Edge computing, gestione degli asset e sistemi di continuità: i tre pilastri della resilienza aziendale

Con un traffico sempre più grande e pesante su reti e infrastrutture Tlc, ci sono tre pilastri tecnologici su cui le aziende devono poggiarsi per far funzionare al meglio i propri sistemi, e quindi il proprio business. Ce ne parla Carlos Loscalzo, vice president della divisione Secure Power di Schneider Electric Italia.

Pubblicato il 06 Apr 2020

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Con un traffico sempre più grande e pesante su reti e infrastrutture Tlc, ci sono tre pilastri tecnologici su sui le aziende devono necessariamente poggiarsi, per far funzionare al meglio i propri sistemi, e quindi il proprio business.

Li elenca e illustra Carlos Loscalzo, vice president della divisione Secure Power di Schneider Electric Italia: “Dispositivi di Edge computing, in grado di gestire in ambito locale grandi flussi di dati, senza dover intasare server centrali o sul Cloud; una piattaforma hi-tech, come EcoStruxure IT, per tenere sotto controllo gli asset informatici aziendali; e sistemi Ups evoluti, fondamentali per garantire continuità di servizio. E per tutti e tre questi pilastri, Schneider Electric è in grado di offrire alle aziende, di ogni dimensione, dalle Pmi alle multinazionali, le soluzioni più idonee ed evolute”.

Basta qualche numero per evidenziare come le reti digitali e Tlc stiano sempre più diventando un enorme fiume di comunicazioni e dati, che devono passare attraverso colli di bottiglia che risultano sempre più stretti: “le Telco italiane nel giro di un anno, e anche meno, stanno registrando incrementi di traffico attorno al +40-50% per quanto riguarda le reti fisse, e del +20-30% per le reti mobili”, fa notare il manager di Schneider Electric Italia.

Che sottolinea: “è un effetto del grande numero di persone collegate in rete, e che lavorano in rete, anche a distanza dall’azienda, e da casa, attraverso lo Smart working. In questi mesi, poi, con l’emergenza sanitaria in corso, lo Smart working ha avuto un’accelerazione e uno sviluppo incredibili, totali. Tutti condividono in rete documenti, immagini, si fanno videoconferenze, tutti gli uffici delle aziende sono ora online. Tutto ciò ha un impatto diretto e fortissimo sull’infrastruttura IT aziendale, e sul traffico dati”.

Non a caso, Gartner prevede che entro quest’anno il 50% dei dati generati dalle aziende sarà creato ed elaborato attraverso l’Edge computing anziché i Data center e Cloud centralizzati.

Edge computing essenziale per far girare la ‘macchina’

Industrie, aziende, scuole, ospedali, per tutte le attività sono ormai cruciali infrastrutture informatiche che possano garantire tempi di risposta adeguati – cioè velocissimi – e continuità di servizio. In pratica, mai come oggi i Data center di ogni impresa diventano fondamentali per svolgere tutte queste attività, che viaggiano in rete, in formato elettronico e digitale, “e la tecnologia Edge computing è essenziale per migliorare e rendere più efficiente l’intera infrastruttura informatica”, rileva Loscalzo.

In questo quadro, ogni piccolo Data center locale di un’azienda, collocato e in grado di lavorare con sistema Edge vicino a dove vengono generati i dati delle varie attività, “è la chiave di volta del sistema e della ‘macchina’ aziendale, che gli permette di funzionare e di girare al meglio, senza sovraccarichi di traffico, congestioni e disservizi”, rimarca il dirigente della divisione Secure Power di Schneider Electric Italia.

Molte imprese non hanno infrastrutture IT aggiornate

Secondo la percezione di scenario, il ‘polso’ del mercato, che in questo ambito hanno gli specialisti di Schneider Electric, in Italia gran parte delle aziende e realtà produttive non hanno ancora raggiunto un livello di infrastruttura informatica in linea con ciò che i tempi stanno richiedendo. Il sistema di gestione informatica aziendale è sempre più sostenuto dai Data center, e il ‘peso’ del traffico di comunicazione e dati deve essere scaricato su efficienti sistemi Edge locali, con grandi capacità di gestione di un’enorme mole di informazioni.

