Una soluzione integrata per contrastare NotPetya

Pubblicato il 05 Lug 2017

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Atos, azienda di sicurezza informatica, in partnership con Cyber Intuition, ha presentato “Raptor”, una soluzione specifica e integrata di data protection in grado di contrastare NotPetya, la recente minaccia informatica.

“Raptor” (acronimo di Ransomware Prevention Toolkit & Rescue), rappresenta una soluzione innovativa che combina cyber intelligence e tecnologie comportamentali per contrastare attacchi informatici ai danni di aziende, istituzioni pubbliche e cittadini. Una sofisticata tecnologia che è stata in grado di prevenire e bloccare “Wannacry”, uno dei più potenti attacchi hacker mondiali.

Il malware

Questa volta la minaccia si chiama NotPetya e il suo comportamento di crittografia è simile al precedente ransomware Petya (da cui prende parte del nome), ma il risultato è completamente diverso: anche pagando il riscatto richiesto non è più possibile riottenere il controllo dei dati criptati. Si tratta di un malware che negli ultimi giorni ha colpito i computer di molte organizzazioni in 64 Paesi in tutto il mondo.

Per le sue caratteristiche di distruzione dei dati e per il suo metodo di diffusione, NotPetya risulta essere particolarmente pericoloso per tutte quelle infrastrutture che detengono sistemi embedded che per loro natura non possono essere oggetto di aggiornamento o essere aggiornati tempestivamente, come ad esempio quelle operanti nel settore bancario, in quello della Pubblica Amministrazione e della Sanità.

Una soluzione completa e integrata

“Atos mette a disposizione dei propri clienti una soluzione completa ed integrata: completa, in quanto efficace nella neutralizzazione di questa tipologia di malware;  integrata, perché associata ai nostri servizi professionali di Security Consulting e Advisory. Il risultato è ancora una volta una soluzione in grado di offrire un livello di protezione elevato e specifico per ogni contesto”, ha commentato Marco Conflitti, Head of Cybersecurity di Atos Italia.

“La parola chiave per difendersi in modo efficace è come sempre prevenzione. È lecito prevedere ondate successive di attacchi informatici di questa natura, considerando soprattutto che la matrice tecnologica del ransomware abilita e stimola al contempo tali modalità ricorsive. Raptor consente proprio di contrastare questa minaccia, fermare la propagazione del virus e impedire la crittografia dei dati”, ha aggiunto Stefania Ranzato, Amministratore Delegato di Cyber Intuition.

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Redazione

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