Alleviare il carico di lavoro degli operatori, ridurre i tempi di avviamento di una nuova linea produttiva e migliorare continuamente le operazioni grazie all’analisi dei dati raccolti dalle macchine: sono solo alcuni dei vantaggi che EDF Europe – azienda che realizza linee che producono scatole in cartone ondulato – ha potuto abilitare grazie alla piattaforma ctrlX Automation di Bosch Rexroth.
“Il nostro è un settore molto competitivo, nel quale i macchinari, oltre ad avere una elevata capacità produttiva, devono essere molto più flessibili rispetto alle convenzionali linee di produzione industriale”, spiega spiega l’AD di EDF Europe Graziano Galletti.
“Questo significa che in pochi minuti devono essere in grado di predisporsi da una configurazione produttiva ad un’altra. Il punto è che, nonostante le nostre linee siano super automatizzate, quando una scatola è prodotta per la prima volta ci sono dei fermi di linea che possono durare parecchi minuti”, aggiunge.
Indice degli argomenti
Alleviare il carico di lavoro degli operatori grazie alla raccolta dati
Il primo obiettivo di EDF Europe è stato quindi capire quali attività venissero svolte dall’operatore per produrre la prima scatola, con l’obiettivo di creare dei modelli tipici di set up.
Per fare questo Bosch Rexroth ha messo a disposizione dell’azienda la piattaforma ctrlX Automation, sulla quale iniziare a costruire il sistema di raccolta delle informazioni.
Tramite apposite app, EDF Europe potrà raccogliere un’immensità di dati da inviare poi al cloud per una successiva elaborazione. In pratica, l’azienda potrà archiviare tutte le operazioni svolte dall’operatore in relazione a una determinata tipologia di scatola. In futuro, le operazioni verranno suggerite direttamente dal sistema, alleviando il carico di lavoro.
Un altro vantaggio immediato è chiaramente legato ai tempi di avviamento di una nuova linea produttiva, ora estremamente ridotti.
“La cosa importante è che l’operatore svolge oggi in realtà il ruolo di supervisore. È la macchina che suggerisce l’operazione corretta da svolgere, anche su scatole mai prodotte prima”, sottolinea Galletti.
Non solo, il sistema è scalabile, pronto per nuove funzioni al momento non ancora sviluppate. Il sistema continua a fornire dati e quindi le macchine dell’azienda saranno in grado di ricevere aggiornamenti per tutta la durata della loro vita, migliorando nel tempo la capacità produttiva, la qualità del prodotto, il rapporto tra operatore e supervisore.
Un sistema flessibile a prova di futuro
CtrlX è un sistema flessibile che ha anche la caratteristica essere stato sviluppato basandosi su standard aperti, preparando la piattaforma a tutte le sfide del futuro.
“La tecnologia è in continua evoluzione, ma dando la possibilità di integrare e aggiornare il sistema attuale con delle semplici app, è possibile mantenere nel tempo una linea produttiva all’avanguardia e tarata su esigenze specifiche”, commenta Lorenzo Zerbi, Head of Product and Segment Marketing Automation and Electrification, Bosch Rexroth.
“È un po’ come uno smartphone, chi lo acquista si aspetta di trovare tutte le informazioni che aveva nel vecchio device, dalla rubrica, alle foto, alla medesima user experience, e al tempo stesso di avere a disposizione nuove funzionalità, che nel tempo vengono aggiornate. Nel mondo consumer lo diamo ormai per scontato, ma nel mondo industriale non lo è affatto”, aggiunge.
Ma lo spostamento del baricentro del prodotto dall’hardware al software offre tanti vantaggi anche ai produttori. Nel caso di EDF Europe, l’azienda ha potuto sfruttare i dati raccolti per offrire nuovi servizi, come ad esempio nella gestione della macchina, con la possibilità di farla “evolvere nel tempo” e monitorare da remoto le condizioni dei macchinari connessi così da rilevare prontamente i malfunzionamenti.
Questa connessione, inoltre, lascia all’azienda la possibilità di implementare le innovazioni che verranno sviluppate nel futuro, in modo semplice, veloce e anche da remoto.
“Una macchina completamente connessa riduce tempo, costi e offre innumerevoli possibilità ed è questa per noi la vera rivoluzione del mondo industriale che stiamo vivendo”, conclude Galletti.