Un credito d’imposta fino a 10.000 euro per le aziende che vogliono diventare società benefit

Il Ministero dello sviluppo economico ha stanziato 10 milioni di euro per la trasformazione delle imprese in società benefit. In particolare, è stato previsto un contributo sotto forma di credito d’imposta nella misura del 50% dei costi di costituzione o trasformazione in società benefit

Pubblicato il 18 Nov 2021

ministero

Ammontano a 10 milioni di euro le risorse che il Ministero dello Sviluppo economico ha stanziato per promuovere la costituzione o la trasformazione in società benefit di imprese presenti sul territorio nazionale.

Per imprese benefit si intende quelle attività imprenditoriali che, oltre a perseguire finalità economiche, operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori, ambiente, beni, attività culturali, sociali, enti, associazioni e altri portatori di interesse.

Delle risorse messe a disposizione, 7 milioni di euro sono destinati al credito d’imposta, mentre 3 milioni sono finalizzati ad attività di promozione.

In particolare, è stato previsto un contributo sotto forma di credito d’imposta nella misura del 50% dei costi di costituzione o trasformazione in società benefit, compresi quelli notarili e di iscrizione nel registro delle imprese, nonché le spese inerenti all’assistenza professionale e alla consulenza.

L’agevolazione massima concedibile a ciascun beneficiario non potrà superare l’importo di 10 mila euro. Il provvedimento, firmato anche dal Ministro dell’economia e delle finanze, è stato inviato alla Corte dei conti per la registrazione.

“Come dimostra la tradizione dell’imprenditoria italiana, la competitività e la realizzazione di prodotti di qualità nasce da un processo che porta a riscoprire e valorizzare la propria identità legata al territorio”, dichiara il ministro Giancarlo Giorgetti.

“Le società benefit rappresentano quel modello d’impresa che dobbiamo promuovere e sostenere proprio perché integra la ricerca del profitto con una strategia attenta agli aspetti sociali, come il bene comune, l’ambiente e la comunità locale”, aggiunge Giorgetti.

Il provvedimento che istituisce l’incentivo, di cui non è stato ancora reso noto il testo, è stato inviato alla Corte dei Conti. Successivamente sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e poi diventerà operativo.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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