5G industriale, perché investire oggi nella rete di domani: i vantaggi per le imprese

Intervista ad Andrea Del Core, Responsabile Mercato Manufacturing & Logistic Nokia Italia, sul tema del 5G industriale: quali sono i freni all’innovazione, cosa fare e i vantaggi per il manifatturiero

Pubblicato il 01 Giu 2022

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Il passaggio necessario per portare il 5G dalla teoria alla pratica negli impianti produttivi è un cambiamento culturale. È indispensabile una maggiore consapevolezza, da parte degli imprenditori, sul ruolo che questa innovazione può avere nel rivoluzionare i processi in fabbrica, a cominciare dal settore manifatturiero. La bassa latenza e l’affidabilità delle reti 5G possono portare l’automazione a livelli di sviluppo superiori, consentendo per esempio di organizzare flotte di robot per il trasporto di prodotti e componenti anche tra capannoni diversi, ma anche spingere ulteriormente le applicazioni di realtà aumentata e cambiare il modo di fare manutenzione e assistenza.

Il real time può diventare davvero tale, riducendo rischi, errori e freni alla produttività. Molto si può già fare ora con il wifi, ma il 5G permette di ridisegnare in un’ottica di efficienza i processi, “con un’affidabilità pari a quella del cavo”, commenta Andrea Del Core, Responsabile Mercato Manufacturing & Logistic Nokia Italia, che abbiamo incontrato a SPS Italia.

Insomma, “il 5G è l’unica soluzione per mettere insieme sostenibilità economica, energetica e di progetto”.

Tra il 5G e la manifattura un “matrimonio necessario”

Reti private 5G, il contesto italiano

In Italia, secondo Del Core, “ci sono alcune complicazioni, ma non sono bloccanti, certo si può fare tanto per migliorare”.

In Italia, la situazione che frena lo sviluppo di questa innovazione non è normativa, ma di disponibilità della banda. Il miglioramento che può essere fatto è che “oggi gli operatori devono concedere parte della banda in un territorio specifico”, ma ciò in diversi contesti può creare un blocco e non è fattibile: “Se la rete pubblica in quel sito specifico può essere danneggiata dalla creazione di una bolla, si deve rinunciare a realizzare l’infrastruttura privata, perché per legge non si può modificare la rete pubblica”.

Una possibilità potrebbe essere che gli enti preposti recuperino una parte di banda “e li associno a un utilizzo enterprise. Ciascuna impresa che decide di utilizzare quella parte di banda potrebbe quindi selezionare un operatore per realizzare l’infrastruttura. In questo modo si semplifica l’attività all’imprenditore e l’operatore ha certo tutti i mezzi e le competenze per essere di supporto alle aziende”.

La necessità di maggiore consapevolezza

Facendo un confronto tra Germania e Italia, prima e seconda manifattura in Europa, “in Germania Nokia ha oltre 150 reti private 5G implementate. Una situazione che è frutto di un discorso di sistema e di una banda dedicata per enterprise che ciascuna impresa può avere tramite concessione dalla PA”. Oggi in Italia invece è in corso di realizzazione “la prima rete 5G standalone” con un’azienda che realizza linee di produzione industriali e Nokia “sta già lavorando con diverse aziende italiane per realizzare product concept”.

L’interesse c’è ma manca sufficiente consapevolezza del valore rivoluzionario dell’innovazione: “Con il 5G cambia il business e si crea valore”. Del resto, “il dato e la capacità di utilizzarlo sono indispensabili per prendere decisioni più veloci, essere più resilienti, fare scelte in real time”. Il 5G può rivoluzionare gli asset in fabbrica, perché non c’è al momento attuale “nessuna tecnologia in grado di risolvere e fornire l’efficienza di cui le aziende hanno bisogno”. Per coglierne del tutto il potenziale serve però un cambio di mentalità: “La digitalizzazione cambia i modelli, gli obiettivi, con il supporto della tecnologia”.

Come si fa una rete privata 5G

Per l’azienda, dotarsi di una rete privata 5G non è un effort difficile da gestire: “In pochi mesi si crea la bolla, concretamente si mette un armadio nel data center e poi si distribuiscono le radio nell’impianto. L’implementazione insomma è paragonabile al wifi”, conferma Del Core. Non è necessario che il know how specifico sul 5G sia interno all’azienda.

I vantaggi del 5G in azienda

Per Del Core, “il 5G può essere visto come il coltellino svizzero della connettività. È l’unica tecnologia che permette di abilitare qualsiasi caso d’uso. Se si vogliono fissare sensori, telecamere in alta definizione in real time, realizzare sistemi di video comunicazione tra vari reparti per ottimizzare la collaborazione, si può fare: tutto con lo stesso standard e la stessa piattaforma”. La singola piattaforma infatti “ci permette di realizzare qualsiasi plug tecnologico e di processo in ambito di trasformazione digitale dell’azienda. Bisogna avere però una visione del proprio business e di che cosa si vuole realizzare”.

Il 5G industriale è affidabile: “Ogni oggetto è connesso contemporaneamente a più access point, se uno si rompe la connessione non cade. L’affidabilità è come quella dei cavi fisici”. Inoltre, “aumenta il livello di sicurezza mantenendo un’architettura analoga al wifi. A livello pratico, è sicuro by design. Alla rete industriale possono connettersi solo gli elementi dotati di una sim di quell’impianto, che l’amministratore di rete ha abilitato a connettersi. Inoltre il collegamento con il cloud è cifrato”.

Il valore dello standard

Lo standard del 5G per Del Core è “il game changer, perché è stato sviluppato e si sta elaborando sulla base di volumi legati al mass market, con investimenti di ordine di grandezza superiore a quelli gestibili dall’industria”. Lo standard unisce quindi aspetti consumer e industriali e recepisce “elementi fondamentali by design di operation technology e chiunque può creare elementi customizzati per sviluppare processi per le aziende”.

Perché investire oggi nel 5G

Secondo le stime di Del Core, “tra un anno e mezzo si inizieranno ad avere sul mercato le prime soluzioni rivoluzionate in chiave 5G”. Importante quindi “arrivare pronti, fare il primo passo per attuare la trasformazione. Oggi bisogna provare i processi, ottimizzare qualcosa di già esistente in azienda senza creare una discontinuità. Poi arriveranno i sistemi che hanno integrati tale tecnologie e il 5G diventerà più pervasivo nelle imprese”. Per Del Core “non è in discussione il se ma il quando. Se si dovranno creare resilienza e flessibilità in azienda e gestire una grande mole di dati, il 5G industriale sarà l’unica piattaforma che consente in maniera efficiente, sostenibile e funzionale tutto ciò”.

Perché quindi investire oggi nel 5G e non tra due anni? Per Del Core, “innanzitutto per affrontare il cambio di mentalità, cioè ragionare per obiettivi, e iniziare a lavorare sulla piattaforma. Poi per gli incentivi a disposizione ora, anche in ambito PNRR, che oggi ci sono ma un domani non si sa. Poi se si inizia a lavorare oggi sulla propria soluzione, tra un anno e mezzo ci sarà maggiore coscienza di come innestare i processi. Nel momento in cui la criticità geopolitica andrà a terminare, chi avrà fatto questa elaborazione sarà in grado di partire con maggiore flessibilità. Bisogna capire i valori ed essere competitivi e sostenibili, per essere in una posizione di vantaggio”.

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Nicoletta Pisanu

Giornalista, collabora da anni con testate nazionali e locali. Laureata in Linguaggi dei Media e in Scienze sociali applicate all'Università Cattolica di Milano, è specializzata in cronaca.

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