Al via SiliconAuto, la joint venture tra Stellantis e Foxconn contro il chip shortage nell’Automotive

SiliconAuto, Joint Venture fra Stellantis e il colosso dell’elettronica Foxconn, svilupperà chip su misura destinati a soddisfare le esigenze di connettività (e non solo) delle automobili di ultima generazione.

Pubblicato il 20 Giu 2023

Stellantis_Foxconn_Mobile_Drive

L’automotive registra un progressivo spostamento verso la consumer electronics, dal punto di vista sia dell’architettura dei veicoli sia delle funzioni offerte a passeggeri e guidatori. È quindi coerente con questo quadro la creazione di SiliconAuto, una Joint Venture fra Stellantis e Foxconn che svilupperà chip su misura per i veicoli di ultima generazione.

Veicoli sempre più informatizzati

Sono ormai decenni che i veicoli sono passati ad architetture elettriche/elettroniche basate sui bus (reti pervasive sulle quali viaggiano segnali informativi e di controllo) che disaccoppiano l’alimentazione elettrica dai segnali a basso livello.

La futura piattaforma Stellantis STLA Brain andrà ancora oltre, comprendendo un vero e proprio Operating System che disaccoppierà anche l’hardware dal software, rendendo più semplice, per esempio, l’adozione di semiconduttori diversi in caso di difficoltà nelle forniture.

SiliconAuto nasce proprio per fornire semiconduttori all’avanguardia, adatti anche alle architetture basate su OS, a Stellantis e ad altri player dell’automotive.

Chip specializzati da SiliconAuto

SiliconAuto fornirà ai suoi clienti semiconduttori specificamente progettati per il settore automotive, necessari per esempio ai veicoli elettrici che sono ‘più digitali’ rispetto a quelli convenzionali.

La sede sarà in Olanda e il management sarà composto da dirigenti di entrambe le società. Stellantis porterà in SiliconAuto le sue competenze automotive, essenziali per implementare le capacità richieste dai veicoli elettrici a batteria e ad alimentazione mista del futuro. Foxconn, dal canto suo, è una realtà molto attiva nell’elettronica di consumo (assembla per esempio gli smartphone Apple) ed è fra le 16 “aziende faro” dell’industry 4.0 secondo il World Economic Forum. Non è poi da trascurare l’impegno diretto di Foxconn nella mobilità elettrica, per la quale ha già presentato degli interessanti concept.

Elettronica custom

Questa Joint Venture è il risultato del memorandum d’intesa non vincolante siglato a fine 2021 e finalizzato a una partnership per la progettazione di semiconduttori concepiti ad hoc per supportare Stellantis e altri clienti terzi. L’accordo puntava a creare quattro famiglie di chip in grado di coprire più dell’80% delle necessità di semiconduttori di Stellantis, modernizzane i componenti, ridurre la complessità e semplificare e rendere più resiliente la catena di approvvigionamento.

In effetti fino a prima del chip shortage l’automotive usava chip relativamente anziani, con tecnologie a 90 nanometri mentre durante la crisi dovuta alla scarsità dei semiconduttori ci si è orientati verso componenti più moderni: i fornitori sono infatti poco motivati ad aumentare le capacità produttive nelle tecnologie considerate obsolete. La ‘modernizzazione’ citata più sopra va in questo senso, anche perché Foxconn ha capacità produttive e non solo di progettazione grazie alla partecipazione che la capogruppo Hon Hai possiede nella foundry taiwanese Hon Young Semiconductor e agli accordi con altre realtà del settore.

Stellantis si digitalizza

In effetti i servizi di produzione di componenti elettronici del gruppo Hon Hai hanno una quota di mercato superiore al 40% e coprono l’elettronica di consumo smart, cloud e reti, informatica e la componentistica generale.

Un esempio di quanto siano importanti i chip è il potenziamento dello stabilimento Jeep di Pernambuco (Brasile): una delle linee guida seguite da Comau nell’intervento è stata un aumento della flessibilità per produrre preferenzialmente veicoli per i quali tutti i componenti sono in stock.

La Joint Venture SiliconAuto permette quindi a Stellantis di avere una fornitura diretta di questi componenti e nelle tecnologie collegate grazie alle competenze di Foxconn nella produzione dei chip, nell’ICT e nella consumer electronics.

Queste competenze di Foxconn saranno molto utili nello sviluppo non solo di STLA Brain ma anche di STLA Cockpit, che accorpa l’interfaccia utente e l’infotainment, e STLA Drive per la guida automatizzata.

Big Data Proprietari

La piattaforma STLA Brain è completamente aggiornabile Over The Air ed è funzionale alla strategia di proposizione di servizi connessi e in abbonamento per i quali Stellanti e Foxconn avevano creato Mobile Drive, un’altra Joint Venture finalizzata a sviluppare soluzioni per un abitacolo smart dotato di evolute interfacce HMI e servizi in grado di soddisfare le aspettative dei clienti.

È noto come la connettività sia un fattore abilitante per tantissime applicazioni innovative fondate anche su sofisticate analisi basate sui Big Data, che veicoli e servizi connessi producono in grande quantità. La Joint Venture SiliconAuto è il versante ‘fisico’ di una strategia che ha portato Stellantis a creare Mobilisights, una business unit dedicata alle attività di Data-as-a-Service e allo sviluppo e concessione in licenza di prodotti basati sui dati, applicazioni e servizi B2B.

In questo modo non solo Stellantis avrà i suoi data lake proprietari, generati dai dati di milioni di veicoli connessi del Gruppo, ma li potrà elaborare e fornire a clienti terzi: una proposizione che riafferma la centralità dei dati nell’industria moderna.

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Nicodemo Angì

Metà etrusco e metà magno-greco, interessato alle onde (sonore, elettriche, luminose e… del mare) e di ingranaggi, motori e circuiti. Da sempre appassionato di auto e moto, nasco con i veicoli “analogici” a carburatore e mi interesso delle automobili connesse, elettriche e digitali.

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