L’Intelligenza Artificiale sta cambiando la nostra vita: patto tra 25 Paesi europei

Pubblicato il 10 Apr 2018

Digital Day 2018


In occasione del Digital Day 2018, al termine di un interessante panel durante il quale si è discusso dell’Intelligenza Artificiale sotto svariati punti di vista, 25 nazioni, tra cui l’Italia, hanno siglato un accordo per il potenziamento e lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale nei Paesi dell’Unione Europea.

L’accordo, che nasce da una forte determinazione a collaborare in ottica europea, segue in maniera coerente la necessità di affrontare l’uso quotidiano dell’IA e le sfide della concorrenza americana e cinese, in modo da garantire all’Europa e ai suoi cittadini i benefici e le opportunità derivanti dall’utilizzo sempre maggiore dell’IA.

Le aree di sviluppo

L’Intelligenza Artificiale è una realtà, hanno spiegato i rappresentanti europei: inutile parlarne come di un futuro più o meno prossimo. La utilizziamo nel quotidiano: nelle auto, i telefoni, il lavoro ed è un’indiscussa chiave di facilitazione per gli aspetti personali e professionali dei cittadini, dalla sanità sostenibile ai cambiamenti climatici, dalla cybersecurity alla migrazione sostenibile.

La tecnologia diventa uno strumento chiave per la crescita economica attraverso la digitalizzazione dell’industria, ma anche per la società nel suo insieme; le persone quindi vengono messe al centro dell’attenzione affinché i benefici siano immediati e condivisi.

I punti di focalizzazione

Etica, formazione, Unione Europea, sviluppo tecnologico, investimenti, opportunità: numerosi e importanti i punti discussi durante il panel dedicato all’AI al Digital Day 2018  in corso a Bruxelles. Per affrontare la trasformazione che l’IA sta portando nella società serve un approccio che sappia anticipare le esigenze di conoscenza e formazione è indispensabile.

È necessario inoltre modernizzare la formazione e la scolarizzazione dei Paesi Europei in modo da preparare le nuove leve e ricollocare i lavoratori esistenti ed affrontare la nuova competitività nelle aree di ricerca e sviluppo dell’IA che verranno affrontate negli aspetti legali, sociali, economici ed etici.

Le nuove sfide

Lo sviluppo della IA pone anche delle sfide da affrontare. È stata più volte sottolineata la necessità di un approccio predittivo per affrontare la trasformazione del mercato del lavoro da parte dell’IA; sarà necessario quindi valutare l’importanza della fiducia nell’ambiente lavorativo e nelle nuove sfide, in modo da formare i cittadini ad una piena responsabilità per lo sviluppo e l’uso dell’intelligenza artificiale. Svariati anche i punti di differenziazione nelle competenze di ciascun Stato che dovranno essere riconosciuti e valorizzati, per diventare un ulteriore punto di forza dell’UE.

I Paesi firmatari

“Un gran numero di Stati membri ha convenuto di lavorare insieme sulle opportunità e le sfide poste dall’intelligenza artificiale – hanno dichiarato il Vice Presidente Andrus Ansip e il Commissario Europeo Mariya Gabriel -. E’ un’ottima notizia. La cooperazione sarà incentrata sul rafforzamento dei centri di ricerca europei sull’intelligenza artificiale, sulla creazione di sinergie nel settore della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione e sulla diffusione dei sistemi di finanziamento in tutta Europa, nonché sullo scambio di opinioni sull’impatto dell’intelligenza artificiale sulla società e sull’economia. Gli Stati membri avvieranno un dialogo continuo con la Commissione, che fungerà da facilitatore”.

L’accordo vede protagonisti Bulgaria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Spagna, Francia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Olanda, Austria, Polonia, Portogallo, Slovenia, Slovacchia, Finlandia, Svezia, UK, Norvegia.

