Le evoluzioni di Atlas, il robot ginnasta che fa parkour

In un video le nuove acrobazie di Atlas, il robot atleta di Boston Dynamics, che mostrano lo stato dell’arte raggiunto dall’azienda

Pubblicato il 29 Set 2019

Boston Dynamics, robot Atlas,

Di Boston Dynamics avevamo parlato già molte volte ricordando le prodezze di SpotMini, il cane-robot, destinato principalmente all’impiego nella sicurezza, o di Handle, destinato a operare nel campo della logistica. Ma la società di robotica, nata in seno al MIT, acquisita da Google nel 2013 e ora di proprietà della giapponese Softbank, ha diffuso un video capace di lasciare, ancora una volta, a bocca aperta.

Salti mortali e giravolte il robot Atlas diventa campione di Parkour

L’attore principale, questa volta, è Atlas, il robot umanoide, che è capace di destreggiarsi con alcuni dei movimenti base del “parkour”, una disciplina atletica particolarmente complessa. Nel video, infatti, vediamo Atlas cimentarsi in capriole, piroette e salti, con un’abilità decisamente invidiabile. Il tutto grazie a un sistema particolarmente complesso di intelligenza artificiale che, sfruttando i sensori e integrandoli nell’ambiente circostante, permette di armonizzare i movimenti dondoli molto simili a quelli umani

Un metro e mezzo per 80 kg, ecco la carta di identità di Atlas

Atlas, che è definito Il robot umanoide più dinamico al mondo, è frutto di una piattaforma di ricerca progettata per spingere i limiti della mobilità di tutto il corpo. “Il sistema di controllo avanzato Atlas e l’hardware all’avanguardia – spiega Boston Dynamics – offrono al robot la potenza e l’equilibrio per dimostrare l’agilità a livello umano.

Atlas ha uno dei sistemi idraulici mobili più compatti al mondo. Motori personalizzati, valvole e un’unità di potenza idraulica compatta gli consentono di fornire alta potenza a uno dei suoi 28 giunti idraulici per impressionanti capacità di mobilità.

Il sistema di controllo avanzato consente una locomozione altamente diversificata e agile, portandolo alla velocità di 1,5 m/s mentre gli algoritmi ragionano attraverso complesse interazioni dinamiche che coinvolgono l’intero corpo e l’ambiente per pianificare i movimenti. Atlas, che è alto 1,5 metri e pesa 80 kg, utilizza parti stampate in 3D per fornire il rapporto resistenza-peso necessario per salti e salti mortali.

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Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

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