Dalla robotica alla realtà aumentata: ecco ARTES 4.0, il Competence Center toscano che arriva fino alla Sicilia

Pubblicato il 06 Ago 2018

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Una struttura leggera, in un certo senso on demand, che permetterà alle aziende di accedere a servizi ad altissimo valore, in modo veloce, personalizzato, pagando solo ciò di cui si ha necessità. È una filosofia particolarmente moderna quella che guida ARTES 4.0 – Advanced Robotics and enabling digital TEchnologies & Systems 4.0, il Centro di Competenza ad alta specializzazione sulla robotica avanzata e le tecnologie digitali abilitanti, che ha come capofila la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Un centro che potrà mettere a disposizione delle imprese i migliori ricercatori selezionati dai centri di eccellenza, accompagnati ad infrastrutture di altissimo livello per soddisfare le richieste di innovazione da parte delle aziende che vogliono aumentare il livello di competitività. ARTES 4.0, che avrà come cuore centrale Pisa, intende inoltre garantire una copertura nazionale con ramificazioni in 7 regioni italiane, la Toscana, appunto, ma anche il Lazio, la Liguria, le Marche, l’Umbria, la Sicilia e la Sardegna.

ARTES 4.0, fornire innovazione con una piattaforma light

“La vision del nostro Competence Center è quella di realizzare un modello di trasferimento tecnologico al passo con i tempi”, spiega Paolo Dario, docente dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e direttore scientifico del centro di competenza. “Questo vuol dire proporre un’offerta di innovazione di altissima qualità. Per questo abbiamo  puntato molto per avere Università importanti come partner, utilizzando lo strumento dei dipartimenti di eccellenza selezionati in base alla qualità della ricerca e finanziati  dal Miur”.
Il prof. Paolo Dario
Si tratta di 180 dipartimenti a livello nazionale dai quali il Competence Center ha attinto inserendone 14 all’interno della propria offerta. “La nostra visione è che per aiutare le imprese bisogna dare loro i risultati della migliore ricerca possibile – prosegue Dario – utilizzando sistemi per il trasferimento tecnologico leggeri e bassati, il più possibile su web. La nostra idea, quindi, è quella di offrire alle imprese l’innovazione necessaria attraverso una piattaforma che sia poco costosa, adattabile, dinamica, veloce e dia la migliore risposta possibile, di qualità, in tempi rapidi e a costi contenuti”.

Non solo robotica per aiutare le imprese a crescere

Il Competence Center, quindi, punta a intervenire principalmente su due aspetti, la robotica, in particolare quella legata ai robot collaborativi, e gli ambienti virtuali dalla simulazione alla realtà aumentata. “A livello tecnologico, ci focalizzeremo sulla robotica, perché assieme all’automazione – prosegue – è una delle chiavi di volta dell’industria 4.0. Ma naturalmente insieme abbiamo messo tecnologie abilitanti, realtà virtuale, big data, cybersecurity. Tutte tecnologie che sono dentro la nostra offerta e che pensiamo possano aiutare a crescere quello che è il punto di forza della nostra industria, il comparto manifatturiero”.Se l’Italia e l’Europa hanno, ormai perso la partita del web, che ha come protagoniste le aziende americane e cinesi, ricorda il direttore scientifico, la nostra nazione deve puntare sulle cose che può fare meglio. “Noi sappiamo usare le mani – ricorda -e questa è una grande forza. Pensiamo a un’azienda come la Tesla, che ha rivoluzionato il mondo dell’automotive. Nel momento in cui ha avuto un problema di produzione ha dovuto acquistare le macchine per l’automazione e i robot in Europa e in Italia”.“Dobbiamo, quindi, puntare sul manifatturiero, come lo intendiamo noi – continua – che non vuol dire solo industria metalmeccanica, meccatronica o robotica, di cui siamo tra i leader mondiali, ma vuol dire anche la moda, l’artigianato, il comparto agroalimentare, che uniti alla tecnologia digitale possono crescere, innovare e diventare fortemente competitivi a livello mondiale. Noi siamo molto ambiziosi e vogliamo che le nostre imprese non siano le prime del loro territorio ma che possano competere, ad armi pari, con quelle giapponesi, americane o coreane”.

Coinvolte 7 regioni per una copertura nazionale

Un altro dei punti di forza del centro ARTES 4.0 riguarda la copertura geografica, che lo contraddistingue rispetto agli altri Competence Center. “Noi abbiamo fatto una scelta, quella di non concentrarci su una sola città o regione ma di andare a fornire soluzioni sull’intero territorio nazionale. Per questo abbiamo deciso di coprire 7 regioni d’Italia, perché in questo modo possiamo lavorare vicini alle imprese. Noi andremo a coprire Toscana, Marche, Umbria, Liguria, Lazio, Sardegna e Sicilia con un sistema che dovrà mantenere le caratteristiche di efficienza, velocità di risposta e di reattività per tutte le imprese di questi territori”.

