DATI IN CLOUD

Dati e connessioni sempre più in Cloud: ecco progetti e casi d’uso dall’energia alla manifattura

I casi di Eni, Prysmian, Crif e altre imprese che innovano la trasmissione e gestione dei dati aziendali attraverso soluzioni in Cloud. Accompagnate in questa evoluzione anche dall’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano

Pubblicato il 16 Set 2023

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Soluzioni tecnologiche e digitali per chi produce e vende energia, petrolio e carburanti, per chi è specializzato in cavi e sistemi di connessione, per chi fa viaggiare notizie e informazioni come per chi è specializzato in trasporti, logistica, commercio elettronico, costruzioni, manifattura.

I sistemi Cloud rappresentano un’evoluzione e una risorsa per le imprese di ogni settore di attività, per far viaggiare e gestire in maniera efficiente, sicura, veloce tutti i flussi di dati, informazioni e connessioni da e verso il proprio mercato di riferimento.

Per questo, l’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, che di queste applicazioni si occupa ogni giorno, ha organizzato una ‘Case study presentation session’, per presentare e illustrare alcuni dei tanti progetti e casi d’uso che vedono al centro dell’innovazione i sistemi delle ‘nuvole digitali’.

Il Cloud per un colosso dell’energia come Eni

Il colosso energetico Eni, ad esempio, per la gestione dei flussi di dati e connessioni ha sviluppato un modello che prevede la coesistenza tra sistemi on premise e sistemi Cloud.

La soluzione tecnologica è stata messa a punto insieme a Storm Reply, ma anziché partire dalle tecnologie per poi ‘farle calare’ sulla testa delle persone, è stato seguito un approccio inverso: sono prima state identificate delle figure-chiave per l’innovazione e l’evoluzione dei sistemi aziendali, “abbiamo lavorato sulla competenza e sul trasferimento di conoscenze tra le persone coinvolte”, spiega Fabrizio Nova, Cloud manager di Eni, “per poi espandere queste informazioni dal team più ristretto a una platea più ampia attraverso dei workshop dedicati”.

Un altro aspetto essenziale del progetto ha riguardato l’esigenza di capire anche qual è l’origine dei consumi e dei costi per le attività sul Cloud del colosso energetico italiano, “abbiamo quindi implementato, insieme a Storm Reply, uno specifico Cloud cost allocation model”, sottolinea il manager, “con cui è possibile monitorare il consumo e il costo di ognuno dei vari strumenti digitali usati da Eni nelle sue numerosissime sedi e strutture in giro per il mondo”.

I costi per l’azienda e la loro gestione

I costi finali per l’azienda e la loro gestione sono al centro anche del progetto sviluppato dal gruppo Crif, con le soluzioni in questo caso targate Apptio: “abbiamo iniziato a usare sistemi Cloud nel 2012, anche per sviluppare il business in regioni dove l’azienda non aveva data center”, rileva Massimo Gentilini, Corporate Cto di Crif. Da allora “l’evoluzione è stata progressiva e notevole, per cui era diventata un’esigenza essenziale quella di gestire e contenere i costi nelle migrazioni Cloud”, anche perché, osserva Gentilini, “più i costi salgono, più aumenta la complessità di gestione, e sono aspetti da non sottovalutare, anzi, da affrontare per tempo e in maniera adeguata, altrimenti si va incontro a guai seri”.

Con l’innovazione portata dalle ‘nuvole di dati’, “è necessario cambiare profondamente l’organizzazione dei sistemi aziendali, anche attraverso un tool specifico come Cloudability di Apptio”, aggiunge lo specialista del settore.

Il vantaggio delle soluzioni native per il Cloud

L’esigenza di rendere sempre più efficienti le proprie reti aziendali riguarda anche Prysmian group, lo spin-off di Pirelli che produce cavi, attivo in 52 Paesi e con 26 centri di ricerca e sviluppo nel mondo, e che oggi ha circa il 90% dei propri sistemi informatici in Cloud.

