Roboze chiude un round di milioni di euro per espandere la sua presenza nel mondo

Roboze, azienda italo-americana specializzata in stampa 3D di super polimeri e compositi nelle applicazioni più estreme, ha raccolto la fiducia di un pool diversificato di investitori, che hanno deciso di puntare sull’azienda. L’investimento, della portata di diversi milioni di euro, permetterà all’azienda di espandersi ulteriormente all’estero e di espandere le proprie attività di ricerca e sviluppo.

Pubblicato il 25 Gen 2022

stampa 3D Roboze e B&R

Un pool di investitori internazionali tra cui Nova Capital (holding di investimenti finanziari guidata da Paolo Merloni, Presidente esecutivo di Ariston), Lagfin (Gruppo Campari Holding), Andrea Guerra (ex CEO di Luxottica, ora CEO di LVMH Hospitality Excellence), Luigi De Vecchi (Presidente EMEA di Citi), Roberto Ferraresi (CEO di The Equity Club), Luca Giacometti (CEO di Galileo SPAC) e Denis Faccioli (CEO di Tecres SPA) ha investito in Roboze, azienda italo-americana specializzata in stampa 3D di super polimeri e compositi.

L’investimento permetterà all’azienda di espandere le attività di ricerca e sviluppo, soprattutto nell’ambito di nuovi materiali, e accrescere la sua presenza sul mercato americano, come spiega Alessio Lorusso, Founder & CEO di Roboze.

“Questo ulteriore fundraising accelererà la nostra crescita sul mercato americano e potenzierà tutti i nostri investimenti in Ricerca e Sviluppo, specie sulla creazione di nuovi super materiali, nel nostro centro R&D italiano, dove stiamo realizzando un nuovo laboratorio chimico”, commenta.

Il gruppo si unisce al pool di investitori esistenti, tra cui Alfredo Altavilla (presidente di Ita Airways), Boris Collardi (ex CEO di Julius Baer), Diego Piacentini (ex senior VP di Amazon), Federico Faggin (inventore del microprocessore) e Equiter SPA (fondo di investimento detenuto da Intesa San Paolo e Compagnia di San Paolo).

“Siamo onorati di aver un gruppo di investitori di questa caratura, che credono fortemente nella visione di Roboze e nel cambio di paradigma produttivo che la nostra tecnologia sta abilitando sostituendo metalli e producendo parti senza spreco di materie prime”, aggiunge Lorusso.

Il 2021 è stato un anno di forte crescita per l’azienda, che conta di espandere nei prossimi 12-18 mesi il suo team (che ad oggi conta oltre 100 addetti), con assunzioni in Italia, Germania e US.

Dopo essersi impegnata, durante la prima fase critica della pandemia, nella produzione di valvole per respiratori per aiutare gli ospedali italiani, l’azienda sta attualmente sviluppando soluzioni per il settore medicale che pianifica di presentare presto sul mercato, assieme a nuovi super materiali.

Punto di forza dell’offerta dell’azienda è ARGO 1000, la stampante 3D più grande al mondo, dotata di camera calda per la produzione rapida di parti non metalliche incredibilmente resistenti.

Collaborazioni con i grandi player dell’industria

L’obiettivo di Roboze è quello di ridisegnare la supply chain globale attraverso la propria tecnologia brevettata di stampa 3D ultra-precisa per super materiali, creando un nuovo modello produttivo circolare e sostenibile, che riporta la produzione vicina al punto di utilizzo, riducendo i trasporti e le relative emissioni di Co2, consegnando parti just in time e on demand, evitando inutili sprechi.

L’azienda attualmente lavora con GE, Bosch, Airbus e altre organizzazioni globali che operano in vari settori industriali – tra cui il settore aeronautico, spaziale, energetico/sostenibile, medico, manifatturiero e molti altri – per progettare e creare parti di uso finale.

Inoltre, Roboze sta attualmente lavorando con Siemens Energy, per creare una produzione di parti su richiesta e un magazzino sostenibile.

“Pensiamo che la produzione additiva stia giocando un ruolo chiave nella digitalizzazione e nella riduzione dei costi nel settore dell’energy. In Siemens Energy abbiamo valutato molte aziende e abbiamo constatato che la tecnologia Roboze per i polimeri ad alta temperatura soddisfa la nostra qualificazione ingegneristica e le nostre aspettative. Di conseguenza, abbiamo acquistato la nostra prima macchina e non vediamo l’ora di estendere il nostro rapporto con Roboze”, commenta Andrew Bridges, Service Frame Owner di Siemens Energy.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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