Innovazione e sensori avanzati per rilevare le minacce biologiche, la ricerca di Rait88

Rait88 ha deciso di investire nella sua struttura di Ricerca e Sviluppo per sviluppare sistemi di rilevazione e protezione da minacce biologiche, con un particolare focus sul Coronavirus. Non solo, l’azienda romana ha deciso di investire in robotica, machine learning e intelligenza artificiale e nei prossimi anni sarà impegnata nella progettazione di soluzioni innovative per la missione Artemis, che consentirà all’uomo di tornare sulla Luna. 

Pubblicato il 16 Feb 2021

minacce biologiche

Realizzare soluzioni innovative di rilevazione e protezione da minacce biologiche emergenti, con un focus particolare sul Coronavirus: è questo l’impegno di Rait88 – Centro di Ingegneria per la Difesa, azienda con una lunga tradizione in fornitura di servizi e prodotti per l’elettronica, ma che ora punta anche sulla Ricerca e Sviluppo, per creare soluzioni innovative per i settori di difesa, health e telecomunicazioni.

L’azienda romana ha infatti deciso di investire nelle tecnologie della robotica, della realtà virtuale e dell’intelligenza artificiale, con particolare riferimento agli ambiti Aerospace e Terrestrial, ampliando considerevolmente la propria struttura di Ricerca e Sviluppo e collaborando con enti di ricerca e università.

“Le nostre attività di R&D spaziano dalla progettazione e realizzazione di dispositivi innovativi che si avvalgono di materiali tecnologicamente avanzati, fino ai sistemi autonomi basati sulla robotica e sullo sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale e di machine learning. Molti sono i campi applicativi in cui trovano utilizzo le nostre ricerche: Sensori innovativi e sistemi Autonomi per l’esplorazione spaziale, la Difesa, Antiterrorismo, la Sicurezza alimentare, il Risanamento ambientale, la Salute”, commenta Stefano Bellucci, responsabile del settore Ricerca e Innovazione di Rait88.

Tra i progetti più attuali dell’azienda ci sono quelli volti alla realizzazione di sensori innovativi per sistemi di rilevazione e protezione da agenti patogeni, quali batteri, tossine e virus, con particolare attenzione ai Coronavirus, come Nano-sensor, focalizzato su nanosensori alimentati da nanoantenne, per il rilevamento autonomo di minacce chimiche e biologiche e Correspond, per lo studio e la validazione di tecnologie multi-sensore per l’attivazione di una pronta risposta durante le pandemie.

Di particolare rilevanza, anche visto il momento, è il progetto HPSW Food, dedicato alla sanificazione ad alta pressione dell’acqua per la rimozione dei virus alimentari, mentre il progetto Trust mira a minimizzare la supervisione e gli interventi da remoto sui satelliti e ad aumentare il livello di autonomia dei robot.

Nei prossimi mesi, l’azienda lavorerà su brevetti di attrezzature per la sicurezza di operatori militari o civili nei confronti di minacce di tipo Chimico, Biologico, Radiologico e Nucleare, ad esempio derivanti da un conflitto o un attacco terroristico o comunque un evento avverso, ma anche solo per prevenzione.

Inoltre, Rait88 è impegnata nello sviluppo di soluzioni innovative per la missione Artemis, che consentirà all’uomo di tornare sulla Luna.

“La partita dell’innovazione è davvero cruciale, soprattutto perché nella nostra ottica è messa al servizio del sistema Paese e della nostra Difesa. La competizione nel settore delle nuove sfide di tipo CBRN (Chimiche, Biologiche, Radiologiche, Nucleari) e, in particolare, nell’ambito dei nuovi rischi di natura biologica sarà particolarmente intensa, ed è un orizzonte rispetto al quale non dobbiamo guardare con timore, bensì preparandoci con dedizione e fiducia nelle nostre capacità ed Eccellenze Nazionali per non restare indietro in confronto ai grandi player internazionali”, commenta Alessandro Fidenzi, Chief Global Strategist dell’azienda.

Valuta la qualità di questo articolo

C
Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 3