Incentivi per l'innovazione

Voucher Innovation Manager, via alle domande il 26 ottobre (ma l’elenco dei manager resta “segreto”)

Pubblicati i due decreti direttoriali che stabiliscono le modalità di accesso ai voucher per gli Innovation Manager, secondo una procedura in due fasi: la prima (26 ottobre-23 novembre) riguarderà la compilazione della domanda di accesso alle agevolazioni, mentre la fase di presentazione della domanda si aprirà il 29 novembre. L’elenco dei manager qualificati sarà accessibile solo a chi compilerà la domanda.

Pubblicato il 17 Ott 2023

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Prenderanno il via il 26 ottobre 2023 le procedure per accedere al Voucher per gli Innovation Manager, misura che mira ad agevolare sostenere l’acquisito di consulenze specialistiche in materia di processi di trasformazione tecnologica e digitale, nonché di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali. Il decreto direttoriale 16 ottobre 2023 (lo trovate in fondo all’articolo) dispone modalità e tempistiche di presentazione delle domande da parte delle imprese.

Lo strumento, ricordiamo, era stata introdotto inizialmente per il biennio 2019-2020, riscuotendo un notevole successo: a fronte dei 50 milioni di euro allora stanziati, l’allora Ministero dello Sviluppo economico era stato costretto a stanziarne altri 45 per soddisfare la richiesta.

Le risorse messe a disposizione delle imprese per questa edizione ammontano a 75 milioni di euro, di cui 25 milioni provengono dallo stanziamento previsto nella legge di bilancio per il 2019 per il triennio 2019-2021. Ulteriori 50 milioni arrivano invece dal decreto-legge 14 agosto 2020, n.104.

La conferma dell’avvio della seconda edizione era giunta in estate, con la pubblicazione del decreto direttoriale che disciplinava i termini e le modalità per consentire ai manager qualificati e società di consulenza di iscriversi all’elenco del Ministero. Il decreto stabiliva che ci sarebbe stato tempo fino a settembre per ricostituire l’elenco dei manager qualificati, che sarebbe andato a sostituire il precedente. A fine agosto era poi arrivata una proroga dei termini per l’iscrizione fino al 5 ottobre.

L’elenco dei consulenti abilitati a fornire queste consulenze non è stato diffuso per ragioni di privacy (si veda in proposito il prossimo paragrafo).

Voucher Innovation Manager, come presentare domanda

L’iter di compilazione e presentazione della domanda di ammissione ai contributi prevede una procedura informatica accessibile dal sito del ministero e si articola in due fasi.

La prima fase

La prima fase riguarderà la compilazione della domanda di accesso alle agevolazioni e si aprirà a partire dalle ore 12.00 del 26 ottobre 2023 e fino alle ore 12.00 del 23 novembre 2023.

In tale fase, come specificato dall’art. 4 del decreto (disponibile in pdf in calce all’articolo), le imprese interessate ad accedere al contributo dovranno:

  • accedere tramite la Carta nazionale dei servizi all’apposita procedura informatica
  • inserire le informazioni e i dati richiesti per la compilazione del modulo di domanda e caricamento dei relativi allegati
  • generare il modulo di domanda sotto forma di “pdf” immodificabile, contenente il “codice identificativo della domanda”, le informazioni e i dati forniti dal soggetto proponente e successiva apposizione della firma digitale
  • caricare la domanda sottoscritta con firma digitale per ottenere rilascio dei codici necessari per la procedura di invio: “codice identificativo del soggetto proponente”, “codice di accesso alla procedura di invio” e “codice di predisposizione domanda”

L’elenco dei consulenti non sarà pubblicato

Ed è in questa prima fase che le imprese potranno selezionare dall’elenco Mimit il manager qualificato o la società di consulenza di cui intende avvalersi ai fini delle agevolazioni identificando altresì, coerentemente con le specializzazioni possedute dal fornitore dei servizi, gli ambiti oggetto delle prestazioni consulenziali.

