Legge Sabatini, ripartono i finanziamenti

Dopo la chiusura della scorsa estate per esaurimento dei fondi, arriva il Decreto del MISE che riapre lo sportello per la presentazione delle domande di finanziamento grazie ai nuovi fondi previsti nella Legge di Stabilità. Ecco le novità.

Pubblicato il 25 Dic 2016

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Con il Decreto direttoriale 22 dicembre 2016 Prot. n. 0007814 emanato dal Direttore del Ministero dello Sviluppo Economico Carlo Sapino riprende il prossimo 2 gennaio l’attività dello sportello per la raccolta delle domande di finanziamento alle piccole e medie imprese per i contributi previsti dalla Legge Sabatini Ter (o nuova Sabatini, decreto-legge n. 69/2013 convertito nella legge 9 agosto 2013, n. 98).

Che cosa era successo? Che lo scorso 2 settembre 2016 il Ministero ha dovuto disporre la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi a causa dell’esaurimento delle risorse finanziarie complessivamente disponibili, ma nel frattempo era già stata presentata una serie di domande che non poteva più essere soddisfatta.

Si è creato insomma un “vuoto” in attesa del rifinanziamento di questo strumento. Vuoto è stato colmato con la Legge di Stabilità, che ha rifinanziato lo strumento per due anni, modificandolo e rinforzandolo.

Che cosa prevede la Legge di Bilancio

La Legge di Bilancio riconferma la misura finora vigente e offre un contributo in conto interessi nella misura del 2,75% annuo per i finanziamenti collegati a investimenti, anche mediante operazioni di leasing finanziario, in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché per gli investimenti in hardware, software ed in tecnologie digitali.

La legge però prevede due novità: l’incentivo è infatti maggiorato del 30% (quindi arrivando al 3,575%) per i contributi collegati a investimenti che agevolino “la transizione del sistema produttivo nazionale verso la manifattura digitale” (Industria 4.0) in “macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie, compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID) e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti”.

Inoltre questi progetti avranno il diritto di accedere a una quota pari al 20% del totale dei fondi a disposizione.

Complessivamente la Legge stanzia una dote di capitale pari a 560 milioni di euro per le domande presentate nel 2017 e nel 2018. Si tenga presente che finora sono state presentate oltre 19 mila le domande di agevolazione per un ammontare di contributo concesso superiore a 360 milioni di euro.

Che cosa prevede il Decreto Direttoriale

Il Decreto Direttoriale dispone la riapertura dello sportello, ma solo per le domande “normali”, rimandando a un successivo decreto l’avvio delle pratiche per l’accoglimento delle domande per i benefici maggiorati per Industria 4.0 (sarà disposto un modulo dedicato).

Il decreto prevede inoltre che le domande presentate prima del 2 settembre e rimaste inevase saranno inserite in lista per prime, a gennaio 2017.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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