Un nuovo modello di sviluppo che punti su innovazione e sostenibilità per spingere la crescita e rendere le imprese e il paese più competitivo. È questo che propone Confindustria attraverso un manifesto intitolato “La responsabilità sociale per l’Industria 4.0″.
Un documento che si snoda in dieci punti cardine, che vanno dall’attenzione ai problemi sociali e ambientali a una maggiore governance per la competitività, dalla promozione della formazione e della ricerca al sostegno all’innovazione di modelli di business necessari a raggiungere gli SDGs (Sustainable Development Goals) dell’Agenda 2030, fino al supporto a politiche e sistemi di gestione per assicurare l’integrità dei comportamenti e contrastare la corruzione o all’individuazione di adeguati strumenti di politica economica e allo sviluppo di partnership pubblico-private e con il terzo settore.
Indice degli argomenti
Il percorso del manifesto
I temi del manifesto “La responsabilità sociale per l’Industria 4.0” saranno affrontati alle Assise di Confindustria il 16 febbraio e saranno uno dei punti del piano a medio termine che Confindustria presenterà alle forze politiche dopo il voto. Dopo le Assise partirà un road show tra le sedi territoriali e le associazioni di categoria di Confindustria per diffondere l’argomento.
L’azione di Confindustria sarà anche rivolta verso le istituzioni, sollecitando per esempio incentivi per le imprese che si impegnano nella sostenibilità e nei finanziamenti per la formazione. Si dialoga anche con il mondo finanziario, viene spiegato, per far sì che la sostenibilità possa rientrare nei fattori qualitativi di valutazione incidendo positivamente sul rating.
Boccia “una chiamata all’azione” per gli imprenditori
“La nostra è una chiamata all’azione dell’imprenditoria italiana, perché sostenibilità e innovazione sono i due pilastri dello sviluppo economico del Paese – spiega il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia – Non si tratta solo di una consapevolezza come cittadini, ma anche della necessità di un cambio di visione. Occorre infatti ragionare e continuare a lavorare su un differente modello di sviluppo, che alla sostenibilità e all’innovazione coniughi la responsabilità“, conclude il leader degli industriali.
Colombini (Cisl) “Lavoratori al centro della governance”
“Il Manifesto lanciato da Confindustria speriamo che sia l’avvio di relazioni industriali partecipative“. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini, Responsabile del Dipartimento Industria della Cisl. “Se le imprese devono mettere al centro delle proprie strategie la sostenibilità dei prodotti e dei processi, per il sindacato è una buona notizia”.
Non manca qualche dubbio da parte del segretario della Cisl che fa notare come sia solo sfiorato un fondamentale elemento dell’Impresa 4.0, cioè la partecipazione dei lavoratori alla governance ed ai processi decisionali delle aziende. “Su questo probabilmente bisogna fare ancora dei progressi – sottolinea Colombini – innanzitutto culturali”
“Se occorre alimentare e supportare la sensibilità e la consapevolezza dei problemi sociali e ambientali che hanno maggiore probabilità di impatto sulle imprese italiane non si possono non ricordare gli impatti sociali che possono avere i comportamenti sbagliati, come la concorrenza sleale basata sul non rispetto dei contratti o licenziamenti e chiusure di impianti che devastano socialmente i territori. Valorizzare il Manifesto – conclude – vuol dire valorizzare tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori ed il loro apporto per rendere sostenibile l’impresa”.
Il video
Qui di seguito il video prodotto da Confindustria sulla responsabilità sociale d’impresa