Tornare al lavoro in sicurezza: Manpower, Adecco e Randstad lanciano una call to action per condividere buone pratiche aziendali

Per “favorire un rientro a lavoro in sicurezza nelle fasi che seguiranno il lockdown totale o parziale”,  Randstad, Adecco e Manpower, aziende internazionali attive nel settore delle risorse umane, si sono alleate per lanciare una call to action dal titolo “Tornare a lavorare in sicurezza”. Un’iniziativa rivolta al settore pubblico, privato e a terze parti. Obiettivo: guidare l’economia globale verso la ripartenza.

Pubblicato il 28 Apr 2020

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Quando il lockdown sarà terminato, il ritorno al lavoro sarà caratterizzato da linee guida e protocolli specifici per Paesi, settori e aziende. In Italia, per esempio, una prima risposta al problema della riorganizzazione degli ambienti di lavoro è stata data con il Protocollo di sicurezza condiviso da istituzioni e parti sociali e allegato al DPCM 27 aprile, che fissa le regole da rispettare per le aziende attive e per quelle che riapriranno a partire dal prossimo 4 maggio.

Per “favorire un rientro a lavoro in sicurezza nelle fasi che seguiranno il lockdown totale o parziale”,  Randstad, Adecco e Manpower, aziende internazionali attive nel settore delle risorse umane, si sono alleate per lanciare una call to action dal titolo “Tornare a lavorare in sicurezza”. Un’iniziativa rivolta al settore pubblico, privato e a terze parti. Obiettivo: guidare l’economia globale verso la ripartenza.

“Il momento particolare che stiamo vivendo ci riserva molti cambiamenti che stanno impattando la nostra economia e la vita di molti lavoratori”, dichiara Marco Ceresa, Amministratore Delegato di Randstad Italia. “La necessità di riassorbire questo shock ci imporrà di ripartire molto velocemente con il forte desiderio di tornare alla nostra vita lavorativa, componente fondamentale nell’esistenza di ogni persona. Consentire alle aziende e ai lavoratori di tornare a lavorare in sicurezza è, quindi, la nostra priorità. Con questa alleanza, insieme all’intero settore, desideriamo portare un contributo concreto e solido per preparare alla ‘nuova normalità’, in modo sicuro, le persone e le imprese”.

Un impegno fondato sul presupposto che per limitare la recessione economica causata dall’emergenza Covid-19, “il mondo del lavoro deve adattarsi velocemente a questa nuova realtà”, attraverso sistemi di sicurezza che implichino il distanziamento sociale, le misure igieniche, controlli regolari e altre soluzioni.

Condividere best practices da 10 Paesi in 5 settori

Le tre aziende nello specifico raccoglieranno e condivideranno best practices, in modo da supportare istituzioni e aziende nell’attivazione di procedure già esistenti e rendendole applicabili su scala globale. In questo modo le imprese potranno aggiornare i propri protocolli interni e le politiche aziendali, confrontandole con le migliori esperienze a livello mondiale.

Secondo i tre gruppi leader nel settore delle risorse umane, infatti, Paesi, settori e aziende “dovrebbero ripartire da procedure già esistenti, invece di crearne nuove”.

Ma in che modo gli operatori del settore delle risorse umane possono condividere conoscenze e competenze? Ecco, come si legge nella presentazione della call to action, il contributo:

  • Gli stessi esperti del settore possono garantire l’accesso ai casi aziendali per un scambio tra imprese provenienti da settori analoghi o diversi
  • Possono sbloccare materiale esistente e possibili approcci basati su prove individuali
  • Possono aiutare i datori di lavoro a seguire le giuste indicazioni per far ripartire il proprio business sulla base delle migliori prassi e a fornire i giusti contatti (su territorio nazionale ed internazionale)
  • Possono offrire un supporto pratico in termini di flessibilità lavorativa, gestione della forza lavoro, attivazione del lavoro in remoto, transazione, formazione e sviluppo delle competenze e molto altro

Nella fase preliminare, quindi, le aziende promotrici di questa alleanza chiederanno ad altre aziende del settore di unirsi alla squadra. Ci si concentrerà inizialmente su cinque settori: Trasporti & Logistica, Automotive, Manufacturing & Life Science, Costruzioni e Food. Inoltre, il focus iniziale sarà rivolto verso dieci Paesi: Belgio, Francia, Germania, Italia, Giappone, Olanda, Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti.

“Oggi per le aziende tornare a lavorare in piena sicurezza adattandosi ad una nuova realtà all’insegna del distanziamento sociale è l’unica strada per riuscire a ripartire, limitando l’impatto della crisi”, spiega Riccardo Barberis, Amministratore delegato di ManpowerGroup Italia. “Questa alleanza potrà creare valore, contribuendo ad accompagnare aziende e Istituzioni in un graduale e sicuro ritorno alla quotidianità. Il ruolo di chi, come noi, è in prima linea a supportare le aziende nella gestione delle risorse umane e ha una profonda conoscenza del mercato del lavoro è infatti di fondamentale importanza per mitigare gli impatti occupazionali dettati dall’emergenza e consentire una ripartenza in salute e sicurezza”.

La tempistica varierà in base ai Paesi e ai settori economici coinvolti, basandosi sugli effetti della pandemia in tutto il mondo. Come si legge nella presentazione del progetto, “per garantire adeguate misure di sicurezza è fondamentale che le migliori procedure siano condivise tra Paesi e industrie, e che siano creati nuovi canali di comunicazione per una rapida diffusione e protocolli efficaci”, senza i quali “i lavoratori potrebbero temere per la propria salute al rientro sul posto di lavoro e le aziende potrebbero essere restie alla riapertura”.

Anche per Andrea Malacrida, Amministratore Delegato di The Adecco Group Italia, la transizione verso il ritorno al lavoro “sarà fondamentale per il nostro futuro e per quello delle future generazioni”. L’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, aggiunge, “sta mettendo a dura prova il mondo intero, a partire dall’equilibrio e le certezze delle persone, delle famiglie, delle imprese. Il nostro Paese, in
particolare, sta vivendo una situazione drammatica. Non esagero dicendo che tutte le economie ne
usciranno completamente mutate”.

A questo link è possibile consultare la presentazione della call to action in cui si trovano anche i contatti  per le imprese, i sindacati e le ONG interessati a collaborare.

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Francesco Bruno

Giornalista professionista, laureato in Lettere all'Università Cattolica di Milano, dove ha completato gli studi con un master in giornalismo. Appassionato di sport e tecnologia, compie i primi passi presso AdnKronos e Mediaset. Oggi collabora con Dazn e Innovation Post.

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