Transizione 4.0, nuova mini-proroga per le consegne dei beni strumentali materiali (anche non 4.0)

Le commissioni congiunte Affari costituzionali e Bilancio del Senato hanno approvato alcuni emendamenti al decreto Milleproroghe tra cui l’estensione della proroga contenuta nella legge di bilancio 2023 per le consegne dei beni strumentali agevolati dal piano Transizione 4.0 dal 30 settembre al 30 novembre 2023. Il nuovo intervento offre maggior respiro anche per le consegne dei beni strumentali materiali “tradizionali” che da quest’anno non sono più agevolati.

Pubblicato il 10 Feb 2023

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Dopo il pasticcio di fine 2022, quando il Governo aveva prima annunciato un intervento nel Milleproroghe per prevedere una proroga a dicembre 2023 delle consegne dei beni acquistati nel 2022, ma poi lo aveva ritirato perché in Legge di Bilancio era passata una proroga al 30 settembre, la questione delle consegne dei beni agevolati da piano Transizione 4.0 torna sul banco della politica.

L’occasione è l’esame della legge di conversione proprio del Decreto Milleproroghe. Nel corso delle convulse ultime giornate di lavoro da parte delle commissioni congiunte Affari costituzionali e bilancio del Senato sono infatti stati approvati alcuni emendamenti tra cui due che prevedono un’estensione della proroga contenuta nella legge di bilancio 2023.

Gli emendamenti sono poi stati approvati anche dall’aula del Senato e dalla Camera e quindi parte integrante della legge di conversione (legge 24 febbraio 2023, n. 14) pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 27 febbraio 2023.

La proroga al 30 novembre

Mentre la legge di bilancio si limitava a prevedere l’estensione delle consegne solo per i beni materiali 4.0, il nuovo intervento offre maggior respiro anche per le consegne dei beni strumentali materiali “tradizionali”, per i quali è prevista un’aliquota del 6% e che da quest’anno non sono più agevolati.

Il nuovo termine per le consegne è infatti fissato al 30 novembre 2023 per tutti i beni materiali. Non sono invece stati prorogati i termini di consegna per i beni immateriali.

Ricordiamo che la logica di queste proroghe è offrire ai costruttori di macchine più tempo per evadere gli ordini che, a causa dell’aumento della domanda ma soprattutto delle ripetute problematiche con le materie prime e la chip scarcity, non sono stati ancora evasi.

Il testo degli emendamenti approvati

L’articolo 12 ora contiene due nuovi commi:

1-bis. All’articolo 1 della legge 30 dicembre 2020, n. 178, comma 1055, le parole “entro il 30 giugno 2023” sono sostituite con le seguenti “entro il 30 novembre 2023”.

1-ter. All’articolo 1 della legge 29 dicembre 2022, n. 197, comma 423, le parole “entro il 30 settembre 2023” sono sostituite con le seguenti “entro il 30 novembre 2023”.

Lo schema delle aliquote e delle scadenze

Vista la complessità, riteniamo utile offrire un riassunto schematico delle scadenze e delle aliquote per i tre incentivi esistenti sui beni strumentali qualora dovesse diventare definitiva la modifica approvata in Commissione.

Beni strumentali materiali 4.0

Aliquote valide per i nuovi investimenti effettuati dal 1 gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 e per gli ordini effettuati entro il 31/12/2022 confermati con il versamento di un acconto pari almeno al 20% del totale che saranno consegnati entro il 30 novembre 2023

  • Fino a 2,5 milioni: 40%
  • Tra 2,5 e 10 milioni: 20%
  • Tra 10 e 20 milioni: 10%

Aliquote valide per i nuovi investimenti effettuati dal 1 gennaio 2023

  • Fino a 2,5 milioni: 20%
  • Tra 2,5 e 10 milioni: 10%
  • Tra 10 e 20 milioni: 5%

Beni strumentali materiali ordinari (non 4.0)

Aliquote valide per i nuovi investimenti effettuati dal 1 gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 e per gli ordini effettuati entro il 31/12/2022 confermati con il versamento di un acconto pari almeno al 20% del totale che saranno consegnati entro il 30 novembre 2023

  • 6%

Per i nuovi investimenti effettuati dal 1 gennaio 2023 non sono previste agevolazioni

Beni strumentali immateriali 4.0

Per i software 4.0 non sono state introdotte modifiche, dunque lo schema resta il seguente.

Aliquote valide per i nuovi investimenti effettuati dal 1 gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 e per gli ordini effettuati entro il 31/12/2022 confermati con il versamento di un acconto pari almeno al 20% del totale che saranno consegnati entro il 30 giugno 2023

  • 50%

Aliquota valida per i nuovi investimenti effettuati dal 1 gennaio 2023

  • 20%

Il nodo delle aliquote 2023

Ricordiamo che il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha promesso un intervento per riportare le aliquote 2023 al livello delle aliquote 2022. Per farlo però servirà reperire risorse nell’ambito del PNRR.

Questo è uno dei temi oggetto delle trattative condotte dal ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto con la Commissione Europea.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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