Hyundai acquisirà l’80% di Boston Dynamics, l’azienda americana di robotica famosa per i suoi prodotti Spot, il cane robot commercializzato la scorsa estate, e Atlas, il robot umanoide con un sistema di controllo che gli conferisce equilibrio e potenza, per un importo di circa 880 milioni di dollari: la notizia, che in un primo momento era circolata sulla stampa estera, è stata confermata dall’azienda americana in un comunicato stampa.
In base all’accordo, al termine dell’operazione Hyundai Motor Group deterrà una partecipazione di circa l’80% in Boston Dynamics, mentre SoftBank, attraverso una delle sue affiliate, manterrà una partecipazione di circa il 20%.
La mossa si inserisce nella strategia di Hyundai di rafforzare la posizione nel mercato della robotica e trasformarsi in un provider di soluzioni di Smart Mobility. Una direzione che era stata già delineata dal nuovo Chairman del gruppo, Chung Euisun, che ha assunto la posizione lo scorso ottobre.
In quel contesto, durante la cerimonia di insediamento, Chung aveva dichiarato: “Hyundai Motor fornirà un nuovo livello di esperienza di vita per l’umanità, realizzando più rapidamente il futuro della nostra immaginazione attraverso la robotica, la mobilità aerea urbana e le smart cities”.
Già lo scorso anno, quando era Vice President, Chung si era impegnato a ridurre la dipendenza del Gruppo dalla produzione di automobili tradizionali, affermando che la robotica rappresenterà il 20% del futuro business dell’azienda, con la produzione di automobili che assorbirà il 50%, seguita dalla mobilità aerea urbana al 30%, entro il 2030.
Il Gruppo ritiene, infatti, che il mercato della robotica abbia un potenziale di crescita significativo per il futuro e prevede di investire in robot logistici per migliorare l’efficienza e l’automazione della logistica, nonché in robot di servizio. Quest’ultimi hanno un ampio potenziale di utilizzo, al di là dell’uso commerciale in settori quali la sicurezza e la salute pubblica e nei servizi pubblici sanitari, dove i robot possono essere utilizzati per offrire libertà di movimento ai disabili o agli anziani.
Curioso pensare che, in quegli stessi mesi, FCA ragionava sulla possibile cessione di Comau, un progetto poi rimandato a seguito della fusione con PSA.
Tornando a Hyundai, con l’acquisizione il Gruppo diventerà il terzo proprietario in 7 anni di Boston Dynamics: l’azienda americana, specializzata in engineering e robotics design, era stata acquisita da Google nel 2013, per poi essere venduta dal gigante tech al Softbank Group nel 2017.
L’investimento in Boston Dynamics va ad arricchire il portafoglio tecnologico di Hyundai, con le sue soluzioni per i robot di servizio e di logistica. I robot di servizio, come Spot, hanno il potenziale per eseguire compiti monotoni, sporchi e pericolosi, in ambienti in cui l’automazione è stata difficile da implementare. Con la sua soluzione di visione computerizzata per la depallettizzazione (Pick) e il suo robot di magazzino mobile in fase di sviluppo, Boston Dynamics amplierà l’impronta di Hyundai nei robot di logistica.
Hyundai Motor Group intende inoltre sviluppare tecnologie robotiche per dare sinergie alle nuove soluzioni di mobilità, come la guida autonoma e la UAM (Urban Air Mobility), nonché piattaforme di fabbrica intelligenti che spera di sviluppare nel prossimo futuro.
“Siamo lieti che Boston Dynamics, leader mondiale nei robot mobili, entri a far parte del team Hyundai. Questa transazione unirà le capacità di Hyundai Motor Group e Boston Dynamics per guidare l’innovazione nella mobilità futura. Le sinergie create dalla nostra unione offrono alle nostre aziende nuovi ed entusiasmanti percorsi per realizzare il nostro obiettivo – fornire un movimento libero e sicuro, ed esperienze di vita più elevate per l’umanità”, commenta Euisun Chung.
“Noi e Hyundai condividiamo la visione del potere di trasformazione della mobilità e non vediamo l’ora di lavorare insieme per accelerare i nostri piani per rendere possibile il mondo con un’automazione all’avanguardia e per continuare a risolvere le sfide robotiche più difficili al mondo per i nostri clienti”, aggiunge Robert Playter, CEO di Boston Dynamics.