Elenco che, come anticipavamo, non è stato pubblicato per tutelare la privacy dei consulenti.

Nel decreto del 16 ottobre si legge infatti che “I dati e le informazioni contenuti nell’elenco MIMIt sono utilizzabili dal soggetto proponente solo in termini compatibili con gli scopi e le finalità per i quali sono stati raccolti e registrati, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali, previa personale assunzione di responsabilità per ogni eventuale uso non conforme”.

Un nuovo decreto direttoriale del 19 ottobre annuncia che l’elenco è formato e che “Sono iscritti nell’elenco tutti i manager e le società di consulenza che hanno presentato domanda ad eccezione di coloro che hanno ricevuto comunicazione di esclusione”, ma che l’elenco stesso “è consultabile per non più di quaranta (40) giorni sulla piattaforma raggiungibile dalla sezione “Voucher per consulenza in innovazione” del sito web del Ministero (www.mimit.gov.it) esclusivamente dai soggetti che intendono presentare istanza di agevolazioni e che, a tal fine, effettuano l’accesso alla piattaforma secondo le indicazioni di cui all’articolo 4, comma 4, del decreto direttoriale 13 giugno 2023”.

Una misura draconiana, che rende non accessibile a tutti un elenco che per sua natura dovrebbe essere pubblico, almeno nelle sue parti fondamentali. E che – aggiungiamo – non raggiunge lo scopo di tutelare la privacy dei soggetti interessati visto che chiunque accederà alla piattaforma potrebbe in seguito far circolare i nomi senza alcuna possibilità di risalire a chi sia stato.

Il decreto stabilisce, inoltre, che ciascun specialista potrà prendere in carico un solo contratto.

La seconda fase

A partire dalle ore 12:00 del 29 novembre si aprirà invece la seconda fase, quella della presentazione della domanda, che richiede al soggetto proponente di:

  • accedere alla procedura informatica e inserire il “codice identificativo del soggetto proponente” e il “codice di accesso alla procedura di invio” ricevuti nella prima fase
  • inserire, ai fini del formale invio della domanda di agevolazione, il “codice identificativo della domanda” e il “codice di predisposizione domanda”
  • ottenere il rilascio dell’attestazione di avvenuta presentazione dell’istanza da parte della procedura informatica

Le agevolazioni

Il 25% delle risorse (sul totale dei 75 milioni di euro) è destinato all’erogazione del voucher a micro imprese, alle piccole imprese e alle reti d’impresa, mentre una percentuale del 5% è destinata alle PMI.

La misura prevede l’assegnazione di un voucher in regime “de minimis” per finanziare fino al 50% dei costi relativi alle consulenze specialistiche fornite da un manager dell’innovazione qualificato e indipendente. Il manager sarà temporaneamente inserito tramite un contratto di consulenza che avrà una durata minima di nove mesi.

La percentuale di spesa finanziabile tramite il voucher dipenderà dalle dimensioni dell’azienda: le micro e piccole imprese potranno coprire il 50% dei costi sostenuti fino a un massimo di 40.000 euro. Le medie imprese potranno coprire il 30% dei costi sostenuti fino a un massimo di 25.000 euro. Le reti di imprese potranno coprire il 50% dei costi sostenuti fino a un massimo di 80.000 euro.

Il soggetto beneficiario può richiedere l’erogazione della prima quota, pari al 50% delle agevolazioni concesse, solo successivamente alla realizzazione di almeno il 50% delle attività previste dal contratto e al pagamento delle relative spese.

La richiesta di erogazione del saldo può essere avanzata solo successivamente alla integrale conclusione delle attività previste dal contratto e
al pagamento delle relative spese e deve intervenire entro 15 mesi dalla data del decreto cumulativo di concessione delle agevolazioni in cui è inserito il soggetto beneficiario.

Il decreto

Qui di seguito vi lasciamo in lettura il testo del decreto direttoriale che stabilisce le modalità e i termini di presentazione di domanda di contributo.

REGISTRO_INTERNOR0003233_16-10-2023

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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