Ecco gli incentivi del Decreto Crescita per la trasformazione digitale delle PMI

La Corte dei Conti ha dato il via libera al decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo Economico sugli incentivi per la trasformazione digitale delle PMI, una norma prevista dal decreto Crescita che stanzia 100 milioni di euro per la concessione di agevolazioni finanziarie fino al 50% su progetti di trasformazione tecnologica e digitale diretti all’implementazione delle tecnologie abilitanti nelle imprese del manifatturiero (e dei servizi ad esse diretti) e “nel settore turistico per le imprese impegnate nella digitalizzazione della fruizione dei beni culturali”.

Pubblicato il 22 Giu 2020

trasformazione digitale


La Corte dei Conti ha dato il via libera al decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo Economico (disponibile in PDF in fondo all’articolo) sugli incentivi per la trasformazione digitale delle PMI, una norma prevista dal decreto Crescita (convertito in legge il 28 giugno 2019), all’articolo 29 (comma 5 e seguenti).

Il decreto, che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, favorisce la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese, attraverso l’applicazione di tecnologie avanzate previste nell’ambito di Impresa 4.0 e di quelle relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera.

In particolare, vengono distribuiti i 100 milioni di euro (10, per ciascuno degli anni 2019 e 2020, in contributi a fondo perduto e 80 in finanziamenti agevolati) stanziati dal decreto Crescita e indirizzati alla “concessione di agevolazioni finanziarie nella misura massima del 50% dei costi ammissibili” (10% sotto forma di contributo e 40% come finanziamento agevolato) su progetti di trasformazione tecnologica e digitale diretti all’implementazione delle tecnologie abilitanti, ovvero:

  • Advanced Manufacturing Solutions
  • Additive Manufacturing
  • Realtà Aumentata
  • Simulazione
  • Integrazione orizzontale e verticale
  • Industrial Internet
  • Cloud
  • Cybersecurity
  • Big Data e Analytics

I progetti possono anche riguardare “tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera” finalizzate a:

  • ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori
  • software
  • piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio
  • altre tecnologie quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, Fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (Electronic Data Interchange, EDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, Blockchain, Intelligenza Artificiale, IoT”

I progetti devono ad ogni modo prevedere la realizzazione di:

  • attività di innovazione di processo o di innovazione dell’organizzazione “diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi” attraverso l’implementazione delle tecnologie abilitanti (spese ammesse per personale, strumenti, consulenze, materiali ecc. “nella misura in cui sono impiegati nelle attività previste dal progetto”). L’erogazione delle agevolazioni avviene in due quote, secondo lo stato di avanzamento dei progetti e il pagamento delle relative spese.
  • investimenti “diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi” attraverso l’implementazione delle tecnologie abilitanti (macchinari, impianti e attrezzature tecnologicamente avanzate nuovi; beni immateriali; servizi di consulenza specialistica fino al 10% dei costi complessivi; canoni per l’utilizzo di programmi informatici o servizi di connettività a banda larga o ultra larga ecc.). L’erogazione delle agevolazioni avviene in due quote, secondo lo stato di avanzamento dei progetti e il pagamento delle relative spese.

Ulteriori informazioni sulle spese ammissibili e sui progetti sono fornite dai Capi II e III del decreto (disponibile in fondo all’articolo).

Requisiti dei progetti e dei beneficiari

I progetti oggetto dei finanziamenti, pensati per sostenere la Digital Transformation delle PMI, devono essere di importo “non inferiore a 50.000 euro e non superiore a 500.000 euro“, devono essere ultimati entro 18 mesi (prorogabili di altri 6) dalla data di concessione delle agevolazioni, e possono essere presentati sia da imprese singole che associate, fino a 10 soggetti aderenti, mediante contratti di rete o altre forme di collaborazione (compresi il consorzio e l’accordo di partnerariato) in cui figuri, come capofila, un Digital Innovation Hub (DIH) o un Ecosistema Digitale per l’Innovazione (EDI). A queste ultime è riservata una quota pari al 25% dei 100 milioni stanziati e ogni proponente deve sostenere almeno il 10% dei costi complessivi ammissibili. Inoltre, 5 milioni sono dedicati alle PMI che alla data di presentazione della domanda sono in possesso del “rating di qualità” basato sull’elenco dell’Agcom.

L’articolo 29 del decreto Crescita fissava già i requisiti per le PMI che vogliono richiedere il finanziamento. In particolare esse devono:

  • essere iscritte e risultare attive nel Registro delle imprese
  • operano in via prevalente o primaria nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere e/o nel settore turistico e/o nel settore del commercio, svolgendo le attività economiche identificate nell’allegato n. 1;
  • avere conseguito nell’esercizio cui si riferisce l’ultimo bilancio approvato e depositato un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari ad almeno 100.000 euro
  • aver approvato e depositato presso il Registro delle imprese almeno due bilanci
  • non essere sottoposto a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente

Per dimostrare la coerenza dei progetti, i soggetti proponenti dovranno presentare (assieme alla domanda di agevolazione) una proposta progettuale contenente:

  • la descrizione dettagliata delle attività previste per la realizzazione del progetto di innovazione di processo o di innovazione dell’organizzazione ovvero dei beni/servizi da acquistare nell’ambito del progetto di investimento;
  • l’indicazione dei costi connessi allo svolgimento del progetto e la loro ragionevolezza rispetto al progetto da realizzare
  • la rispondenza del progetto con le finalità del decreto, anche con riferimento all’implementazione, nei processi produttivi del soggetto proponente, delle tecnologie così come dettagliate nell’allegato n. 2
  • l’individuazione di parametri di performance connessi alla realizzazione del progetto, inclusa la loro misurazione

I termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazioni saranno definiti con un successivo provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese del Ministero.

Di seguito è possibile consultare e scaricare il decreto direttoriale con tutte le informazioni sulle agevolazioni per la trasformazione digitale nelle PMI.

DD_9_giugno_2020

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Francesco Bruno

Giornalista professionista, laureato in Lettere all'Università Cattolica di Milano, dove ha completato gli studi con un master in giornalismo. Appassionato di sport e tecnologia, compie i primi passi presso AdnKronos e Mediaset. Oggi collabora con Dazn e Innovation Post.

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