Al via i bandi dei Competence Center, dallo SMACT 1,8 milioni per progetti di innovazione

Il Competence Center del Triveneto, SMACT, pubblica il primo bando. A disposizione 1,8 milioni di euro. Ogni progetto potrà aggiudicarsi fino a 200 mila euro per finanziare il 50% della spesa.

Pubblicato il 04 Ott 2019

SMACT

Un bando che prevede finanziamenti per un valore di 1,8 milioni di euro destinati a sostenere le aziende nei progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale: è il primo segnale concreto che arriva dalla rete dei Competence Center, le strutture previste dal piano Industria 4.0 per dare una spinta verso la digitalizzazione delle imprese. A pubblicare il primo bando è stato SMACT, il Competence Center che ha al suo interno tutte le Università del Triveneto (capofila è Padova), prestigiosi centri di ricerca quali Fondazione Bruno Kessler e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Camera di Commercio di Padova e alcune tra le aziende più innovative, per un totale di 40 partner.

Si tratta del primo in ordine di tempo, al quale comunque su uniranno molto presto anche gli altri sette Competence Center italiani. Secondo le procedure del Ministero, infatti, i primi bandi dovranno essere pubblicati entro novembre per non perdere i finanziamenti. Già a ottobre ne sono attesi diversi, tra cui quelli dei Competence Center di Milano, Torino, Bologna e Pontedera, in provincia di Pisa.

I vari bandi verranno pubblicati online sui siti web di ciascun Competence Center. Dal punto di vista operativo, poi, verrà utilizzata una piattaforma condivisa, e i progetti candidabili riguarderanno un po’ tutte le 9 tecnologie abilitanti per l’Industria 4.0: Cloud computing, Big data e Analytics, Augmented reality, System integration, IoT, Cyber-security, Simulation, Advanced e Additive manufacturing.

Migliorare la produzione attraverso l’innovazione

Il bando, aperto fino al 29 novembre, prevede il cofinanziamento dei migliori progetti presentati fino a 200 mila euro per un massimo del 50% del valore del progetto.

Oltre agli aspetti di innovatività e qualità delle proposte presentate, saranno premiate le collaborazioni con la ricerca universitaria e la disponibilità alla pubblicità dei risultati ottenuti. L’obiettivo è quello di dare risposte al tessuto imprenditoriale triveneto, costituito in particolar modo da PMI, sui macrotemi che caratterizzano SMACT e che sono Social, Mobile, Analytics, Cloud & big-data, internet of Things.

“È un primo traguardo importante per SMACT – spiega Fabrizio Dughiero, prorettore dell’Università di Padova e presidente del consiglio di gestione del Competence Center – perché permette di dare un primo forte segno di vitalità ed efficienza, concretizzando per primi tra i Competence Center italiani una parte della nostra missione, distribuendo senza ritardi alle aziende risorse che ci sono state affidate a questo scopo dal Ministero”.

“Questo inoltre – prosegue – ci consente di iniziare la costruzione di un ecosistema di aziende che, assieme alle Live Demo, che stiamo realizzando a Padova, Trento e Trieste. Per raccogliere e mettere a fattor comune i luoghi in cui l’Industria 4.0 diventa pratica quotidiana, tangibile e immediatamente comprensibile agli imprenditori che possono così apprezzare le opportunità economiche che una strategia di innovazione ben calibrata può generare, in termini di minori costi e di maggiori ricavi”.

Che cosa prevede il bando di SMACT

Ogni impresa potrà candidare fino a due proposte progettuali innovative che, facendo leva su una o più tecnologie ambito di SMACT (Social networks, Mobile Platforms & Apps, Advanced Analytics and Big Data, Cloud computing, Internet of Things), che portino all’ottimizzazione dei processi produttivi (maggiore qualità del prodotto finale e riduzione dei costi di esercizio degli impianti di produzione), al miglioramento e innovazione di prodotto, con maggior velocità dal prototipo alla produzione e al mercato, all’innovazione dei modelli di business e organizzativi a favore della competitività aziendale a livello globale.

La durata del progetto potrà essere prevista tra un minimo di 12 mesi ed un massimo di 18 mesi.

I progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale, presentati dalle imprese, ammissibili al contributo erogato dal centro di competenza ad alta specializzazione SMACT, devono prevedere:

a) un piano di intervento concreto, dettagliato in investimenti, costi, tempi;

b) la stima dei benefici economici per l’impresa in termini di riduzione di inefficienze, sprechi e costi, anche in termini di miglioramento della qualità dei processi e dei prodotti;

c) la redazione di un piano finanziario a copertura dei costi del progetto.

d) un livello di maturità tecnologica (Technology Readiness Level, TRL) compreso tra TRL 5 e 8 e che comunque raggiunga, al termine delle attività, un livello almeno pari a TRL 7.

I criteri di valutazione dei progetti

Le domande saranno valutate da una Commissione di valutazione tecnica nominata dal Consiglio di Gestione di SMACT in base ai seguenti criteri di valutazione:

  1. innovatività del progetto proposto (20%);
  2. qualità dei progetti proposti con riferimento alle linee indicate all’art.2 (20%);
  3. coerenza qualitativa con gli obiettivi di SMACT come indicati all’art.1 (20%);
  4.  grado di cofinanziamento da parte dell’impresa (sarà assegnato un punteggio maggiore alle proposte che presenteranno una maggiore percentuale di cofinanziamento da parte delle imprese proponenti (20%);
  5. proposte presentate da aggregazioni (come associazioni temporanee di imprese, contratti di rete, consorzi, ecc.) di imprese, premiando le proposte che vedano la collaborazione tra grandi imprese ed una o più PMI, o la collaborazione tra diverse PMI, (10%);
  6. capacità del progetto di produrre ricadute positive in termini di miglioramento del livello della conoscenza (10%). Per questo punto sarà valutata in particolare la disponibilità a pubblicizzare i risultati del progetto in sedi da concordare (es. convegni, pubblicazioni, disponibilità a visite concordate, da parte di terzi, allo stabilimento oggetto dell’intervento).

A questi criteri si aggiunge un sistema premiale che assegnerà:

  1. alle imprese richiedenti con qualifica di PMI, come definita con la Raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003, verranno assegnati 0,3 punti supplementari (se media impresa) e 0,5 punti (se piccola o micro impresa). In caso di aggregazione di imprese il punteggio premiale per il progetto sarà calcolato come media ponderata sul numero di aziende appartenenti a ciascuna categoria;
  2. ai progetti che prevedano dal 50 al 100% del valore del contributo richiesto speso in servizi erogati da SMACT verranno assegnati da 1 a 3 punti aggiuntivi.

Non saranno comunque ammissibili proposte progettuali che ricevano una valutazione inferiore a 6/10 per ciascun criterio di valutazione, ed una valutazione complessiva inferiore a 7/10.

Quali sono gli importi di finanziamento e le spese ammissibili

Al termine della valutazione verrà redatta una graduatoria dei progetti ammessi al finanziamento, che riceveranno un contributo economico fino ad un valore pari al 50% dell’importo del progetto con un tetto massimo di € 200.000,  Ogni impresa può presentare, in risposta al presente bando, al massimo 2 progetti, in forma singola, come capofila o partner in caso di progetti aggregati. Nel caso un’impresa sia partner di più progetti approvati, il contributo massimo previsto per impresa è comunque pari ad € 200.000.

Spese ammissibili, secondo il bando sono:

  • costi di personale: ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto;
  • costi relativi a strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, calcolati secondo principi contabili generalmente accettati;
  • costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché costi per i servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del progetto;
  • spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto, fino al limite del 15% delle spese di cui al punto a), che dovranno essere rendicontate analiticamente o imputate con calcolo pro-rata secondo un metodo equo e corretto debitamente giustificato.

Come presentare la domanda

La domanda di presentazione dei progetti deve essere inoltrata, utilizzando esclusivamente l’apposita procedura resa disponibile entro fine ottobre 2019 all’indirizzo www.retecompetencecenter4-0-italia.it/smact, entro e non oltre le ore 14 (ora italiana) del 29 novembre 2019.

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Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

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