Poli europei d'innovazione

Dall’EDIH iNest 27 milioni di euro per sostenere l’innovazione nelle aziende del Nord-Est e del Mezzogiorno

Il Consorzio iNest, uno dei poli europei di innovazione digitale (Edih) finanziati con le risorse del PNRR, ha aperto una serie di bandi a cascata con cui erogherà 18 milioni di euro per le imprese di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige e di 8,8 milioni di euro per le aziende del Mezzogiorno. I progetti sostenuti trattano diverse tematiche, dalla manifattura smart al food, dagli ambienti montani al turismo.

Pubblicato il 13 Ott 2023

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Dalla manifattura smart e sostenibile al food, dall’impresa culturale alla salute. Sono solo alcuni degli ambiti tematici dei bandi a cascata pubblicati dalle nove università del Nordest che formano il Consorzio Ecosistema Innovazione iNest, uno degli European Digital Innovation Hub (poli europei di innovazione digitale) finanziati con i fondi del PNRR.

Il consorzio vede la partecipazione della rete accademica del Triveneto, con nove atenei coinvolti, oltre al CNR e all’l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.

I bandi sono rivolti ad aziende di tutta Italia e di qualsiasi dimensione e prevedono una dotazione di 18 milioni di euro per le imprese di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige e di 8,8 milioni di euro per le aziende del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna).

Le opportunità per le imprese e gli ambiti tematici

Il finanziamento previsto dai bandi può coprire dal 40 al 100% delle spese sostenute per progetti di innovazione e ricerca in nove differenti ambiti, definiti Spokes.

I nove Spokes hanno per capofila le nove università del Nordest e trattano tematiche quali ambienti montani, salute e stili di vita, manifattura smart e green, architettura per città sostenibili, ambienti di vita e lavoro sostenibili, turismo, cultura e industrie creative, agro-alimentare, ambienti marini e fluviali e modelli digitali.

Nello specifico, il focus e il coordinamento di ciascun Spoke sarà il seguente:

  • Spoke 1: Ecosystems for Mountain Innovations (coordinamento: Libera Università di Bolzano)
  • Spoke 2: Health, Food and Lifestyles (coordinamento: Università degli Studi di Trento)
  • Spoke 3: Green and digital transition for advanced manufacturing technology (coordinamento: Università degli Studi di Udine)
  • Spoke 4: City, architectures and sustainable design (coordinamento: Università IUAV di Venezia)
  • Spoke 5: Smart and sustainable environments (manufacturing, working, living, coordinamento dell’Università degli Studi di Padova)
  • Spoke 6: Tourism, culture and creative industries (coordinamento: Università Ca’ Foscari Venezia)
  • Spoke 7: Smart Agri-Food (coordinamento: Università degli Studi di Verona)
  • Spoke 8: Maritime, marine, and inland water technologies: towards the digital twin of the upper Adriatic (coordinamento: Università degli Studi di Trieste)
  • Spoke 9: Models, methods, computing technologies for digital twin (coordinamento: Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati – SISSA)

Le imprese interessate, singolarmente o in gruppo, possono presentare domanda di partecipazione ai bandi entro il 31 ottobre 2023, accedendo all’apposita pagina dedicata ai bandi a questo link.

iNest, l’Edih del Nord-Est

Il consorzio iNest (Interconnected NordEst Innovation Ecosystem), nato a settembre 2022, è infatti uno degli ecosistemi innovativi nati a seguito delle due call aperte dalla Commissione europea per la creazione di un network transfrontaliero di centri per il trasferimento tecnologico e del processo valutativo che ha portato a selezionare, per quanto riguarda l’Italia, 13 progetti da sostenere al 100% (con il 50% delle risorse stanziate dall’UE e il resto dall’Italia) e oltre 30 progetti giudicati meritevoli – a cui è andato il Seal of Excellence della Commissione – che saranno sostenuti solo dall’Italia.

Fanno parte del consorzio: l’Università di Padova (soggetto capofila); gli atenei di Verona, Venezia (Ca’ Foscari e IUAV), Trento, Bolzano, Trieste, (sia l’ateneo che la SISSA, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) Udine; il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche); l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.

“INest lavora attraverso un’interazione continua per stimolare la creazione e la promozione dell’innovazione e della sostenibilità. Il consorzio nasce a NordEst, nelle regioni di Friuli-Venezia Giulia e Veneto e nelle due province autonome di Trento e Bolzano: è l’unico ecosistema di innovazione che si estende su tre Regioni diverse”, spiega Franco Bonollo, Presidente del Consorzio.

“Stiamo parlando di un’area caratterizzata da un forte radicamento territoriale, che spinge alla cooperazione. È un’area chiave per l’economia italiana e strategica per la presenza di un’ampia varietà di vocazioni industriali, dall’industria al turismo ai beni culturali, nonché un elevato numero di interconnessioni rappresentate dalle Smart Specialization Strategies”, aggiunge.

A completare la rete ci sono 11 enti e fondazioni affiliate: l’Autorità di Sistema Portuale Adriatico Orientale; Corila – Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia; Cresme Ricerche; Eurac Research; Fondazione Bruno Kessler; Fondazione Ca’ Foscari; Fondazione Edmund Mach; Fondazione Hub Innovazione Trentino; Friuli Innovazione; Polo Tecnologico Alto Adriatico Andrea Galvani; T2i-trasferimento tecnologico e innovazione.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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