IO Link, la porta che dal campo conduce all’IIoT

Pubblicato il 10 Nov 2016

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Omron ha reso disponibile la sua prima serie di sensori dotati connettività IO Link dedicati ad applicazioni nell’ambito automotive, semiconduttori, imballaggio alimentare e delle bevande, imballaggio nel farmaceutico, packaging cosmetico. La serie include sensori fotoelettrici, sensori di colore, sensori di prossimità e IO Link master.

IO Link è considerata la prima “porta” di collegamento del campo alla rete aziendale e oltre, perché mette in collegamento in maniera intelligente i sensori con i controllori, rendendo disponibili tutte le informazioni per un funzionamento stabile dei sensori stessi e rendendo possibile il monitoraggio e il rilevamento degli errori a livello del sensore, con benefici in termini di riduzione del downtime e dei tempi di commissioning e facilitando la manutenzione predittiva.

L’integrazione verticale per l’Industrial Internet of Things (IIoT)

Grazie alla completa trasparenza delle informazioni dalla rete I/O link fino al database SQL, la soluzione Omron permette di ottenere senza sforzi e in modo immediato l’integrazione verticale delle informazioni per l’IIoT. La connettività I/O link fornisce oltre ai dati operativi (come forniti dai sensori standard) anche dati funzionali (stato del sensore, funzionamento applicativo, informazioni diagnostiche, …) che vengono raccolti attraverso la rete EtherCAT ed inviate ad un server con un database SQL attraverso la CPU NJ-SQL (che ha questa funzionalità integrata).

L’integrazione verticale consente la scrittura e la lettura dei dati dal server ad esempio per la riconfigurazione dinamica del sensore in seguito al cambio di una ricetta operativa o di un cambio formato; non è quindi più necessario avere un altro dispositivo (tipicamente un PC) che faccia da ponte tra l’OT (Operation Technology) e l’IT (Information Technology): il controllore invia/riceve i dati direttamente dal database aumentandone notevolmente le prestazioni.

I vantaggi della soluzione sono evidenti:

  • si toglie un dispositivo che deve fare esclusivamente da ponte per le informazioni tra OT e IT;
  • si aumenta l’efficienza della comunicazione in quanto i dati sono già formattati dalla CPU e inviati direttamente;
  • i dati risultano essere sincroni: fanno tutti riferimento allo stesso istante di tempo per tutte tecnologie gestite dalla piattaforma Sysmac (robotica, visione, safety; termoregolazione, …);
  • si aumenta l’integrità del dato in quanto chi lo produce è lo stesso dispositivo che lo invia;
  • si evitano perdite di dati in quanto, in caso di mancanza di connessione al database, questi vengono salvati all’interno della CPU stessa che li produce.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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