Un progetto modulabile per dare servizi solo quando servono

Una filosofia, quella che guida la nascita di questo Competence Center, che ci porta in piena “economia digitale” dove i servizi viaggiano in rete abbattendo i costi e arrivando solo dove è quando sono necessari. “A differenza di 10 anni fa – prosegue – le imprese sono consapevoli del fatto che, visto che l’innovazione è utile, si deve pagare. Ma, come spesso accade quando si compra un prodotto, che si acquista sul web e poi si testa in negozio, così faremo con la nostra offerta. I primi contatti sono sulla rete e, solo dopo, ci sarà l’incontro fisico in cui i fornitori di servizi, che sono università e imprese, incontreranno direttamente gli utilizzatori e potranno personalizzare i rapporti”.Per questo motivo ARTES 4.0 è un consorzio molto numeroso, che ha coinvolto anche numerosi ITS, che copre sia la parte tecnologica che quella del business e della formazione. “Tra le imprese che abbiamo selezionato per la fornitura di servizi, sono in totale 146 – sottolinea ci sono grandi, medie, piccole ma anche piccolissime aziende perché, pensiamo che, per fare innovazione, ci sia bisogno veramente di tutti. In questo modo possiamo offrire un servizio in stile “one stop shop“, cioè quando uno arriva trova tutto e non deve andare a cercare altro”.

Migliaia di ricercatori e infrastrutture per milioni di euro

Seguendo la filosofia dei servizi on demand, quindi, questo Competence Center può offrire una “potenza di fuoco” veramente ampia, sia per quanto riguarda il numero dei ricercatori che per le infrastrutture a disposizione. “Parliamo di centinaia di persone coinvolte: solo l’Istituto di BioRobotica ha oltre 250 ricercatori e ricercatrici di cui 50 tra i 30 e i 35 anni, e ogni dipartimento di eccellenza conta decine di persone, pronte a intervenire”.Si tratta, quindi, di una struttura che mette a disposizione, non teorica, migliaia di ricercatori si attivano rapidamente, ma solo quando vengono richiesti. “E poi l’impresa che si rivolge al nostro Competence Center – conclude – può avere accesso a infrastrutture che valgono molti milioni di euro, ma che non sono dedicati solo a questa attività. Insomma mettiamo a disposizione tantissimo ma facendo pagare solo quello che si usa”.

I partner pubblici del Competence Center ARTES 4.0

Scuola Normale Superiore, Università di Pisa, Università di Firenze, Università di Siena, Scuola IMT Alti Studi di Lucca, LENS, Università Politecnica delle Marche, Università di Sassari, Università degli Studi di Perugia, Università Campus Bio-Medico di Roma e le reti territoriali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro (INAIL).

Le 142 imprese coinvolte nel progetto

Partner privati di grandi dimensioni

Nuovo Pignone Tecnologie, Tecnalia Italy, Colorobbia Consulting, 4Science, Agenzia Per Lo Sviluppo Empolese Valdelsa, Esi Italia, Advanced Laboratory On Embedded Systems, Fondazione Don Carlo Gnocchi, Hitachi Rai Italy, Aea, Kedrion, Internazionale Marmi E Macchine Carrara, Pontlab, Danieli Aautomation, Comau, Intecs Solutions, Eni,  Ge Medical Systems Italia, Meccano, Fiume Santo, Sammontana, Lfoundry, Glaxosmithkline Vaccines Pontedera & Tecnologia, Faiv Federazione Artigiani Imprenditori Vicentini, So.G.I.N. – Società Gestione Impianti Nucleari, Polo Navacchio, Stmicrolectronics, L. Molteni & C, Alia Servizi Ambientali,  Lean Experience Factory, Idrotherm 2000, Ernst&Young Finacial Business Advisory, Ericsson Telecomunicazioni, Dedalus, Rea Impianti, Trenitalia, Mbda Italia, Enel Produzione.

Partner privati di medie dimensioni

Timegroup, Integris, Assoservizi Arezzo, Assoservizi Grosseto, Pharmanutra, MSA – Multi Serass, Elettromar, Trilog, Philogen, T.T. Tecnosistemi, Filippetti, Sirio Sistemi elettronici, SSSE, XENIA Progetti, Masmec, Softec, Consel, Eles Semiconductor Equipment, Digital Innovation Hub Toscana, Beste

Partner privati di piccole dimensioni

Turf Europe, Evidence, Software Engineering Italia S.r.l., Certema, Fondazione Toscana Life Sciences, Humanware, Aitronik, Echoes, Daxo Group, Spin-Pet, Confindustria Toscana Servizi, Industria Servizi Formazione, Tea Sistemi, Blue team Computers, Confindustria Firenze Formazione – Cosefi, Ansaldo STS, Formetica, Laboratori Archa, Rdslab, Stargate Consulting, Lucense, PPQ Sense, Abzero, Crabiz, Idea, New Generation Sensors, AIM, TOI, Circle, Crossnova, CRP TEchnology, Robotech, CAL-TEK, Alleantia, Erre quadro, Fondazione Vita ITS per le nuove tecnologie della vita, 3Dnextech, Euro Sportello Confesercenti, Compolab, Consorzio ARCA, Project, Wisense, NET 7, ACTA, Gamba Mario e Botteghi Fernando, Share-k 47. Fondazione RI, Prensilia, Lead Discovery Siena, Pure Power Control, Medea, ODYS, VRMEDIA, Istituto Modartech, Softsystem, MDM Team, Mediavoice, Fondazione ITS PRIME, Liquidweb, ABinsula, Altab.net, Technodeal, Rete Penta, Kilometro Rosso, BWAY, Lascaux, Next Technology Tecnotessile Società Nazionale di Ricerca, AEDIT, Opus Automazione, CNA Tecnoquality, Nana Bianca, Techne, Roggi, LK Lab, CMO, INERA, eHealthNet, ISE, Gestione Silo, sleepACTA, Morpheos, Visual Engines, Istituto tecnico superiore E.A.T., ITS Umbria Made in Italy – Innovazione, Tecnologia e Sviluppo, TEC Databenc, Inno LABS, I.C. Studio, 3logic MK

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Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

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