POLITICHE PER LE IMPRESE

Biffi (Assolombarda): “Investire in nuovi mercati e AI per promuovere la competitività”



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Il Presidente di Assolombarda Alvise Biffi sottolinea l’urgenza di adottare un approccio proattivo ed europeo per salvaguardare la competitività dei prodotti e dei servizi europei in un mercato fortemente scosso dai dazi imposti dall’amministrazione Trump e dalla svalutazione del dollaro rispetto l’euro.

Pubblicato il 8 set 2025



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Davanti a uno scenario geopolitico estremamente complesso occorre agire proattivamente per salvaguardare la competitività dei prodotti e dei servizi italiani e, in particolar modo del territorio di Milano e delle province di Lodi, Monza e Brianza e Pavia, particolarmente colpito dalle dinamiche che stanno scuotendo i mercati internazionali.

È questo, in estrema sintesi, il messaggio di Alvise Biffi, Presidente di Assolombarda, nel corso dell’evento “Competitività e nuove sfide globali: Clean Industrial Deal, autonomia strategica e dazi”, promosso da Assolombarda in collaborazione con A2A.

L’evento ha chiamato a raccolta imprese e istituzioni a Palazzo Gio Ponti per una riflessione unitaria e strategica sugli effetti dei profondi cambiamenti in atto sullo scenario globale: dai dazi alle crescenti tensioni geopolitiche, dalla trasformazione dei modelli di globalizzazione alla transizione ambientale e digitale, fino al ritorno delle guerre commerciali voluto dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e al recente vertice di Tianjin.

Dazi e svalutazione del dollaro: gli impatti stimati per l’export italiano

Un contesto complesso, che genera incertezza e sfide senza precedenti per cittadini e imprese.

“L’accordo sui dazi con gli Stati Uniti ha ridotto l’incertezza, ma non le preoccupazioni: il rischio è che le nostre esportazioni subiscano un calo. Secondo stime, l’impatto sull’Italia è previsto fra 9 e 6,7 miliardi di euro – pari all’1,1% dell’export globale italiano -, mentre per Confindustria la perdita potrebbe raggiungere i 23 miliardi. Sul territorio milanese , questi dati si uniscono alla flessione delle costruzioni, attesa al -1,5% per il 2025″, spiega Biffi.

Oltre ai dazi, un altro elemento critico è la svalutazione del dollaro. Attualmente, si registra una perdita di potere del 13% rispetto all’euro. Questa variazione del cambio ha avuto un impatto significativo, specialmente sulla Lombardia, che esporta circa 13 miliardi di euro verso gli Stati Uniti.

Su base annuale, la svalutazione ha causato una perdita di 400 milioni di euro per la Lombardia, di cui circa 220 milioni solo per i territori di Milano, Lodi, Monza, Brianza e Pavia, rappresentati da Assolombarda.

Nuovi mercati e investimenti in AI per recuperare competitività

“Senza un approccio proattivo c’è il rischio che prodotti europei vengano sostituiti su mercati strategici”, avverte Biffi.

Questo approccio, spiega il Presidente di Assolombarda, deve basarsi sull’espansione verso nuovi mercati e investimenti sulle tecnologie che permettono alle imprese di aumentare la produttività dei processi industriali, AI per prima.

Per le imprese è quindi fondamentale rafforzare i rapporti con nuove aree di crescita come l’India, il Golfo Persico, l’Australia, il Canada e il Mercosur. Proprio quest’ultimo rappresenta un’opportunità strategica, con un mercato che conta 720 milioni di consumatori.

“L’unico modo per tornare in gioco è fare un piano europeo per investire subito grandi risorse in innovazione e soprattutto nell’AI, che è la tecnologia del prossimo secolo”, commenta.

L’applicazione dell’AI ai processi industriali consentirebbe di recuperare produttività e margini, compensando così le variazioni esterne dei mercati. Occorre poi agire sul costo dell’energia, eccessivamente alto per le imprese italiane rispetto a quello dei competitor europei.

“Le conseguenze dei dazi imposti dall’amministrazione USA e gli esiti del recente vertice di Tianjin rappresentano cambiamenti epocali, che mettono in discussione la forza dell’Occidente e pongono l’Europa in una posizione di forte debolezza. Se la competizione tecnologica è la nuova geopolitica, in questa partita l’Europa non sta giocando. Serve un’Europa unita, con politica e imprese impegnate nella stessa direzione per salvaguardare la nostra competitività”, conclude.

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