Macchine 4.0, Fanuc lancia Field, la piattaforma per l’analisi locale dei dati di produzione

Field consente il collegamento delle diverse macchine presenti in un impianto, come robot o centri di lavoro di produttori diversi

Pubblicato il 18 Set 2019

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In occasione di EMO Hannover 2019 Fanuc lancia sul mercato europeo la sua piattaforma IIoT Field. Acronimo di Fanuc Intelligent Edge Link and Drive, Field consente il collegamento delle diverse macchine presenti in un impianto, come robot o centri di lavoro di produttori diversi e di generazioni differenti, permettendo così di effettuare un’analisi completa dei dati lungo l’intera catena di processo – un passo decisivo verso la Smart Factory.

La tecnologia del sistema Field

Il sistema Field, introdotto per la prima volta in Giappone e già utilizzato negli stabilimenti produttivi di Fanuc, si distingue dalle piattaforme IIoT di altri produttori. Field, infatti, raccoglie e analizza i dati localmente (edge-heavy) senza inviarli al cloud, almeno nella fase iniziale. In questo modo, i dati sensibili relativi alle macchine restano in fabbrica. Inoltre, essendo già disponibili in locale, l’analisi dei dati avviene molto più velocemente, ed è perciò possibile implementare subito azioni correttive per migliorare l’efficienza dei processi.

È possibile inviare i dati al cloud esterno, se necessario, come per esempio quando si devono confrontare le prestazioni di stabilimenti diversi. “Il sistema Field opera principalmente in locale. Assicura una risposta rapida ai dispositivi edge senza che sia necessario caricare i dati relativi alla produzione nel cloud”, spiega Shinichi Tanzawa, Presidente e CEO di Fanuc Europe. Grazie a questo approccio, i clienti possono decidere autonomamente come gestire i propri dati.

Una piattaforma aperta

Mentre le macchine con protocollo standard possono essere facilmente collegate al sistema, per tutte le altre macchine è possibile sviluppare convertitori per il collegamento. Field è in grado di abilitare il collegamento di macchine di produttori e generazioni diverse, assicurando un’istantanea dettagliata dell’intero processo produttivo.

Field è basato su un ecosistema di applicazioni (app). Le applicazioni che girano nel sistema non sono soltanto proprietarie di Fanuc, ma anche sviluppate da terze parti. L’obiettivo di Fanuc è quello di aiutare i propri Clienti a comprendere meglio cosa accade in produzione. Grazie all’utilizzo di Field, è possibile aumentare la produttività, migliorare la qualità e ridurre  il downtime.

Dal Q4 2019 in Paesi europei selezionati verrà reso disponibile un App Store da cui scaricare i software più adatti alle proprie esigenze. Tra le applicazioni già disponibili ci sono i tool per la manutenzione predittiva PMA (Production Monitoring and Analytics Software), che consente di visualizzare in un’unica schermata lo stato di tutte le macchine collegate in rete e individuare quelle con problemi di efficienza, e ZDT (Zero Down Time), strumento per monitorare l’efficienza operativa.

La manutenzione preventiva

Zero Down Time supporta la manutenzione sia predittiva che preventiva. Il software monitora costantemente l’operatività delle macchine, analizza i dati ed identifica i trend, come ad esempio il cambio e disturbi alla coppia, e visualizza lo storico dei problemi riscontrati e dei downtime. Quando ZDT individua anomalie nel sistema, immediatamente informa gli operatori per consentire loro di mettere in atto azioni correttive.

ZDT funziona con i robot, CNC e macchine Fanuc. La app controlla gli assi dei robot, i servoazionamenti, gli azionamenti della pistola di saldatura o le tavole delle macchine: “L’analisi dei dati in tempo reale migliora la qualità e le prestazioni dei sistemi e dei processi, con un incremento significativo della produttività. I nostri Clienti europei si mostrano molto interessati a una soluzione di questo tipo”, fa notare Tanzawa. Un altro tool che verrà mostrato in EMO è la Daily Check App, uno strumento per l’esecuzione e la registrazione semplice e affidabile dei controlli giornalieri. I pezzi controllati vengono visualizzati leggendo il codice QR sull’apparecchiatura.

La CNC Edit Log App, invece, riporta chi ha modificato i dati macchina e apportato modifiche al programma. Con queste informazioni l’App è quindi in grado di identificare i problemi causati da tali modifiche.

Le app di terze parti

Oltre a rendere disponibili le sue app proprietarie, Fanuc apre il sistema Field anche ad applicazioni intelligenti di terze parti, nell’ottica di una collaborazione con gli sviluppatori software di tutta Europa.

Ne citiamo solo alcune, come ad esempio l’app di Open Data che consente di calcolare in tempo reale l’indice Oee dello stabilimento produttivo e visualizzare i relativi dati in una dashboard, l’app APM (Advanced Plant Monitoring) di Alascom basata su Microsoft Hololens.

Digital Utility Cloud

Fanuc prevede di investire sempre più risorse nello sviluppo e promozione della piattaforma IoT Field e nel suo App Store. Per accelerare la trasformazione digitale dell’industria manifatturiera, Fanuc svilupperà insieme alle giapponesi Fujitsu e NTT Communications il servizio Digital Utility Cloud. Il lancio per questo servizio è previsto ad aprile 2020 per il mercato giapponese.

Digital Utility Cloud espanderà ulteriormente le funzionalità del sistema, consentendo di gestire in un ambiente cloud sicuro i dati raccolti dal Field. Facendo leva sul suo consolidato know-how tecnologico nel settore delle macchine utensili, Fanuc illustrerà le funzioni necessarie per il servizio Digital Utility Cloud. Fanuc si occuperà anche delle funzioni necessarie per l’edge, sfruttando l’esperienza acquisita nello sviluppo e nell’utilizzo del sistema FIELD nei propri stabilimenti. Fujitsu si prenderà carico della parte relativa alle applicazioni, grazie all’esperienza acquisita con la suite di soluzioni digitali Fujitsu Manufacturing Industry Solution Colmina. NTT Communications avrà invece in cura la parte ICT e le funzioni di sicurezza, essendo la più grande compagnia di telecomunicazioni in Giappone.

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Nicoletta Pisanu

Giornalista, collabora da anni con testate nazionali e locali. Laureata in Linguaggi dei Media e in Scienze sociali applicate all'Università Cattolica di Milano, è specializzata in cronaca.

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