Agricoltura 4.0, nel 2022 il mercato italiano supera i 2 miliardi: +31% sul 2021

Secondo i dati dell’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio Rise dell’Università degli Studi di Brescia, nel 2022 il mercato dell’Agricoltura 4.0 italiano è cresciuto del 31% sul 2021, arrivando a superare per la prima volta un valore di 2 miliardi di euro. Le aziende agricole hanno puntato sulle tecnologie digitali anche per affrontare le sfide emergenti.

Pubblicato il 16 Mar 2023

macchine agricole

Nel 2022 il mercato italiano dell’Agricoltura 4.0 è ulteriormente cresciuto, arrivando a superare il muro dei 2 miliardi di euro (2,1 miliardi per l’esattezza), registrando una crescita del +31% rispetto al 2021: è quanto evidenzia la ricerca dell’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio Rise (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia.

I dati di mercato restituiscono la fotografia di un anno difficile: il 2022, infatti, è stato un anno complesso per il settore agroalimentare. L’aumento dei costi delle materie prime, assieme alla forte siccità che ha colpito tutta l’Europa, hanno messo a dura prova tutto il comparto.

Agrifood, aumentano gli investimenti in tecnologie 4.0

Difficoltà che le aziende del settore hanno cercato di affrontare puntando sulle tecnologie digitali.

Il 65% del valore del mercato è infatti composto da macchinari connessi e sistemi di monitoraggio e controllo di mezzi e attrezzature. In forte crescita, +15%, anche i sistemi di monitoraggio da remoto di coltivazioni, terreni e infrastrutture.

Tra i fabbisogni maggiormente soddisfatti dalle soluzioni di Agricoltura 4.0, secondo le aziende agricole utilizzatrici, spiccano quelli legati all’efficienza, con la riduzione dell’impiego dei principali input produttivi.

Più della metà delle aziende agricole utilizzatrici implementa più di una soluzione. In media, vengono adottate tre soluzioni per azienda, dato in forte crescita rispetto al 2021 (+21%).

Spostandoci sul fronte delle aziende di trasformazione agroalimentare, vediamo come l’82% di queste realtà ha utilizzato o sperimentato almeno una soluzione digitale. Di queste, quasi la metà ne ha implementate quattro o più in contemporanea, registrando un aumento del 30% rispetto al 2020.

E sono soprattutto la tracciabilità alimentare, la produzione, la logistica e il controllo della qualità (sia della materia prima che del prodotto finito) le aree dove le aziende stanno maggiormente innovando.

“Tra le tecnologie abilitanti in ambito agricolo prevalgono quelle atte a raccogliere, memorizzare, analizzare dati, con soluzioni tecnologiche trasversali ai diversi comparti e processi”, spiega Chiara Corbo, Direttrice dell’Osservatorio Smart AgriFood.

“In questo contesto, l’interoperabilità delle soluzioni diventa sempre più rilevante e prioritaria. È fondamentale consentire l’integrazione di dati raccolti dai diversi sistemi, interni o esterni, e infatti da qualche anno cresce il numero di iniziative e progetti di collaborazione che vanno in questa direzione. Da non dimenticare che la condivisione dei dati si rivela sempre più importante per garantire visibilità su tutta la filiera, per una crescente tracciabilità e sostenibilità delle produzioni agroalimentari”, aggiunge.

Le previsioni di crescita del mercato

Nel 2022 il mercato mondiale dell’Agricoltura 4.0 ha continuato a crescere con un tasso superiore al 10%. Ad aumentare è stata anche la superficie coltivata con soluzioni 4.0, passando dal 6% del 2021 all’8% nel 2022. Una quota, tuttavia, ancora limitata, che evidenzia un ampio margine di evoluzione per il mercato.

Da considerare, infatti, che una fetta rilevante degli investimenti del 2022 è stata effettuata da aziende agricole che hanno già esperienza in questo ambito e che stanno proseguendo il proprio percorso di innovazione, andando ad acquisire nuove soluzioni o servizi, che agiscono però di fatto sulla stessa superficie coltivata.

Vi è quindi ancora un significativo potenziale associato alle aziende agricole che ad oggi non hanno ancora approcciato l’Agricoltura 4.0.

