InfoCert lancia Trust Factory, il programma di Open Innovation per start-up, scale-up e PMI

InfoCert, autorità di certificazione europea parte del Tinexta Group, lancia Trust Factory, il programma di Open Innovation rivolto a start-up, scale-up e PMI sia italiane che internazionali: un programma con cui InfoCert vuol e supportare le realtà selezionate nel definire nuove strategie e modelli di business e per stimolare l’innovazione all’interno e all’esterno dell’ecosistema.

Pubblicato il 08 Feb 2022

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Stimolare l’ideazione di servizi digitali evoluti, sicuri e affidabili: questo è l’obiettivo di Trust Factory, il programma di Open Innovation di InfoCert – autorità di certificazione europea, parte del Tinexta Group – rivolto a realtà sia italiane che internazionali. Si tratta di un’iniziativa con cui InfoCert mette a disposizione di start-up, scale-up e PMI le proprie risorse e competenze distintive in ambito Digital Trust per stimolare lo sviluppo di soluzioni innovative basate sull’ampia gamma di Trust Services erogati dalle aziende del gruppo InfoCert basate in Italia, Spagna, Francia e Germania.

L’ingresso nel programma è subordinato all’analisi e alla verifica di alcuni criteri, come: sussistenza di un MVP (minimum viable product), validità tecnica della soluzione, solidità del business model, credibilità del founding team, dimensione del mercato di riferimento, competition e sostenibilità.

Alle aziende selezionate, InfoCert metterà a disposizione il supporto nella definizione della strategia di mercato, l’accesso al know-how di business e di compliance, l’accesso a canali di vendita, la visibilità attraverso campagne di co-branding, nonché l’elaborazione del modello di collaborazione commerciale più idoneo per accelerare la crescita del business.

“Per Trust Factory abbiamo scelto un modello di Outbound Open Innovation che diffonde il know-how dell’azienda per stimolare azioni di innovazione all’esterno. Siamo convinti che sia questo il modello più adeguato per una rapida diffusione dei paradigmi di Digital Trust e per una efficace interazione con l’ecosistema degli innovatori che ci consenta di cavalcare più trend tecnologici e identificare nuove e concrete opportunità di business”, commenta Carmine Auletta, CIO InfoCert – Tinexta Group.

Con questo programma, Trust Factory sugella l’impegno di InfoCert nell’ambito dell’Open Innovation, come testimoniato dai progetti già realizzati con:

  • eTuitus,  spin-off dell’Università di Salerno, specializzata in progettazione e sviluppo di soluzioni crittografiche ad alto valore tecnologico e innovativo
  • Authada, start-up tedesca specializzata nell’identità digitale e nella cybersecurity
  • eIDEasy, start-up estone che tramite un unico punto di accesso mette a disposizione soluzioni di autenticazione e firma elettronica di diversi paesi europei

La prima realtà selezionata per entrare nella Trust Factory di InfoCert nel 2022 è BBUp s.r.l, start-up emiliana che ha creato YesNology, la piattaforma in cloud per gestire informative e consensi e con cui, grazie all’uso dei servizi di Digital Trust, risolvere ogni problematica legata agli adempimenti privacy per la compliance GDPR.

“L’esigenza della protezione del dato delle persone non deriva solo dalla volontà di non incorrere in sanzioni”, spiegano Simona Bia e Lorenzo Bonazzi, Cofounder di BBup s.r.l.

“Le organizzazioni che riusciranno ad infondere fiducia digitale potranno incrementare di oltre il 50% le loro opportunità di crescita e YesNology è lo strumento ideale, completo di backoffice per gestire i diversi utenti dell’organizzazione. Aspiravamo ad offrire alle persone un’esperienza unica di gestione autonoma dei propri diritti privacy, controllando le preferenze espresse a più titolari, in completa sicurezza e trasparenza, e ci siamo riusciti”, aggiungono.

Le aziende interessate a partecipare al programma possono trovare maggiori informazioni e presentare la loro candidatura sul portale della Trust Factory.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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