Wandelbots, Wyzo e Niryo scelgono Alumotion per la distribuzione in Italia

Alumotion, azienda lombarda specializzata in robotica collaborativa, ha annunciato un accordo commerciale con tre aziende europee della robotica: Wandelbots, Wyzo e Niryo. Le partnership consentiranno all’azienda lombarda di integrare al suo catalogo tre soluzioni altamente innovative per la programmazione semplificata di cobot (anche per attività complesse), sidebot e robotica educativa.

Pubblicato il 13 Ott 2021

nuove distribuzioni Alumotion settembre 2021

Programmazione semplificata anche per attività complesse, sidebot e robotica educativa: sono queste le linee di sviluppo che Alumotion – azienda lombarda specializzata in robotica collaborativa – sarà in grado di aggiungere alla sua offerta, grazie a tre partnership strategiche, con altrettante aziende.

L’azienda, infatti, ha recentemente annunciato tre nuove collaborazioni con partner di caratura internazionale: Wandelbots, Wyzo e Niryo. La prima realtà –  nata a Dresda (Germania) come spin-off di un dottorato universitario e oggi un’azienda da più di 130 dipendenti – ha creato un pacchetto hardware e software chiamato Wandelbots Teaching Solution.

Riprogrammare il cobot è più semplice grazie a TracePen

TracePen permette di programmare il lavoro dei cobot in maniera estremamente intuitiva, facile e veloce e volendo, anche da remoto, se le esigenze lo richiedono. Grazie a TracePen, gli operatori hanno la possibilità di impostare il percorso semplicemente disegnando le linee che il cobot deve seguire.

Grazie a 24 sensori ad alta precisione integrati è possibile salvare la traccia realizzata con il movimento, tenendo conto della velocità e dell’orientamento che si desidera dare al braccio robotico. Successivamente, un avanzato sistema di Intelligenza Artificiale ricalcola il percorso ottimale.

A seconda dell’applicazione da realizzare (che può essere di sbavatura, incollaggio, saldatura, ma anche altro) basta cambiare il terminale e TracePen è subito pronta a registrare una nuova traccia virtuale. Tasti fisici sull’impugnatura rendono possibile la presa punti, sempre senza bisogno di mettere il cobot in folle e muoverlo nello spazio. 

Il tracciato, inoltre, può essere definito grazie all’app Wandelbots Teaching per iPad, che permette anche di vedere l’applicazione all’opera su un display prima ancora di accendere il cobot, grazie a una simulazione 3D dei movimenti.

Per tutte queste ragioni, Wandelbots Teaching Solution può essere particolarmente interessante per le aziende con esigenze che cambiano nel tempo, perché semplifica la riprogrammazione dei cobot, aumentando il loro tasso d’impiego e consentendo il loro utilizzo in tante attività diverse all’interno della produzione.

Il sidebot di Wyzo

Anche Wyzo propone una risorsa innovativa per tutto il settore dell’automazione industriale: una nuova classe di dispositivi, chiamata “sidebot”.

Grazie alla sua particolare struttura, evoluzione dei robot delta, la soluzione proposta da questa startup svizzera è in grado di realizzare fino a 90 prese al minuto (e tra 2.400 e 4.800 cicli di pick & place ogni ora), con ritmi paragonabili a quelli dei robot SCARA e di alcune automazioni spinte basate sui robot industriali tradizionali.

D’altra parte, il sidebot di Wyzo è dotato di caratteristiche di sicurezza assimilabili a quelle dei cobot più evoluti, quindi è in grado di evitare i contatti con gli operatori e di fermarsi immediatamente in caso di urto accidentale: questo fa sì che non sia necessaria l’installazione di gabbie perimetrali, una caratteristica che consente anche di spostarlo su più postazioni.

Sidebot di Wyzo è subito pronto all’uso, e anch’esso si distingue per semplicità d’installazione e programmazione, grazie a un’interfaccia pulita e facile da usare anche per chi non ha competenze specifiche, visto che non è necessario scrivere righe di codice.

La collaborazione con Niryo per la robotica educativa

L’altra collaborazione annunciata da Alumotion è quella con Niryo, startup francese specializzata in robot educativi. Il modello di punta della sua proposta, che si chiama Ned, è un dispositivo versatile e consistente che permette di sperimentare diverse applicazioni e simulare una molteplicità di situazioni particolarmente comuni e ricorrenti nell’ambito di Industria 4.0, proprio come serve a quegli studenti che oggi stanno formando le proprie competenze nel settore.

Basato su Ubuntu 18.04, grazie alla presenza del Robot Operating System (ROS) Melodic, Ned offre agli studenti la possibilità di confrontarsi con linguaggi di programmazione diversi e comunemente utilizzati nel settore industriale, ad esempio Python e C++, o Blockly, o software del genere di Matlab.

Ned si può guidare con Niryo Studio, un’applicazione gratuita compatibile con ogni sistema operativo (è disponibile per Windows, Mac e Linux), che permette la programmazione visuale dei percorsi di lavoro con assoluta semplicità, spostando blocchi di istruzioni preconfezionati per creare le combinazioni di cui si ha bisogno.

Tra le caratteristiche di rilievo segnaliamo anche il prezzo, alla portata delle realtà scolastiche che spesso devono prestare particolare attenzione anche alla sostenibilità economica dell’impegno che vanno ad affrontare.

“Con Wandelbots abbiamo una soluzione che semplifica al massimo la programmazione dei robot collaborativi, anche per operazioni complesse come la saldatura. Wyzo invece, con il suo sidebot, permette di realizzare automazioni ad alta velocità con tanti dei vantaggi dei cobot. Infine c’è Niryo, che conferma il nostro impegno a supporto della robotica educativa come porta d’accesso da mettere a disposizione degli studenti che si preparano ad affrontare il mondo del lavoro”, commenta Fabio Facchinetti, COO di Alumotion.

Le soluzioni Wandelbots, Wyzo e Niryo sono già disponibili a catalogo e lo staff Alumotion è a disposizione di tutte le realtà interessate a conoscere più da vicino queste opportunità.

Valuta la qualità di questo articolo

C
Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 4