L’aggiornamento delle competenze del personale è una leva sempre più importante che le aziende devono sfruttare per poter governare al meglio le dinamiche innescate dall’ingresso in azienda delle tecnologie abilitanti per l’industria 4.0. Per favorire questo processo, la scorsa legge di bilancio ha previsto uno specifico incentivo che è il credito di imposta per la formazione 4.0.
Si tratta di un’agevolazione che permette alle imprese di recuperare il 40% del costo orario del personale impegnato – come alunno o come docente interno – nelle attività di formazione. Un incentivo mirato quindi a coprire la mancata produttività del personale dipendente.
Il credito d’imposta è una sperimentazione che, al momento, vale solo per il 2018 e che è partita in grande ritardo: solo a giugno è arrivato il decreto attuativo e solo ad agosto sono stati siglati i vari accordi sindacali necessari a rendere pienamente operativo questo incentivo. Le aziende hanno quindi pochi mesi a disposizione per sfruttare questo interessante incentivo. Il rinnovo di misure in favore della formazione per il 2019 è molto probabile, mentre non è certo che lo strumento resti quello oggi in vigore.
Per conoscere le aree aziendali incentivate con il credito d’imposta per la formazione 4.0 vi rimandiamo a questo articolo.
Qui invece vogliamo segnalarvi che il portale Rete Agevolazioni, dopo il successo del Foglio di calcolo per l’iperammortamento, ha messo a punto anche un foglio di calcolo per la formazione 4.0. Noi lo abbiamo testato e abbiamo verificato la semplicità e validità di questo strumento, che vi suggeriamo di provare.
Non solo credito d’imposta
Il tool sviluppato da Franco Rasotto, il dominus di Rete Agevolazioni, sottolinea come le attività di formazione godano in realtà di diversi tipi di incentivi. Da una parte, per la sola formazione 4.0, c’è il credito d’imposta che va calcolato sommando sia il costo orario del personale che segue il corso sia il costo orario del personale interno impegnato nella docenza (purché non superi il 30% del tempo di lavoro). Sono invece esclusi dall’incentivo i costi delle docenze esterne. Per coprire questi ultimi costi è però possibile, in alcuni casi, sfruttare i finanziamenti che mettono a disposizione i fondi interprofessionali, i bandi del Fondo Sociale Europeo (FSE) e i contributi degli enti paritetici, che possono arrivare a coprire anche il 100% del costo della docenza.
Rete Agevolazioni consente, con questo unico tool, di calcolare i benefici di entrambe le tipologie di incentivo, permettendo quindi alle imprese di quantificarne rapidamente il beneficio congiunto.
Il tool proposto è gratuito per tutti coloro che si iscrivono alla newsletter del portale Rete Agevolazioni. Potete scaricarlo qui.