Il Commissario Europeo Mariya Gabriel

L’accordo

Gli Stati membri partecipanti convengono di collaborare sui seguenti punti:

  • Rafforzare la tecnologia e la capacità industriale dell’Europa nel settore dell’intelligenza artificiale e della sua adozione, compreso un migliore accesso ai dati del settore pubblico; si tratta di
    condizioni essenziali per influenzare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, alimentando modelli di business innovativi e la creazione di crescita economica e di nuovi qualificati
    posti di lavoro;
  • Affrontare le sfide socioeconomiche, quali la trasformazione di mercati del lavoro e modernizzazione dell’istruzione e della formazione in Europa sistemi, compresi l’aggiornamento delle competenze e la riqualificazione dei cittadini dell’UE;
  • Garantire un quadro giuridico ed etico adeguato, sulla base dell’UE i diritti e i valori fondamentali, compresa la vita privata e la protezione dei consumatori, e i dati personali, nonché principi quali la trasparenza e la protezione dei dati, e la responsabilità.

In particolare, gli Stati membri partecipanti accettano di:

  • Lavorare per un approccio europeo globale e integrato in materia di AI per aumentare la competitività, l’attrattiva e l’eccellenza dell’UE nella ricerca e sviluppo in materia di intelligenza artificiale, e, se necessario, rivedere e modernizzare le politiche nazionali per garantire che siano colte le opportunità derivanti dalla IA e si affrontino le sfide emergenti.
  • Incoraggiare le discussioni con gli stakeholder sull’IA e sostenere la sviluppo di un’ampia e diversificata comunità di soggetti interessati in un’ottica di “Alleanza europea dell’intelligenza artificiale” al fine di sensibilizzare e promuovere la sviluppo dell’intelligenza artificiale in modo da massimizzarne i benefici per l’economia e la società.
  • Valutare in via prioritaria l’assegnazione di finanziamenti a sostegno della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione per l’ulteriore sviluppo e impiego dell’intelligenza artificiale, anche per quanto riguarda l’innovazione radicale e le sue applicazioni.
  • Scambiare opinioni con altri Stati membri e con la Commissione su agende e strategie di ricerca sull’IA per creare sinergie negli schemi di finanziamento della ricerca, sviluppo e innovazione in tutta Europa.
  • Cooperare per rafforzare i centri di ricerca sull’IA e sostenerne uno sviluppo di dimensione paneuropea.
  • Contribuire alla creazione di una fitta rete di Digital Innovation Hub a livello europeo.
  • Contribuire agli sforzi per rendere l’AI disponibile e utile per alle amministrazioni pubbliche e a tutte le imprese, in particolare alle PMI e le imprese dei settori non tecnologici.
  • Scambiare le best practice sull’approvvigionamento e l’uso di tecnologie AI nella Pubblica amministrazione di qualsiasi dimensione e livello e nel settore pubblico più in generale.
  • Contribuire agli sforzi volti a rendere disponibili più dati del settore pubblico, sostenere le imprese private a seguire questo esempio e a migliorare la riutilizzabilità dei dati della ricerca scientifica risultanti da finanziamenti pubblici, fermi restando i diritti, i regolamenti e la libertà contrattuale.
  • Scambiare opinioni sui modelli etici e giuridici relativi alla AI al fine di garantire un utilizzo responsabile dell’intelligenza artificiale.
  • Contribuire alla sostenibilità e all’affidabilità delle soluzioni basate sull’intelligenza artificiale, ad esempio adoperandosi per migliorare la sicurezza delle informazioni, promuovendo la sicurezza e la vigilanza nella progettazione e nell’esecuzione e aumentando la responsabilità per i sistemi di intelligenza artificiale.
  • Garantire che le persone rimangano al centro dello sviluppo, della diffusione e del processo decisionale dell’IA, prevenire la creazione e l’uso dannoso di applicazioni di IA e migliorare la comprensione dell’IA da parte dell’opinione pubblica.
  • Scambiare opinioni sull’impatto della AI sui mercati del lavoro e discutere le migliori procedure per attenuare tali impatti, comprese quelle relative alla necessità di adottare misure nel campo dell’istruzione e della formazione pratica sulle competenze per consentire ai cittadini di beneficiare dell’IA e garantire la stabilità sociale.
  • Avviare un dialogo continuo con la Commissione sull’IA.

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Sabrina Antenucci

Giornalista, speaker radiofonica, presentatrice e formatrice; la comunicazione è la sua passione. Scrive e parla di attualità, cibo, bellezza, bon ton, lusso, tecnologia, social network; ha un passato nelle multinazionali dell'IT e sogna un futuro su una spiaggia di Saint Barth. Nel tempo libero legge, ascolta la radio, segue corsi e convegni. Recidiva.

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