Elezioni 2018, Liberi e Uguali propone “piano verde” e riconversione dell’industria pesante

Pubblicato il 07 Feb 2018

LeU


Tanto spazio alla formazione e alla ricerca, nel programma elettorale di Liberi e Uguali, dove si trovano diversi punti dedicati ai temi delle nuove tecnologie, ma scarsa attenzione all’industria per la quale si parla, principalmente, di una necessità di riconversione di quella tradizionale. Il tutto ricompreso dentro un “Grande piano verde” con una conversione ecologica dell’economia italiana verso “sistemi produttivi ecocompatibili e per la differenziazione energetica sganciata dal fossile”.

LeU, e si è visto anche dalle prime fasi della campagna elettorale, punta moltissimo, come tema principe delle proprie politiche per lo sviluppo sulla formazione sulla ricerca, su quella spinta ai giovani a puntare verso gli studi superiori, anche attraverso forti incentivi, perché: “L’accesso all’Università, alle Accademie ed ai Conservatori non è solo un diritto individuale di accesso a un servizio ma un investimento strategico”.

L’innovazione per produrre occupazione diffusa, ma basta aiuti “a pioggia”

“L‘innovazione deve essere parte di politiche industriali – spiegano – che scelgano priorità produttive e ripensino la collocazione internazionale del Paese, che facciano di nuovi bisogni e nuove consapevolezze l’occasione per un modo di produrre capace di un’occupazione diffusa e di qualità”.

“Il recupero, la tutela e la manutenzione del territorio, la riconversione ecologica dell’economia, la tutela della salute e la reinvenzione della vivibilità e della socialità delle città, il ripensamento delle relazioni tra nord sud del mondo sono necessità e occasioni per riorientare l’economia per le quali la conoscenza e l’innovazione hanno un ruolo strategico. I supporti all’innovazione non devono limitarsi ad accompagnare le strategie delle grandi imprese o a distribuire a pioggia aiuti alle PMI ma integrarsi con le politiche industriali e con il perseguimento di obiettivi strategici di indirizzo”.

I punti del programma dedicati all’innovazione

Tra le misure proposte nel programma di Liberi e Uguali, quindi, ci sono alcuni temi legati al mondo dell’innovazione

  • promuovere un Piano Nazionale Strategico per l’Innovazione che non riguardi solo le regioni di convergenza ma abbia priorità nazionali: le aree urbane in ritardo di sviluppo, settori produttivi e obiettivi strategici, qualificazione e recupero del territorio, transizione dai combustibili fossili, economia circolare, salute
  • creare un nuovo Fondo Nazionale per la Ricerca di Base o “Ricerca curiosity-driven”, gestito dal Ministero con Avvisi pubblici nazionali (es: rifinanziando adeguatamente i bandi FIRB) e con un sistema di peer-review molto “aperto” a sostenere nuovi filoni di indagine, soprattutto nelle aree “di frontiera” e interdisciplinari, che garantiscano anche lo sviluppo delle aree umanistiche
  • configurare un’attività permanente di coordinamento tra Stato e Regioni finalizzata ad ampliare gli interventi per la ricerca applicata, per il trasferimento tecnologico e per azioni di alta formazione tecnologica, affinché gli investimenti statali e regionali risultino sinergici, si evitino sprechi e duplicazioni – anche attraverso mappature adeguate delle attività esistenti – si attivino nuovi investimenti privati, ad esempio migliorando e rafforzando l’esperienza dei Cluster Tecnologici Nazionali nei settori innovativi del Paese,
  • riqualificare gli attuali Uffici di Trasferimento Tecnologico degli atenei e degli EPR, inserendoli in rete con gli organismi territoriali di promozione dell’innovazione , soprattutto, con le filiere tematiche regionali (Distretti Tecnologici o Cluster regionali).
  • attuare una reale Anagrafe delle Ricerche, di tutti i finanziamenti pubblici concessi dai vari Ministeri e Regioni per progetti di ricerca
  • implementare l’Open Access, vale a dire l’accesso gratuito online a tutti i risultati della ricerca finanziata con fondi pubblici

Un “Grande Piano Verde” per rivoluzionare l’economia italiana

“Serve un Grande Piano Verde – spiega il programma di Leu – che contenga visione e strategia per puntare senza indugi verso una totale decarbonizzazione del nostro paese e per passare dall’economia lineare a quella circolare: strategia “rifiuti zero”, riduzione dei consumi e in particolare di quelli energetici, radicale efficientamento di casa, mobilità e trasporti, e la contestuale conversione dei consumi residui verso uno scenario al 100% rinnovabile entro il 2050”.

“Un obiettivo che si innesca sia agendo opportunamente sulla leva fiscale per esempio attraverso l’introduzione di una carbon-tax, sia investendo in programmi di efficientamento energetico, sia liberando le energie rinnovabili dalle norme fossili che le imbrigliano e, permettendo così alle imprese di guadagnare in competitività e alle famiglie di liberare risorse per altri consumi e investimenti”.

La “Sala Verde” per reindirizzare i sussidi statali verso interventi virtuosi

Liberi e a Uguali, inoltre, propone una cabina di regia permanente capace, tra l’altro, di reindirizzare gli “ingenti sussidi statali attualmente diretti al sostegno di attività dannose per l’ambiente verso interventi virtuosi per la rigenerazione delle nostre città, per imporre un definitivo stop al consumo di suolo urbano e agricolo, per varare un piano di tutela e promozione del capitale naturale del nostro paese”.

Una “sala verde” capace anche di delineare un grande piano di investimenti pubblici, diametralmente opposti alla logica delle grandi opere, una vera “bonifica” normativa per rimuovere gli ostacoli che impediscono la libera iniziativa sana in campo economico e produttivo, a cominciare dalla burocrazia e dalle sue scadenze.

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Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

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