3D printing, ecco la nuova stampante additiva a colori J55 di Stratasys

Stratasys ha annunciato il suo nuovo modello di stampante additiva. A circa un terzo del prezzo di una stampante di produzione PolyJet, la J55 unisce realismo e produttività, oltre a un’elevata precisione e a cinque materiali di stampa simultanei per una palette di quasi 500.000 colori convalidati Pantone, texture realistiche ed effetti di trasparenza su ciascun pezzo stampato.

Pubblicato il 30 Apr 2020

Un particolare della nuova stampante 3D modello J55 di Stratasys

Creare prototipi di design molto evoluti, stamparli, dargli forma, colore e sostanza con un nuovo strumento di additive manufacturing. In questo periodo di crisi economica generale, di grande stallo e incertezza prima di una ‘ripartenza’ dalla pandemia del Covid 19, è ciò che propone l’americana Stratasys: l’azienda, quotata al Nasdaq di New York, ha annunciato il suo nuovo modello di stampante 3D, la J55.

E lo ha fatto secondo i canoni ormai consolidati dell’emergenza sanitaria e del distanziamento sociale: con una presentazione in videoconferenza che ha unito gli Stati Uniti e l’Europa.

A circa un terzo del prezzo di una stampante di produzione PolyJet, la J55 unisce realismo e produttività, oltre a un’elevata precisione e a cinque materiali di stampa simultanei per una palette di quasi 500.000 colori convalidati Pantone, texture realistiche ed effetti di trasparenza su ciascun pezzo stampato. La configurazione è semplice e il monitoraggio remoto consente di gestire i lavori di stampa da casa.

Il modello J55 si presta a creare e sviluppare, strato su strato, prototipi di prodotti finali che vanno dai componenti per l’industria agli accessori, dagli articoli per la cucina e la casa ad altri materiali utilizzati dalle linee produttive della manifattura.

Tim Greene, direttore di ricerca sulla stampa 3D presso la società di ricerca IDC, rileva: “sappiamo che i rischi e i ritardi associati alla prototipazione tradizionale semplicemente non sono più sostenibili oggi, e tuttavia la progettazione non può scendere a compromessi”.

E così “i progettisti possono e devono realizzare molti più prototipi all’interno dell’azienda, dal modello di concetto iniziale a prototipi finali altamente realistici”.

Questa nuova soluzione di stampa in 3D a colori per prodotti e pezzi in fase progettuale “offre uno strumento di lavoro molto evoluto e a prezzi accessibili”, rimarcano i manager di Stratasys, “pensato per creare e poi far convalidare velocemente i vari prototipi di progetto. Un dispositivo adatto per l’ufficio, in quanto di ridotte dimensioni, silenzioso e dalla stampa inodore”.

Trasformare il processo di sviluppo del prodotto

Altre caratteristiche tecniche: la J55 utilizza “una piattaforma di stampa rotante unica nel suo genere, offrendo una maggiore produttività con un ingombro ridotto, e riducendo al minimo la rumorosità: è silenziosa come un frigorifero domestico”, fanno notare i rappresentati di Stratasys: “dotata della tecnologia di filtraggio ProAero per un funzionamento inodore, la J55 si adatta perfettamente a qualsiasi ambiente”. La configurazione è semplice e il monitoraggio remoto consente di gestire i lavori di stampa anche da casa.

“Abbiamo sviluppato questa nuova e innovativa stampante 3D per trasformare profondamente il processo di sviluppo del prodotto per progettisti e ingegneri in tutto il mondo”, sottolinea Omer Krieger, vicepresidente esecutivo dei prodotti Stratasys, collegato da Israele. Che fa notare: “la J55 si adatta praticamente a qualsiasi budget di progettazione, con la qualità di stampa 3D migliore della categoria. È così semplice che chiunque può configurarla e utilizzarla ed è così silenziosa che ci si dimentica che è in funzione”.

Stampare in 3D dove e quando necessario

I nuovi software di simulazione di prodotto e prototipi permettono di semplificare l’ottimizzazione di processo, mentre i dati raccolti in tempo reale durante la stampa consentono di predire eventuali difetti e costruire una carta d’identità digitale del manufatto.

La totale digitalizzazione del processo manifatturiero impatta in modo forte sulla Supply chain: è possibile stampare dove e quando necessario, con un semplice invio del ‘file’ di stampa. Così con l’Additive manufacturing, è possibile cambiare continuamente la geometria del prodotto e adattarla alle esigenze e funzionalità semplicemente cambiando il ‘file’ di stampa. Tutto ciò apre un insieme di opportunità al coinvolgimento dell’utente e al co-design durante la fase di progettazione e prototipazione del prodotto.

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Stefano Casini

Giornalista specializzato nei settori dell'Economia, delle imprese, delle tecnologie e dell'innovazione. Dopo il master all'IFG, l'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Milano, in oltre 20 anni di attività, nell'ambito del giornalismo e della Comunicazione, ha lavorato per Panorama Economy, Il Mondo, Italia Oggi, TgCom24, Gruppo Mediolanum, Università Iulm. Attualmente collabora con Innovation Post, Corriere Innovazione, Libero, Giornale di Brescia, La Provincia di Como, casa editrice Tecniche Nuove. Contatti: stefano.stefanocasini@gmail.com

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