Istat, a Settembre cala la produzione industriale, confermato trend di debolezza

istat conferma la tendenza al calo della produzione industriale in Italia, scesa dello 0,2% sia a settembre che nel terzo trimestre 2018

Pubblicato il 12 Nov 2018

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Ancora una frenata delle produzione industriale in Italia che, nel terzo trimestre del 2018 conferma una fase di debolezza che sta caratterizzando il 2018. Il dato emerge dalle comunicazioni di Istat che ha reso note le tabelle relative al mese di settembre.

“A settembre 2018 – spiega Istat in una nota – si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dello 0,2% rispetto ad agosto”. Un numero  che si ripropone anche guardando la media del terzo trimestre dove il livello della produzione registra una flessione dello 0,2% rispetto ai tre mesi 

Aumentano beni intermedi e di consumo, ma calano gli strumentali

Gli aumenti congiunturali, secondo l’indice destagionalizzato mensile riguardano principalmente il comparto dei beni intermedi (+1,1 %) e quello dei beni di consumo (+0,3%), mentre si registrano variazioni negative nei beni strumentali (-1,6%) e nell’energia (-0,1%).

Se guardiamo l’indice corretto per gli effetti di calendario (nel 2018 i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 21 di settembre 2017) vediamo che l’indice è aumentato in termini tendenziali dell’1,3%. Nella media dei primi nove mesi dell’anno, invece, la produzione è cresciuta dell’1,7% rispetto all’anno precedente.

PRODUZIONE INDUSTRIALE
Settembre 2018 indice e variazioni percentuali congiunturali e tendenziali

Crescita tendenziale, sale l’energia mentre cella l’attività estrattiva

Questi indicatori, quindi, registrano a settembre 2018 una crescita tendenziale rilevante per il comparto dell’energia (+4,2%) mentre incrementi più contenuti si osservano per i beni strumentali (+2,9%) e i beni intermedi (+0,8%); in diminuzione, invece, la produzione di beni di consumo (-0,8%).

I settori di attività economica che registrano la maggiore crescita tendenziale sono la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+7,0%), la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+5,1%) e la fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (+4,5%). Le maggiori flessioni, invece, si rilevano nell’attività estrattiva (-11,2%), nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati  (-4,7%) e nell’industria del legno, della carta e stampa (-2,7%).

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Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

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