L’ex fornace del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, un tempo cuore pulsante della produzione di “hardware” per eccellenza come i laterizi, ha fatto da cornice a un dibattito sul futuro dell’industria manifatturiera. A confrontarsi, durante l’evento “Oltre l’automazione: verso la Software Defined Factory” organizzato dall’Industrial Innovation Lab e promosso da Sew Eurodrive, un panel di esperti del mondo accademico, della ricerca, dell’industria tecnologica e della cultura d’impresa.
SCENARI
Il futuro dell’automazione è sempre più software-defined: siamo pronti a governarlo?
La fabbrica del futuro sarà definita dal software. Ma la transizione dall’era del ferro a quella del codice è tutt’altro che scontata. Dall’evento “Oltre l’automazione: verso la Software Defined Factory” gli esperti avvertono: la tecnologia – dai Virtual PLC all’AI fino al quantum computing – corre veloce, ma senza una rivoluzione culturale su alcuni grandi temi – gestione del dato, modelli di management, collaborazione di filiera e modelli di business – l’industria rischia di perdere la sfida della competitività globale.

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