Crisi in Ucraina, via libera della Commissione europea agli Aiuti di Stato: sostegni fino a 400 mila euro per le imprese

La Commissione europea ha adottato un “quadro temporaneo” (temporary framework) di crisi per consentire agli Stati membri di avvalersi pienamente della flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato al fine di sostenere l’economia nel contesto dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Pubblicato il 23 Mar 2022

Commissione europea

Le sanzioni adottate dall’UE e dai suoi partner internazionali hanno gravemente colpito l’economia russa, “ma penalizzano anche l’economia europea ed è una situazione che si protrarrà nei mesi a venire. Dobbiamo attenuare l’impatto economico di questa guerra e sostenere le imprese e i settori gravemente colpiti e dobbiamo farlo in modo coordinato”. Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, spiega così l’importante decisione presa dalla Commissione Europea di consentire agli Stati membri di avvalersi della flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato per far fronte a questa situazione senza precedenti, continuando a garantire pari condizioni di concorrenza nel mercato unico.

Il quadro temporaneo di crisi sarà operativo fino al 31 dicembre 2022. Al fine di garantire la certezza del diritto, la Commissione valuterà prima di tale data se il quadro debba essere prorogato. Inoltre durante il periodo di applicazione la Commissione valuterà il contenuto e la portata del quadro alla luce degli sviluppi sui mercati dell’energia, sugli altri mercati dei fattori di produzione e della situazione economica generale.

Il quadro temporaneo di crisi integra gli strumenti esistenti in materia di aiuti di Stato con molte altre possibilità già a disposizione degli Stati membri, come le misure che forniscono un risarcimento alle imprese per i danni subiti direttamente a causa di circostanze eccezionali e le misure illustrate nelle comunicazioni della Commissione sugli sviluppi del mercato dell’energia.

Il nuovo quadro consentirà agli Stati membri di

  • concedere aiuti di importo limitato alle imprese colpite dall’attuale crisi o dalle relative sanzioni e controsanzioni;
  • garantire che le imprese dispongano di liquidità sufficiente; e iii) compensare le imprese per i costi aggiuntivi sostenuti a causa dei prezzi eccezionalmente elevati del gas e dell’energia elettrica.

Questo tipo di misure sarà accessibile anche per le imprese “in difficoltà”, per le quali le attuali circostanze potrebbero far sorgere un forte fabbisogno di liquidità proprio alla fine della pandemia di COVID-19. Le entità controllate dalla Russia che sono sanzionate saranno naturalmente escluse dall’ambito di applicazione di tali misure.

Gli Stati membri potranno immediatamente introdurre regimi per concedere fino a 400.000 euro a impresa per ridurre al minimo l’impatto del forte aumento dei costi dei fattori di produzione. La Commissione è pronta a collaborare immediatamente con gli Stati membri per trovare soluzioni praticabili che salvaguardino questo importante settore della nostra economia, sfruttando al massimo la flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato.

Al fine di preservare la parità di condizioni nel mercato unico, il nuovo quadro temporaneo di crisi prevede una serie di garanzie. Gli Stati membri sono inoltre invitati a includere requisiti di sostenibilità per la concessione di aiuti per i costi aggiuntivi dell’energia connessi agli elevati prezzi del gas e dell’elettricità.

La Commissione europea continuerà a controllare la situazione e a fornire il sostegno necessario ai governi e ai cittadini.

Il nuovo framework integra le ampie possibilità di cui dispongono gli Stati membri per concepire misure in linea con le esistenti norme dell’UE sugli aiuti di Stato che, ad esempio consentono agli Stati membri di aiutare le imprese a far fronte alla carenza di liquidità e a sopperire a un urgente fabbisogno di aiuti al salvataggio. Inoltre l’articolo 107, paragrafo 2, lettera b), TFUE consente agli Stati membri di compensare le imprese per i danni direttamente causati da un evento eccezionale, come l’attuale crisi.

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Redazione

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