“Siamo già entrati nell’era dei Big data, ma servono infrastrutture adeguate in grado di farli funzionare” osserva Loscalzo, “e nuove esigenze si presentano con la sempre maggiore diffusione dello Smart working e dell’eCommerce, che richiedono siti web e contenuti aggiornati all’istante, scambio di dati e operazioni, attività di selezione, acquisto, rinnovo immediato delle informazioni, e tutto ciò ha il suo fulcro nei Data center. Non solo in quelli accentrati, sempre di più e sempre meglio in quelli periferici, che attraverso l’Edge computing possono garantire tempi di risposta molto rapidi. È ormai una priorità per tutti, aziende, fabbriche, scuole, ospedali, avere reti e infrastrutture informatiche per essere vicino ai clienti e alle persone”.

Una piattaforma specializzata come EcoStruxure IT di Schneider Electric “permette di gestire tutta l’infrastruttura tecnologica aziendale e di tenere sotto controllo i livelli di servizio erogati” spiega Loscalzo: “uno strumento che ormai può fare la differenza nel garantire funzionalità ed efficienza sia, ad esempio, negli ambienti industriali, sia per la cosiddetta manifattura intelligente”. La piattaforma EcoStruxure consente di monitorare lo stato di salute delle infrastrutture IT, uniche o distribuite in sistemi di Edge computing, e attraverso specifici algoritmi di intelligenza artificiale è in grado di fare anche attività preventiva sul funzionamento dei sistemi.

La soluzione EcoStruxure IT si integra con l’hardware o il software già esistente o nuovo di un’azienda, ed è configurata per essere scalabile. Questo significa che il Chief information officer può verificare i costi ora e pianificare la crescita futura a seconda delle necessità. Non solo, il Chief information officer riceve dati e avvisi in tempo reale dai siti di Edge computing. L’analisi avanzata dei dati consente di individuare, prevenire e correggere i problemi prima che possano diventare critici, mettendo l’azienda sotto controllo e riducendo al minimo i rischi.

Il terzo pilastro: sistemi Ups per la continuità di servizio

Il terzo pilastro delle fondamenta tecnologiche aziendali è costituito dalla continuità di servizio, una continuità e garanzia di funzionamento che deve comprendere tutte le attività e funzioni: basti pensare agli ospedali, in cui la catena informatica collega il lavoro ai computer, servizi sanitari, elaborazione e calcolo dei sistemi, fino all’aria condizionata negli ambienti. E la stessa affidabilità e qualità di funzionamento è indispensabile anche nelle imprese, impianti produttivi e manifattura. “Per garantire continuità di servizio a reti e sistemi informatici messi sempre più sotto pressione” sottolinea il manager, “sono indispensabili sistemi Ups di grandi prestazioni, come quelli della gamma Galaxy V di Schneider Electric”.

Le tecnologie Schneider Electric hanno configurazioni prestabilite e standard, in modo da essere “immediatamente applicabili e risolvere subito le problematiche dei nostri clienti” fa notare il manager della divisione Secure Power: “la nostra rete di partner tecnologici, poi, diffusi su tutto il territorio e certificati, danno supporto a ogni singolo cliente, in modo da sviluppare e migliorare la sua infrastruttura IT.

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Stefano Casini

Giornalista specializzato nei settori dell'Economia, delle imprese, delle tecnologie e dell'innovazione. Dopo il master all'IFG, l'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Milano, in oltre 20 anni di attività, nell'ambito del giornalismo e della Comunicazione, ha lavorato per Panorama Economy, Il Mondo, Italia Oggi, TgCom24, Gruppo Mediolanum, Università Iulm. Attualmente collabora con Innovation Post, Corriere Innovazione, Libero, Giornale di Brescia, La Provincia di Como, casa editrice Tecniche Nuove. Contatti: stefano.stefanocasini@gmail.com

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