Al via gli incentivi per la riconversione delle attività produttive verso un modello di economia circolare. Il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli ha infatti firmato il decreto attuativo che fissa i criteri, le condizioni e le procedure per la concessione e l’erogazione delle agevolazioni (previste dal Decreto Crescita), per cui sono disponibili 210 milioni di euro (di cui 150 per la concessione di finanziamenti agevolati tramite il fondo FRI e 60 per contributi alla spesa a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione e sul Fondo per la Crescita Sostenibile).
Il testo (di cui vi daremo conto appena disponibile), è in corso di registrazione alla Corte dei Conti e sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. In seguito sarà pubblicato anche il provvedimento di apertura dei termini per la presentazione delle domande.
Le risorse sono divise in due riserve, ognuna pari a circa la metà degli stanziamenti: una per i progetti delle PMI e delle reti di imprese nell’intero territorio nazionale ed una destinata esclusivamente ai progetti da realizzare nel Mezzogiorno. Potranno inoltre essere attivati ulteriori cofinanziamenti da parte delle Regioni e Province autonome.
I progetti di economia circolare agevolabili
Come si è detto, le agevolazioni previste sono di due tipi: contributo alla spesa e finanziamento agevolato. In particolare, il finanziamento agevolato è pari al 50% delle spese e dei costi ammissibili, mentre il contributo diretto alla spesa arriva fino al 20% delle spese e dei costi ammissibili.
Secondo l’articolo 26 del Decreto Crescita, i requisiti dei progetti presentabili sono:
- prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 500 mila euro e non superiori a 2 milioni di euro
- avere una durata non inferiore a un anno e non superiore a tre anni
- prevedere attività di ricerca e sviluppo strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla riconversione produttiva delle attività economiche attraverso la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti
In particolare, la condizione è sviluppare tecnologie abilitanti relative a:
- innovazioni di prodotto e di processo per l’utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare o a “rifiuto zero” e di compatibilità ambientale (innovazioni eco-compatibili)
- progettazione e sperimentazione di modelli tecnologici integrati per il rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale, attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime
- sistemi e strumenti per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua
- strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo
- sperimentazione di nuovi modelli di Packaging intelligente (Smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati
In attesa di poter conoscere i dettagli del bando, contenuti nel decreto attuativo, qui è possibile approfondire le caratteristiche dei finanziamenti così come fissate dal decreto Crescita.