In arrivo 500 milioni per la ricerca, precedenza a Industria 4.0

Il Miur metterà a disposizione 250 milioni di euro per i progetti nelle aree di ricerca coperte dai cluster tecnologici e altri 250 per assumere ricercatori. Per la parte destinata alla ricerca industriale il 50% sarà riservato a tutte le aree, mentre l’altro 50% sarà riservato esclusivamente a industria 4.0, salute, alimentazione e aerospazio.

Pubblicato il 19 Giu 2017

miur

Entro il mese di luglio il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) pubblicherà un bando che metterà a disposizione della ricerca una cifra che, complessivamente, raggiungerà i 500 milioni di euro: 250 milioni per finanziare progetti di ricerca nelle aree coperte dai 12 cluster tecnologici (aerospazio, agrifood, chimica verde, fabbrica intelligente, mobilità e trasporti, salute, smart communities, tecnologie per gli ambienti di vita, blue growth, design creatività made in Italy, energia, cultural heritage) e 250 per assumere ricercatori all’Università. Sono somme diverse da quelle che furono date nel primo annuncio relativo a questo progetto – lo scorso ottobre – quando si parlava di 350 milioni per la sola parte di ricerca industriale.

AGGIORNAMENTO – Il bando è stato pubblicato il 13 luglio ed è disponibile qui

Precedenza a Industria 4.0

Come dicevamo il denaro che sarà messo a disposizione della ricerca sarà diviso in due parti: 250 milioni per progetti di ricerca industriale che coinvolgono imprese, università e centri di ricerca nello sviluppo delle nuove tecnologie. Altri 250 milioni di euro serviranno invece a finanziare l’assunzione di nuovi ricercatori e progetti di ricerca interesse nazionale destinati agli atenei.

Le somme a disposizione dei Cluster saranno a loro volta suddivise in due metà: il 50% sarà riservato a tutte le aree, mentre l’altro 50% sarà riservato esclusivamente a industria 4.0, salute, alimentazione e aerospazio.

Le risorse andranno a progetti di ricerca che sono aperti sia a partner pubblici che privati, fino ad un massimo di dieci partecipanti in totale per ciascuno di essi. Ogni progetto potrà ricevere un contributo compreso tra 1 e 5 milioni di euro.

Il Ministero inoltre prevederà “azioni prioritarie” per il sostegno alla ricerca e innovazione nel Mezzogiorno, ponendo in sinergia Programma Operativo Nazionale, Programmi Operativi Regionali e risorse ordinarie.

Che cosa sono i cluster

Il sistema dei Cluster tecnologici nazionali è una componente del Programma nazionale per la ricerca. Istituiti nel 2012 (inizialmente erano otto) con il compito di presidiare i principali ambiti tecnologici e applicativi sui quali il Governo intende concentrare gli sforzi di politica industriale, i cluster sono aggregazioni di imprese, università, istituzioni di ricerca pubbliche e private e altri soggetti nel campo dell’innovazione che devono contribuire a definire le priorità e le tematiche sulle quali attivare dei bandi di finanziamento per progetti di ricerca.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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