La safety nell’era dell’industria 4.0: ecco come le tecnologie digitali migliorano la sicurezza

Nell’era dell’Industria 4.0 le tecnologie digitali consentono di migliorare la sicurezza di macchine e lavoratori senza rinunciare alle performance. Ne abbiamo parlato con gli esperti della Pilz, azienda specializzata in tecnologie per l’automazione e la sicurezza delle macchine, e abbiamo potuto vedere in anteprima un interessante esempio di revamping intelligente di una pressa degli anni Sessanta…

Pubblicato il 18 Mag 2022

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Le tecnologie 4.0 possono aiutare l’industria a vincere la duplice sfida di gestire le operations in modo più veloce e flessibile, senza però perdere di vista (anzi migliorandola) la sicurezza, intesa sia come safety – quindi tutela degli operatori e dei mezzi coinvolti nei processi– , che come security, che si riferisce alla protezione della macchina da eventi esterni (operatori, attacchi informatici ai sistemi IT).

Un tema caro a Pilz, che all’interno del suo portfolio di prodotti e servizi offre ai clienti diverse soluzioni volte a rispondere alle sfide di sicurezza che emergono all’interno degli impianti industriali.

Soluzioni digitali per la sicurezza

L’RFID per gestire ruoli e permessi

In ambito di safety, Pilz ha recentemente introdotto PITreader, una soluzione volta a ottimizzare la gestione della safety programmando diverse strategie di intervento basate sulle competenze dell’operatore.

“PITreader permette di identificare e autorizzare l’operatore tramite delle chiavi RFID, che danno possibilità di identificare la persona e assegnare dei permessi a seconda dell’operatore e delle sue competenze”, spiega Marco Pelizzaro, Divisional Manager Components, in un’intervista a Innovation Post.

In base alle competenze e all’esperienza del lavoratore l’azienda può programmare diverse risposte automatiche in caso di pericolo, limitando i fermi macchina ai casi in cui è effettivamente necessario.

La soluzione permette, inoltre, di utilizzare i dati raccolti per adattare la macchina, metterli sul cloud e farli interfacciare con livelli più elevati o altre soluzioni.

La customizzazione in un click

Sempre in tema di safety, l’azienda ha sviluppato anche soluzioni modulari e altamente personalizzabili secondo le esigenze di ciascun cliente, come myPNOZ, una soluzione di sicurezza configurabile grazie a un tool chiamato myPNOZ Creator.

Il cliente non deve fare altro che andare su internet, accedere al tool, creare la sua logica di sicurezza e ordinare l’elemento realizzato attraverso lo strumento. Ha la possibilità di ricevere il prodotto già settato e customizzato, in tempi molto brevi (anche con le attuali difficoltà di approvvigionamento l’azienda riesce a consegnare in 2-4 settimane) e senza bisogno di validazione del software (un passaggio di cui si occupano gli specialisti di Pilz).

Il radar che abilita la collaborazione uomo macchina

E per tutelare la safety in ambienti dove coesistono operatori e robot collaborativi, Pilz ha sviluppato PSENradar, un sensore a tecnologia radar che può essere utilizzato in ambienti gravosi, dove le tecnologie ottiche non possono garantire alte prestazioni.

Il sensore, grazie a una nuova centralina e a un nuovo set di sensori, consente di adattarsi ai requisiti normativi e di monitorare in sicurezza un volume, permettendolo di dividere il volume in più zone di sicurezza, per una maggiore flessibilità all’interno delle varie applicazioni.

La soluzione per il magazzino cartoni

Per quanto riguarda le applicazioni verticali, l’azienda ha sviluppato un’applicazione per la gestione della safety dei caricatori cartoni delle macchine per l’imballaggio.

La soluzione, sviluppata insieme a Baumer (azienda specializzata in sensori ottici), permette di monitorare il magazzino cartoni nelle macchine incartonatrici, grazie a due sensori ottici abbinabili a myPNOZ o a PNOZmulti 2, per creare una soluzione che garantisce un livello di sicurezza elevato in questo tipo di applicazioni.

La soluzione permette di rendere più sicure, semplici e veloci le operazioni di carico del magazzino.

La security

Tecnologie che possono essere utilizzate anche per la security dei sistemi, tema particolarmente importante anche in vista dell’aggiornamento della direttiva macchine, che è ancora in corso.

Alla sicurezza dei sistemi si rivolge Security Bridge, un firewall industriale di sicurezza realizzato secondo normative specifiche (come lo standard IEC 62443) che permette di proteggere i dispositivi (sia Pilz che di terze parti) per evitare che la violazione di eventuali sistemi informatici dell’azienda possa andare ad inficiare i sistemi che presiedono la safety, per garantire la sicurezza del macchinario. Permette anche a chi ha poche competenze in ambito IT di fare una messa in servizio rapida.

I servizi di training, consulenza e revamping innovativo

L’azienda offre anche servizi di validazione e reportistica per l’applicazione collaborativa, grazie a un proprio sensore che soddisfa i requisiti della specifica tecnica ISO/TS 15066, permettendo di fare misure dell’urto in termini di forze e pressione e di verificare che siano rispettate le specifiche delle normative e degli standard vigenti.

La divisione servizi di Pilz è a sua volta articolata in tre divisioni: training e formazione cliente; consulenza presso i clienti nell’ambito sicurezza; divisione Engineering, che si occupa di ammodernamento e messa in sicurezza delle macchine.

Tra gli altri servizi offerti, la divisone Engineering si occupa anche di servizi di revamping innovativo. Un servizio che guarda non solo a migliorare le prestazioni del macchinario, ma anche al suo impatto ambientale.

Gli specialisti Pilz verificano lo stato della sicurezza della macchina, i consumi energetici e le performance, proponendo soluzioni per l’ottimizzazione. L’azienda, ad esempio, ha lavorato su un progetto di revamping innovativo su un macchinario degli anni ’60, integrando le sue tecnologie di safety e security.

Il video

Qui il video integrale della visita alla sede Pilz di Meda (MB), con le interviste del direttore di Innovation Post Franco Canna  a Marco Pelizzaro, Fabio Mauri e Paolo Moraschetti di Pilz Italia.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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