//smart si differenzia da qualsiasi altra soluzione presente sul mercato per la capacità di integrare fino a sette principi di funzionamento con due diverse esecuzioni in luce blu e rossa: tasteggio diretto con e senza soppressione dello sfondo, sensori di distanza ad alte prestazioni, reflex, barriera catarifrangente con o senza riconoscimento del trasparente e barriera unidirezionale.

Il loro campo di impiego non conosce confini e trova applicazione pressoché ovunque, dalla logistica all’alimentare, dall’industria del legno a quella automobilistica, dal packaging alle macchine da stampa ecc.

Visione e molto altro

A SPS IPC Drives 2019 wenglor esporrà anche i sensori della famiglia weCAT per il rilevamento dei profili 2D/3D. Si tratta di scanner, disponibili in oltre 80 differenti modelli, mediante i quali è possibile realizzare applicazioni di misura, controllo di posizione, ispezioni di superficie e molto altro ancora ad alta precisione servendosi della luce laser.

Per la visione artificiale, wenglor offre invece i sistemi basati su weQube Smart Camera che, insieme al software uniVision, la piattaforma software universale per lo sviluppo e la configurazione guidata, consentono di implementare in modo semplice e veloce applicazioni di visione in grado di avvalersi non solo delle Smart Camera weQube, ma anche di tutti gli altri hardware della famiglia wenglor.

Ogni prodotto di wenglor è progettato per consentire un’agevole integrazione all’interno di applicazioni e ambienti di produzione grazie alla capacità di comunicare via IO-Link, Profinet, Ethernet/IP ed EtherCAT.

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