Agevolazioni in bolletta per le imprese manifatturiere energivore

Pubblicato il 28 Dic 2017

acciaieria

Dal settore alimentare all’acciaio, alla trasformazione delle materie prime: sono oltre 3.000 le aziende manifatturiere “energivore”, che operano cioè in settori i cui processi manifatturieri richiedono un consumo energetico che può superare il valore di 1 GW/h l’anno e valere anche più del 20% del valore aggiunto lordo. A queste aziende è dedicato il recente decreto, siglato il 21 dicembre dal Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, che prevede una serie di misure dal valore complessivo di 1,7 miliardi pensate per restituire a queste imprese competitività sui mercati internazionali.

“La riduzione del costo dell’energia per le imprese energivore, insieme al sostegno all’innovazione attivato con il piano Industria 4.0, costituisce la base per un recupero di competitività del Made in Italy e di tutti i settori industriali, per rilanciare la crescita, contrastando il rischio di delocalizzazioni”, sostiene il Mise, sottolineando così il supporto a un insieme di aziende che occupa oltre 400 mila addetti diretti realizzando 36 miliardi di euro di valore aggiunto e circa 130 miliardi di euro di fatturato.

Bolletta meno cara

Le imprese energivore che potranno dimostrare di aver implementato soluzioni per l’efficientamento energetico potranno fruire di una significativa riduzione degli oneri connessi al sostegno alle rinnovabili nella bolletta energetica. Gli incentivi sono divisi per due tipologie di imprese.

  • Le imprese che hanno un costo dell’energia pari almeno al 20% del valore aggiunto lordo potranno ridurre il proprio contributo alle rinnovabili, rendendolo funzione del proprio risultato aziendale (la spesa sostenuta sarà quindi indipendente dal costo per le rinnovabili). In tal modo potranno ridurre questo contributo fino a un minimo dello 0,5% del VAL. Sono previste diverse classi in funzione dell’incidenza della bolletta elettrica sul VAL: tra il 20% e il 30%, tra il 30% e il 40% ecc. Ciascuna di queste ha un diverso livello di contribuzione, assicurando maggiore equilibrio e gradualità nel riconoscimento del vantaggio alle imprese beneficiarie della misura, secondo la seguente tabella:
  • Sono previsti incentivi anche per le altre imprese che, pur non arrivando ad avere questi livelli di intensità energetica, appartengono comunque a determinati settori previsti dalle linee guida CE o sono ricomprese negli elenchi delle imprese a forte consumo di energia. Per queste aziende è prevista un’agevolazione basata sul rapporto fra il costo dell’energia elettrica e il fatturato (non quindi il valore aggiunto lordo) che consente di ridurre il livello di contribuzione rispetto alla tariffa A3.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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