“Le soluzioni native per il Cloud sono molto più efficienti di quelle non native, la difficoltà è integrare sistemi già in uso da tempo e di tipo diverso da quelli di nuova generazione”, fa notare Alessandro Bottin, Operation manager di Prysmian: “noi abbiamo trovato in Dell un partner in grado di dare risposte efficaci anche alle nostre specifiche esigenze e richieste”.

Su questo punto, sull’incontro tra domanda di nuove tecnologie e offerta del mercato, Giampaolo Mischi, Sales director corporate di Dell ricorda e fa notare che il ‘pallino’ del gioco è sempre in mano al cliente: “ogni azienda cliente deve ricordare che ha il potere di scelta e può scegliere tra le numerose proposte e suggestioni del mercato”.

Piattaforme di Virtual private cloud

Il gruppo Sermetra, invece, è un system integrator nel settore dei Trasporti, ma anch’esso con la necessità di modernizzare le infrastrutture di rete. Per farlo, “abbiamo implementato una piattaforma di Virtual private cloud insieme a Vodafone”, sottolinea Luigi Caligiuri, Cio di Sermetra.

La piattaforma funziona con tutti gli applicativi gestiti dalla control room di Vodafone, e allo stesso tempo con la flessibilità operativa da parte dell’azienda cliente. Uno dei fattori guida che ha indirizzato la scelta di Sermetra è stata la necessità di “utilizzare connessioni molto sicure”, fa notare Caligiuri, “e ciò è stato possibile attraverso l’infrastruttura che Vodafone ci offre”.

Per l’azienda è importante “avere una soluzione per gestire il traffico dati in modo dinamico e al tempo stesso garantire la sicurezza del dato”, anche per le interconnessioni digitali con la Pubblica amministrazione, come ad esempio il Ministero dei Trasporti, e organizzazioni estese come l’Aci. “Strutture Vpn consentono di isolare il traffico dati proveniente dalle imprese nostre clienti per poi convogliare i dati verso la P.A.”, sottolinea il manager delle reti aziendali.

Grandi flussi di dati digitali da gestire

I servizi Cloud sono al centro dell’innovazione anche per un gruppo editoriale e dell’informazione come Il Giornale, un altro snodo attraverso cui passano enormi quantità di dati digitali.

Il sito web IlGiornale.it conta un miliardo e mezzo di pagine viste l’anno, e oggi la piattaforma di supporto è totalmente in Cloud. Insieme al fornitore tecnologico SparkFrabrik, il gruppo editoriale ha ridotto del 75% il tempo di download delle pagine web, e sviluppato servizi gestiti sulla ‘nuvola’ e interconnessi tra loro, come per esempio quelli di Customer care, gestione delle agenzie di stampa, gestione dei sistemi di Storage, in modo da estrapolare le informazioni dai sistemi informatici per metterle al servizio anche del marketing.

“Rileviamo che il 2023 ha visto una sempre maggiore maturità aziendale su queste tecnologie e soluzioni”, sottolinea Alessandro Piva, direttore dell’Osservatorio Cloud Transformation, “spostando l’attenzione non solo alla migrazione sul Cloud ma anche alla gestione ottimale della nuvola, in un’ottica di contenimento dei costi ed efficientamento delle prestazioni e servizi”.

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Stefano Casini

Giornalista specializzato nei settori dell'Economia, delle imprese, delle tecnologie e dell'innovazione. Dopo il master all'IFG, l'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Milano, in oltre 20 anni di attività, nell'ambito del giornalismo e della Comunicazione, ha lavorato per Panorama Economy, Il Mondo, Italia Oggi, TgCom24, Gruppo Mediolanum, Università Iulm. Attualmente collabora con Innovation Post, Corriere Innovazione, Libero, Giornale di Brescia, La Provincia di Como, casa editrice Tecniche Nuove. Contatti: stefano.stefanocasini@gmail.com

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