Potenziale che si riflette anche nelle previsioni di crescita del mercato, che si stima raggiungerà un valore di circa 30 miliardi entro il 2027.

Segnali di fermento emergono anche osservando le startup internazionali: il 28% delle realtà innovative nell’ambito dell’innovazione digitale per l’agrifood ha una proposta dedicata ad aziende agricole e zootecniche, nella maggior parte dei casi offrendo sistemi di Agricoltura o Zootecnia 4.0 (il 23%).

Oggi, in un contesto ancora più difficile rispetto a quello sperimentato durante la pandemia, le tecnologie digitali in agricoltura possono aiutare a gestire la scarsità e il rincaro dei costi degli input produttivi – grazie, ad esempio, alle soluzioni per il rateo variabile e per l’irrigazione di precisione – e dell’energia, grazie ai sistemi di guida parallela.

Le soluzioni digitali più adottate dalle imprese: robot e cobot in forte crescita

Nel 2022 l’82% delle aziende della trasformazione ha utilizzato o sperimentato almeno una soluzione digitale. Di queste, quasi la metà ne ha implementate quattro o più in contemporanea, registrando un aumento del 30% rispetto al 2020.

Non considerando i software gestionali aziendali, ai primi posti tra le soluzioni più utilizzate si trovano quelle basate su tecnologia cloud computing (58%), i QR Code (56%), quelle abilitate da tecnologia mobile – ad esempio le app per tablet e smartphone per il monitoraggio del percorso dei mezzi, per il controllo della catena del freddo e per il controllo della qualità dei prodotti finali, 45%–, gli ERP e MES (37%) e le soluzioni di advanced automation, come robot e cobot (34%).

Proprio queste ultime, assieme al cloud, registrano crescite significative rispetto al 2020, evidenziando la necessità di impiegare soluzioni digitali per archiviare grandi quantità di informazioni e disporre di grandi risorse di calcolo, ma anche un impatto della pandemia da Covid-19, che ha accelerato il bisogno di automatizzare alcuni processi interni.

Le aziende puntano sulla tracciabilità dei prodotti

Per quanto riguarda le aree del business dove si registrano i maggiori investimenti, spiccano quelle relative alla tracciabilità alimentare, alla produzione, alla logistica e al controllo della qualità (sia della materia prima che del prodotto finito).

L’88% delle aziende, in particolare, sta innovando nell’area della tracciabilità, utilizzando o sperimentando soluzioni tecnologiche, come software gestionali integrati (56%), soluzioni mobile (26%) e cloud (21%) per ridurre i tempi richiesti per la rintracciabilità dei prodotti in caso di criticità e snellire i processi di inserimento dei dati, riducendo il margine di errore.

Questi sistemi, inoltre, consentono di valorizzare le caratteristiche del prodotto nei confronti del consumatore finale, proprio in termini di tracciabilità, soprattutto attraverso l’utilizzo di QR Code, e di rendere più agevoli i rapporti e i processi di verifica e controllo con gli enti pubblici.

La tendenza all’innovazione è confermata anche guardando all’offerta tecnologica: in Italia, il 75% delle soluzioni digitali per la tracciabilità alimentare è abilitato da tecnologie innovative e il 17% di queste è proposto da startup, che in questo ambito offrono principalmente soluzioni basate su tecnologia Blockchain.

Nonostante i numeri positivi sull’adozione, e le opportunità di sviluppo per tutte quelle tecnologie ancora poco impiegate e conosciute, poco meno del 30% delle aziende dichiara di voler investire in nuove soluzioni entro i prossimi tre anni.

L’80% delle aziende che non intende investire ha già implementato una o più soluzioni digitali; dunque, probabilmente vuole ora misurarne i benefici, prima di procedere con nuovi investimenti.

Tra le soluzioni in cui il 28% dichiara di voler investire si trovano i software per la tracciabilità (33%) e di business intelligence (26%), ma anche soluzioni basate su QR Code (23%).

“L’innovazione tecnologica e digitale applicata ai processi della produzione agricola è un tema sempre più rilevante e attuale. L’agrifood ha ora di fronte a sé la sfida più grande, quella di passare dall’adozione, in continua crescita sui diversi fronti, alla reale e completa valorizzazione delle soluzioni digitali“, commenta Andrea Bacchetti, Direttore dell’Osservatorio Smart AgriFood.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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