La manifattura additiva per le supercar di Ares Modena

La filosofia degli esemplari unici prodotti da Ares Modena si sposa bene con la manifattura additiva, che permette personalizzazioni infinite. La stampante scelta è stata concepita per produrre parti finite utilizzando materiali ad alte prestazioni, quali i super polimeri e compositi quali Ultra PLA e Carbon Peek e PA Pro, ed è quindi dotata di una ‘camera calda’ che arriva a temperature fino a 180°C.

Pubblicato il 19 Mar 2023

Ares Modena S1-project

Considerare le automobili più esclusive come una base per produzioni uniche one-off: è questa una delle missioni di Ares Modena, giovane quanto agguerrito marchio nato nelle Motor Valley emiliana.

La filosofia degli esemplari unici si sposa bene con la manifattura additiva, che permette personalizzazioni infinite, e l’esclusivo costruttore ha scelto il know-how di Roboze per dare corpo alle sue idee.

L’Oriente e l’Europa

L’azienda modenese nasce 9 anni fa a opera dell’imprenditore svizzero di origini turche Dany Bahar (con esperienze in Red Bull, Ferrari e Lotus) e Waleed Al Ghafar, sviluppatore di aziende kuwaitiano-canadese.

Nell’agosto del 2022 sono entrati a far parte della compagine azionaria manager di esperienza come Alfredo Altavilla (ITA, Chrysler, FCA, Recordati Tim), Philippe Gaydoul (imprenditore svizzero), Marco Bizzarri (Stella McCartney, Bottega Veneta, Gucci) e Boris Collardi (Julius Baer, Pictet, Roboze). Quindi il legame con Roboze è doppio: l’azienda di Bari ha un investitore – Collardi – che era già presente fra gli azionisti quando ha chiuso un round di finanziamento nel 2022 e che è anche uno degli stakeholder di Ares Modena.

Ares Modena, l’esclusività e la stampa 3D

Nella ‘boutique’ modenese entrano Bentley, Ferrari, Maserati ed escono Ares: i 170 addetti smontano carrozzerie, interni e qualche volta anche i motori per trasformare automobili già esclusive in pezzi unici. Non mancano poi vetture sviluppate internamente, come una rediviva Pantera (che riprende la Granturismo degli anni ’70) e la S1 Project, una coupé/spider supersportiva la cui linea è stata studiata con l’uso estensivo della simulazione dei flussi computerizzata CFD. In questo quadro si capisce come l’esperienza e gli skill di Roboze siano complementari alla missione di personalizzazione massima di Ares Modena.

Alberto Migliorini, Head of Technologies and Production di Ares Modena, spiega infatti che “abbiamo scelto Roboze per il suo approccio industriale nella stampa 3D e la loro profonda conoscenza nella scienza dei materiali. Siamo convinti che grazie a questa soluzione alzeremo ancora il nostro livello di progettazione, sviluppo e produzione”.

Roboze per la manifattura additiva di precisione

Ares Modena ha scelto la stampante 3D Roboze Argo 500, una macchina capace di creare pezzi in manifattura additiva con processi ripetibili, automatizzati e controllati come avviene nelle produzioni industriali tradizionali. La macchina è stata concepita per produrre parti finite utilizzando materiali ad alte prestazioni, quali i super polimeri e compositi quali Ultra PLA e Carbon Peek e PA Pro, ed è quindi dotata di una ‘camera calda’ che arriva a temperature fino a 180°C.

La macchina monitora tutta la gestione del materiale, dal controllo igroscopico all’essiccazione e preriscaldamento fino alla fase di raffreddamento graduale della parte finita. Argo 500 è indicata per produzioni di serie fino a 3.000 pezzi; l’implementazione di processi industriali è facilitata da Roboze Automate, un ecosistema che integra un PLC sviluppato in collaborazione con B&R, azienda del gruppo ABB.

Le sinergie fra Roboze e Ares Modena

Soddisfazione anche da Alessio Lorusso, Founder & CEO di Roboze: “Ares crea veicoli unici e di grande prestigio e i suoi clienti vogliono le migliori performance. Roboze ha sempre avuto l’obiettivo di creare soluzioni che consentano di superare le sfide industriali odierne e anche quelle futuro, utilizzando la tecnologia e la scienza per risolvere problemi complessi. Pensiamo che collaborando con ARES Modena questa visione possa avere libertà, accelerando l’innovazione e aumentando le applicazioni della stampa 3D industriale con materiali ad alte prestazioni che possono aprire nuove strade alla manifattura del futuro”.

L’azienda pugliese, con sede a Bari e una filiale a Houston, Texas, si qualifica quindi a pieno titolo come una realtà in grado di accelerare l’Industria 4.0, come dimostrato dal suo essere Activity Partner del Competence Center Nazionale Cim4.0 e dalla sua partecipazione alla fiera dell’industria aerospaziale Satellite 2023 a Washington.

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Nicodemo Angì

Metà etrusco e metà magno-greco, interessato alle onde (sonore, elettriche, luminose e… del mare) e di ingranaggi, motori e circuiti. Da sempre appassionato di auto e moto, nasco con i veicoli “analogici” a carburatore e mi interesso delle automobili connesse, elettriche e digitali.

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