Trovare giovani pronti all’evoluzione del contesto industriale: il contributo di Argo al progetto Al lavoro 4.0

Argo di T.M. Fumagalli è tra le 11 aziende che aderiscono al progetto di responsabilità sociale Al lavoro 4.0 promosso da Digital360 e organizzato assieme a Caritas Ambrosiana e Fondazione San Carlo, con l’obiettivo di inserire nel mondo del lavoro giovani Neet dai 18 ai 25 anni.

Pubblicato il 26 Nov 2021

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Argo di T.M. Fumagalli è tra le 11 aziende che aderiscono al progetto di responsabilità sociale Al lavoro 4.0 promosso da Digital360 e organizzato assieme a Caritas Ambrosiana e Fondazione San Carlo, con l’obiettivo di inserire nel mondo del lavoro giovani Neet dai 18 ai 25 anni.

Il programma di formazione, iniziato a maggio con una classe multietnica composta da 14 giovani dell’età media di 21 anni, è ripartito dopo la pausa estiva per concludere le prime 400 ore di lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e laboratori su temi dell‘innovazione digitale e dell’Industria 4.0, tenuti (completamente pro bono) da docenti universitari, professionisti specializzati e manager di impresa.

A novembre, in particolare, iniziano i tirocini retribuiti presso le aziende che hanno aderito al progetto, e che permetteranno ai ragazzi di acquisire competenze e know-how pratico, con l’obiettivo finale di inserimento lavorativo con profili operativi, come quelli di “addetto al montaggio e procedure di qualità”, “addetto alle lavorazioni meccaniche”, “operatore controllo qualità e misure” o “addetto logistica interna”.

“Ci è piaciuta subito l’idea di formare dei giovani con competenze adeguate all’evoluzione industriale del momento”, spiega Francesca Scifo, responsabile amministrativo di Argo di T.M. Fumagalli, in questa intervista al direttore di Innovation Post, Franco Canna.

“Argo si è proposta per uno stage di tre mesi”, continua Scifo nell’intervista, “a scopo assunzione: al termine del percorso, se entrambi saremo soddisfatti, il cammino sicuramente proseguirà”.

In Argo, prosegue, “abbiamo bisogno di giovani che abbiano conoscenze tecniche ma anche soft skill trasversali e indispensabili: se volessimo inserire un magazziniere, per esempio, non ci basta un buon esecutore, ma abbiamo bisogno di qualcuno che sappia lavorare in team e abbia voglia di crescere”.

L’intervista integrale è disponibile qui:

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Daniela Garbillo

Giornalista pubblicista con 30 anni di esperienza di redazione, coordinamento e direzione maturata presso case editrici, gruppi e associazioni in diversi settori, dalle tecnologie innovative alle energie rinnovabili, dall'occhialeria al beauty, all'architettura. All'attivo anche importanti esperienze in comunicazione, organizzazione di eventi e marketing.

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