Focus sulla robotica per il secondo bando di Artes 4.0, il competence center toscano

A metà aprile la graduatoria definitiva coi progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale vincitori del primo bando di Artes 4.0. Subito dopo si partirà con il secondo bando che sarà maggiormente focalizzato sulla robotica. Per la formazione si lavora su una proposta a catalogo e una on demand

Pubblicato il 14 Feb 2020

artes

Sono ben 110 i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che si sono candidati ai fondi da circa 1 milione di euro messi a disposizione dal primo bando lanciato a novembre 2019 da Artes 4.0, “Advanced Robotics and enabling digital TEchnologies & Systems 4.0“, il Competence Center toscano ad alta specializzazione sulla robotica avanzata e le tecnologie digitali abilitanti, che ha come capofila la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Di questi 22 sono i progetti scelti per la fase di completamento finale, in cui Artes 4.0 accompagna le imprese, con un’attività di tutor, nella preparazione della proposta e del piano finanziario. Entro la metà di aprile sarà pubblicata la graduatoria definitiva, per poi passare alla pubblicazione del secondo bando.

Vatta: “Ad aprile il secondo bando con focus sulla robotica”

“Il primo bando è stato un grande successo”, racconta Lorna Vatta, Direttrice Esecutiva di Artes 4.0, rispondendo alle nostre domande in occasione della fiera A&T di Torino. “Date le molte domande arrivate, non abbiamo potuto purtroppo selezionare tanti progetti interessanti, che cercheremo di recuperare per il prossimo bando, per il quale stiamo ragionando di essere un po’ più specifici, avendo notato che la domanda più prevalente da parte delle aziende riguarda la robotica. Nel bando cercheremo quindi di essere più verticali su queste tecnologie”.

Il Competence Center, che ha sede a Pontedera ma si sviluppa in 7 regioni italiane con 14 dipartimenti universitari e 142 imprese coinvolte, è infatti specializzato sui temi della robotica, in particolare quella legata ai robot collaborativi, e degli ambienti virtuali, dalla simulazione alla realtà aumentata.

Formazione “a domicilio”

A differenza degli altri Competence Center, Artes 4.0 ha scelto di privilegiare un’offerta formativa verticale, composta in base alla domanda delle varie aziende.

“Stiamo lavorando al catalogo dei corsi”, continua Vatta. “Non è ancora stato pubblicato, in questo periodo stiamo rispondendo a richieste specifiche con proposte custom. Vogliamo comunque creare un catalogo semplice da fruire in base alle necessità di ogni azienda, un prodotto molto customizzato”.

I primi contatti tra azienda e Competence Center avvengono infatti in rete, seguiti solo dopo dall’incontro fisico in cui i numerosi fornitori di servizi di Artes 4.0 incontrano direttamente gli utilizzatori per instaurare un rapporto personalizzato, come nel caso dei laboratori aziendali, che sono parte dell’operatività quotidiana delle aziende, “degli effettivi centri di lavoro usati nella pratica”, li definisce Vatta.

È in linea con questa impostazione la scelta di non avere un unico focal point a Pontedera, ma una serie di applicazioni dimostrative distribuite presso i partner nelle varie realtà territoriali.

“Abbiamo 70 laboratori di contenuti interessanti tra hardware e software”, conclude Vatta. “Sono distribuiti su un territorio di 29 città e 4 regioni. Per questo noi non parliamo di una linea pilota come gli altri Competence Center: cerchiamo di essere un po’ più vicini alle imprese”.

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Francesco Bruno

Giornalista professionista, laureato in Lettere all'Università Cattolica di Milano, dove ha completato gli studi con un master in giornalismo. Appassionato di sport e tecnologia, compie i primi passi presso AdnKronos e Mediaset. Oggi collabora con Dazn e Innovation Post.

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