Logistica, supply chain saranno il “turbo” della blockchain

Pubblicato il 01 Ott 2018

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La logistica e le applicazioni di gestione della supply chain spingeranno l’utilizzo della tecnologia blockchain. E’ una delle previsioni contenute nel rapporto “Blockchain in Manufacturing Market by Application (Business Process Optimization, Logistics and Supply Chain Management, Counterfeit Management), End Use (Automotive, Energy & Power, Industrial, Pharmaceuticals), and Region – Global Forecast to 2025” realizzato da Markets and markets.

L’indagine stima che la blockchain nel mercato manifatturiero dovrebbe valere 30 milioni di dollari entro il 2020 e 566,2 milioni entro il 2025, con un tasso di crescita medio annuo (Cagr) dell’80% dal 2020 al 2025.

I fattori chiave alla base della crescita sono le soluzioni di blockchain-as-a-Service (BaaS) per le imprese; semplificazione dei processi aziendali e garanzia di trasparenza e immutabilità; aumento significativo degli investimenti in capitale di rischio e delle offerte iniziali di monete (Ico); aumento della domanda di analisi dei dati in tempo reale, maggiore visibilità e manutenzione proattiva; maggiore attenzione all’efficienza energetica e ai costi di produzione; convergenza delle tecnologie operative e delle tecnologie dell’informazione; intelligenza artificiale, IoT.

Il test di Ibm e Maersk

Logistica e supply chain dovrebbero rappresentare la quota di mercato maggiore e realizzare il tasso di crescita medio annuo (Cagr) più elevato durante il periodo preso in esame. Grazie all’utilizzo di blockchain gli intermediari possono essere eliminati dall’equazione per ottimizzare il flusso delle operazioni della supply chain; inoltre, la tecnologia consente di sincronizzare tutti i dati delle transazioni attraverso le reti, consentendo ai partecipanti di convalidare il lavoro degli altri. Nel 2017, Ibm e Maersk hanno testato l’applicazione della blockchain nella logistica.

In un proof-of-concept, le due aziende hanno dimostrato come la blockchain può essere utilizzata per tracciare i container in transito e come gli stakeholder della supply chain possono trarre beneficio dall’accesso alle informazioni rilevanti per l’azione.

Anche il settore energetico si gioverà dell’utilizzo della blockchain. La crescente domanda globale di energia incoraggia le aziende che operano nel settore dell’energia e dell’energia elettrica ad adottare soluzioni di blockchain che possono aiutarle a migliorare la produzione con una manutenzione minima e tempi di fermo macchina ridotti. LO3 Energy, per esempio, ha sviluppato Exergy, una piattaforma dati autorizzata che crea mercati energetici localizzati per la transazione di energia attraverso l’infrastruttura di rete esistente.

Electron è invece una start-up con sede a Londra che sfrutta blockchain per progettare sistemi più efficienti, resilienti e flessibili per l’industria energetica. L’azienda progetta piattaforme e servizi che consentono al settore di affrontare le sfide e massimizzare il potenziale delle nuove tecnologie, come la generazione e lo stoccaggio distribuito di energia rinnovabile, le smart grid e i dispositivi connessi. Il Nord America dovrebbe detenere la quota maggiore di blockchain nel mercato manifatturiero dal 2020 al 2025.

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Luigi Ferro

Giornalista, 54 anni. Da tempo segue le vicende dell’Ict e dell’innovazione nel mondo delle imprese. Ha collaborato con le principali riviste del settore tecnologico con quotidiani e periodici

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